Per non dimenticare don Giuseppe Rassello

Il Sindaco Dino Ambrosino, che, pur non avendo conosciuto Rassello di persona, ha colto pienamente lo spirito della sua personalità, giustamente definendolo orgoglio della terra procidana

Sabato 9 agosto alle ore 20.30, nella cornice della Fiera del libro di Procida, si è svolta una splendida serata in memoria dell’indimenticabile don Giuseppe Rassello, presso il campetto parrocchiale, lungomare Cristoforo Colombo, Marina Chiaiolella.

Nonostante il caldo, la partecipazione è stata incredibile. Mi è stato conferito il grande onore di introdurre gli ospiti.

Il parroco don Michele Esposito, che ringrazio per aver concesso la struttura per l’evento, ha aperto con un breve saluto ai partecipanti. È poi intervenuto il sindaco di Procida, dott. Dino Ambrosino, che, pur non avendo conosciuto Rassello di persona, ha colto pienamente lo spirito della sua personalità, giustamente definendolo orgoglio della terra procidana. Ricordiamo che il volume “Ricordi in memoria di don Giuseppe Rassello” (Massa editore, 2024), presentato durante la serata, è stato pubblicato con il patrocinio morale del Comune di Procida.

A seguire, sono stati letti due brani dal volume in memoriam. Flora Prota ha letto con grande profondità “La mia missione di sacerdote ed educatore”. Il testo, estratto da una dichiarazione che lo stesso Rassello rese nel 1990, è stato fondamentale per riassumere i cardini della sua missione: preghiera, studio e soprattutto la santificazione dei più piccoli ed indifesi. Maria Iovine ha invece letto, con grande commozione, il proprio scritto “Amico d’infanzia”: un significativo ritratto di don Rassello dall’infanzia procidana agli anni del diuturno impegno religioso, civile e culturale negli anni napoletani.

Sono poi intervenuti, tra gli altri: don Antonio Loffredo, Salvatore Rassello, e don Lello Ponticelli. Ciascuno di loro ha condiviso aneddoti ed episodi che hanno arricchito la nostra conoscenza dello spessore umano e culturale di don Rassello. In particolare, don Lello Ponticelli ha raccontato, in primo luogo, un importante episodio della breve e poco documentata permanenza di don Giuseppe presso il Vomero. Anche lì il sacerdote si distinse per il suo coraggio: scendeva di notte in strada per pacificare bande di squadristi. Sempre don Ponticelli ci ha raccontato di quando Rassello, durante le ore di Religione al liceo Genovesi, faceva leggere e studiare la Bibbia in greco ai suoi studenti: non solo li aiutava a “ripassare” il greco, ma permetteva loro di approfondire la comprensione del Testo sacro.Don Michele Del Prete non è potuto intervenire direttamente, ma ha inviato un affettuoso messaggio di saluto.

La serata si è aperta e conclusa con il commento musicale del musicista Mariano Scotto di Monaco, che ha opportunamente eseguito dei brani che hanno sottolineato i sentimenti di amicizia e amore che legano centinaia di persone a don Giuseppe.

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