Pesca illegale, controlli e sequestri della Guardia Costiera
Oltre 50 kg di pesce spada e tonno rosso sequestrati a Sant’Angelo, frutto di pesca sportiva illecita
Continuano e anzi si intensificano le attività di controllo della Guardia Costiera di Ischia agli ordini del Comandante Andrea Meloni, sotto il più ampio coordinamento del Centro di Controllo Pesca della Direzione Marittima di Napoli. Nelle ultime settimane, in particolare, sono aumentati i controlli in materia di pesca a tutela delle risorse ittiche e dei consumatori. Nella giornata di ieri, infatti, il personale della Delegazione di Spiaggia di Sant’Angelo congiuntamente all’equipaggio della Motovedetta di Polizia Marittima, ha proceduto al sequestro di alcuni esemplari di pesce spada e tonno rosso frutto di attività di pesca sportiva illegale, per un totale complessivo di oltre 50kg. L’operazione è scattata dopo una serie di attività di appostamento svolte nei giorni scorsi, al culmine delle quali il personale ha effettuato i controlli, in seguito ai quali è stata confermata l’attività illecita. Inevitabilmente al pescatore sono state contestate le violazioni amministrative e contemporaneamente si è proceduto a sottoporre a sequestro tutto il pescato, per il quale il medico veterinario dell’Asl ha certificato la sussistenza dei requisiti per la successiva donazione.
Come alcuni ricorderanno, la Legge 28 luglio 2016, n. 154 relativa alle “deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo ed agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale” ha cambiato il sistema sanzionatorio in materia di pesca ed acquacoltura così come precedentemente disciplinato dal Decreto Legislativo n. 4/2012 e ha inasprito inoltre le sanzioni per la pesca di esemplari sottomisura. I nuovi importi partono da un minimo di 1000 euro fino ad arrivare a un massimo di 75.000 euro (è previsto un raddoppio della sanzione qualora la violazione riguardi esemplari di tonno rosso o pesce spada).L’applicazione delle sanzioni prevede che sia effettuata secondo criteri di proporzionalità. Infatti la nuova legge ha introdotto degli intervalli di peso del pescato, in modo da commisurare l’importo da pagare alla gravità dell’infrazione e quindi al prodotto ittico illecitamente pescato.
Tornando all’episodio citato in apertura, esso in realtà trae origine da un’attività d’indagine a largo raggio, in quanto la Guardia Costiera aveva già eseguito diversi controlli presso ristoranti e pescherie dell’isola: in tali esercizi sono emerse informazioni decisive circa alcuni pescatori sportivi, che rifornivano illecitamente le attività commerciali. Un modus operandi, questo, che oltre a non garantire i previsti obblighi di tracciabilità del pescato, rappresenta anche un’attività in danno ai pescatori professionali operanti nell’isola, che svolgono la propria attività nel rispetto delle norme.
Nel complesso, sono state effettuate nelle ultime settimane oltre 20 operazioni di controllo in mare e presso le attività commerciali con l’obiettivo di assicurare la massima tutela dei consumatori, delle risorse ittiche e dell’ecosistema marino. Numeri che illustrano ampiamente il continuo impegno degli uomini della Guardia Costiera, in un momento della stagione in cui aumenta il consumo di tali prodotti e si rende necessario tendere al difficile ma indispensabile contemperamento tra le tre citate esigenze primarie, e l’episodio descritto conferma la necessità di non abbassare la guardia verso i frequenti espedienti illegali messi in atto da gente la cui inciviltà purtroppo non sembra conoscere pause.