CULTURA & SOCIETA'

Per l’ultimo appuntamento del progetto Kepos Mariangela Catuogno chiama l’esperta Alberta Campitelli per l’attesa conferenza alla Mortella su “I giardini delle grandi dinastie: dai Medici ai Borbone”

L’incontro di chiusura della importante rassegna culturale giovedì prossimo 10 ottobre ai Giardini La Mortella di Zaro a Forio - Il commento dell’Archeologa e presentatrice dell’evento l’isolana di Lacco Ameno Mariangela Catuogno: “Il giardino, in tutti i tempi, è stato specchio del suo committente e per suo tramite sono stati veicolati i messaggi che si voleva giungessero alle comunità di riferimento. Il giardino era quindi la scena del potere, dove veniva presentata la personalità di chi lo aveva voluto, ma era anche simbolo della sua cultura, ricchezza e raffinatezza”.. “Con il rinascimento e l’affermarsi di potenti e ricche famiglie che dominavano i vari stati in cui era divisa la penisola, ha inoltre affermato la studiosa Mariangela Catuogno, il giardino diventa uno status symbol, sia che fosse complemento di palazzi di città sia che fosse a decoro di residenze nel territorio. In questo secondo caso, alla bellezza e delizia del giardino situato nei pressi dell’edificio padronale, si accompagnava la tenuta agricola, fondamentale fonte di reddito”

Non si poteva scegliere location migliore e particolarmente appropriata che non fosse quella dei Giardini La Mortellla di Zaro a Forio per concludere una rassegna di alto livello culturale con la sapiente regia dell’architetto Archeologa dottoressa Mariangela Catuogno.

L’ ormai brava e disinvolta professionista di Lacco Ameno è sempre più conduttrice, ideatrice e promotrice di eventi a tema archeologico, d’arte e di cultura del territorio chiaramente coinvolgenti che da qualche anno si organizzano in sedi di prestigio tra Villa Arbusto, i Giardni di Ravino, la Torre del Molino, l’Antoniana e lo stesso Parco dei Walton. Così che giovedì 10 Ottobre presso i Giardini La Mortella nella Recital Hall alle ore 19:30 avrà luogo il settimo e conclusivo appuntamento del Progetto Kepos, in cui interverrà la Prof.ssa Alberta Campitelli, Vicepresidente dell’Associazione Parchi e Giardini d’Italia e Presidente della Commissione giudicatrice per il bando PNRR Restauro di Parchi e Giardini Storici sul tema dei Giardini Storici con una relazione dal titolo “I Giardini delle grandi dinastie: dai Medici ai Borbone”. “Il giardino, ha commentato la dot.ssa Mariangela Catuogno, in tutti i tempi, è stato specchio del suo committente e per suo tramite sono stati veicolati i messaggi che si voleva giungessero alle comunità di riferimento. Il giardino era quindi la scena del potere, dove veniva presentata la personalità di chi lo aveva voluto, ma era anche simbolo della sua cultura, ricchezza e raffinatezza”.. “Con il Rinascimento e l’affermarsi di potenti e ricche famiglie che dominavano i vari stati in cui era divisa la penisola, ha inoltre affermato la studiosa Mariangela Catuogno, il giardino diventa uno status symbol, sia che fosse complemento di palazzi di città sia che fosse a decoro di residenze nel territorio. In questo secondo caso, alla bellezza e delizia del giardino situato nei pressi dell’edificio padronale, si accompagnava la tenuta agricola, fondamentale fonte di reddito”. Questa impostazione accomuna i giardini voluti dai pontefici, dai re, dalle potenti dinastie quali i Medici, i Gonzaga, i d’Este, i Farnese, i Borbone, e da numerosi cardinali che ne facevano un mezzo per essere eletti al trono pontificio.

Dalla seconda metà del XV secolo a tutto il XVIII secolo si assiste così, nelle diverse regioni, ad un proliferare di splendidi complessi che abbinano arte e natura, spesso opera di grandi artefici e che ancor oggi, in gran parte ancora conservati, ci documentano la cultura e il fascino di tempi passati. Dopo i saluti della Dott.ssa Alessandra Vinciguerra, Presidente della Fondazione W. Walton e Giardini La Mortella si svolgerà la conferenza della Prof.ssa Alberta Campitelli. L’appuntamento sarà moderato dalla Dott.ssa Mariangela Catuogno, Direttore Scientifico del Progetto Kepos. Tra i parchi con giardini ci metteremmo anche quello nostro della Casina Reale di Ischia realizzao dal protomedico Francesco Buonocore, divenuto poi borbonico con tanto di folta e godibile vegetazione da essere classificato ancora oggi fra i parchi più interessanti della Campania dominato per altro dalla presenza del palazzo reale.L’edificio fu eretto nel 1735  e diventò presto la meta preferita di villeggiatura dei nobili. Dopo la rivoluzione del 1799 il palazzo venne acquistato dalla famiglia reale Borbone. In particolare, Ferdinando re di Napoli e poi delle Due Sicilie lo utilizzò principalmente come base per cacciare e pescare nell’antico Lago del bagno. Tale specchio d’acqua fu successivamente trasformato in porto, con l’apertura di una bocca a mare sul versante nord, per volontà di Ferdinando II, il quale diede inizio anche alla costruzione delle Antiche Terme Comunali, sorte al fine di sfruttare le acque delle tre sorgenti di Pontano, Fornello e Fontana. Sempre per volere di Ferdinando II, il botanico di corte Giovanni Gussone fece ricoprire la distesa di lava lasciata dall’eruzione del cratere dell’Arso con una bellissima e rigogliosa pineta.

Nell’ambito di questa operazione, Gussone incrementò inoltre il giardino della casina reale, piantando esemplari di platani, querce, lauri, eucalipti, provenienti dall’Orto botanico di Napoli. L’architettura del giardino, infine fu completata ed abbellita da false grotte rivestite con schiuma vulcanica e da un sapiente uso decorativo degli agrumi. Con la caduta dei Borbone la casina attraversò una fase di declino fino al 1865, quando si pensò di trasformarla in stabilimento termale riservato al personale militare. Per un breve periodo, dopo il terremoto del 1883 che colpì duramente il comune di Casamicciola Terme sul versante nord dell’isola, ospitò l’Osservatorio meteorologico e geodinamico. Oggi è sede dello stabilimento balneotermale militare. Qui di seguito riportiamo la storia personale e professionale della relatrice prof. ssa Alberrta Campitelli eminente esperta e ampiamente titolata. I suoi Titoli di Studio 1974 Laurea in Lettere, Università di Firenze 1987 Diploma di Specializzazione in Storia dell’Arte Medioevale e Moderna Roma, Università La Sapienza 1998 Diploma di Archivista Paleografo Roma, Università La Sapienza Lingue straniere Francese: ottimo parlato, buono scritto Inglese: buono Polacco: buono Incarichi attuali Vicepresidente e membro del Comitato Scientifico di APGI. Presidente del Comitato Tecnico Scientifico per i Musei e l’Economia della Cultura (2019-2022), organo consultivo del MiBACT. Membro del Consiglio Superiore per i Beni Culturali (2019-2022), organo consultivo del MiBACT. Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma (2019-2021) su nomina del MIUR. Membro del Consiglio di Amministrazione della Galleria Borghese (2016-2021). Docente di Gestione dei Musei e del Patrimonio Culturale presso il Master of Art della LUISS. Docente di Storia e Gestione dei Giardini Storici presso la Scuola di Specializzazione in Beni Naturalistici e Ambientali, Facoltà di Architettura, Università La Sapienza. Coordinatore ICOM (International Council of Museums) Lazio Advisor Member dell’International Scientific Committee for Cultural Landscape, ICOMOS IFLA Advisor Member dell’Italian Academy in Rome Titoli di Servizio 2006-2016 Dirigente Beni Culturali della Sovrintendenza del Comune di Roma, Direttore della U.O. Ville e Parchi Storici 1993-2006 Responsabile delle Ville e Parchi Storici del Comune di Roma, settore che comprende 42 complessi vincolati con i compiti di conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico, ambientale e storico artistico 1981-1993 Funzionario Direttivo Beni Culturali del Comune di Roma, in servizio inizialmente presso la U.O. Monumenti Medioevali e Moderni e successivamente, dal 1984, presso la U.O. Ville e Parchi Storici 1977-1980 Insegnante di Italiano e Latino in vari licei classici di Roma Titoli di Cultura Ha pubblicato numerosi saggi e libri sulle ville storiche, in particolare su Villa Borghese, su Villa Torlonia, sulle ville romane tra Ottocento e Novecento, sulle ville del viterbese.

Il volume su Villa Borghese, edito nel 2003 dal Poligrafico dello Stato, ha ricevuto il premio Grinzane Cavour-Giardini Hanbury. Organizza convegni nazionali e internazionali sui temi della storia e della gestione delle ville storiche, in qualità di responsabile scientifico e curatore degli atti. Partecipa assiduamente a convegni nazionali ed internazionali. E’ stata chiamata a tenere lezioni e seminari nelle Università di Roma, Napoli, Milano, Venezia, Firenze, Parigi, Pisa, Arezzo, Berlino, Washington. Ha ottenuto nel 2001 una fellowship presso il Centro di Ricerche sui Giardini di Dumbarton Oaks, Washington, della Harvard University. Ha tenuto conferenze negli Istituti Italiani di Cultura di Berlino, Washington, Parigi, San Francisco, Los Angeles e Vancouver. Su incarico della Segreteria di Stato Vaticana e della Jaca Book ha pubblicato un volume sui Giardini vaticani tradotto in inglese, francese e spagnolo (2009). L’ultimo volume (2019) Ville e Giardini d’Italia. Percorsi nel tempo e nei luoghi tra natura e artificio, è stato pubblicato da Jaca Book. Titoli Professionali E’ stata responsabile di 42 ville e giardini storici di proprietà del Comune di Roma. In tale ambito ha partecipato a tutti i progetti promossi dall’Amministrazione ed espresso pareri su ogni forma di utilizzazione. Ha coordinato uno staff interdisciplinare composto da storici dell’arte, architetti e archeologi. Nell’ambito degli incarichi di servizio ha curato i restauri di numerosi edifici e dei giardini di Villa Borghese e di Villa Torlonia, ha coordinato i restauri di giardini ed edifici di Villa Pamphilj, del Pincio, di Villa Sciarra, di Villa Paganini e di molte ville minori.

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Ha ideato e realizzato, e quindi diretto, i musei creati nelle maggiori ville, quali il Museo della Casina delle Civette (1997) e Il Museo del Casino dei Principi in Villa Torlonia (2002), il Museo della Villa e il Museo della Scuola Romana nel Casino Nobile di Villa Torlonia (2006), il Museo Carlo Bilotti nell’Aranciera di Villa Borghese (2006). Ha diretto il Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, aperto al pubblico nel 1969. Dal 2013 al 2015 è stata Direttore del MACRO (Museo Arte Contemporanea Roma) dove ha organizzato oltre 40 mostre, Ha organizzato e curato numerose mostre su temi di arte moderna e contemporanea e di arti applicate, curando i relativi cataloghi. E’ stata membro del Comitato Scientifico per il restauro dei giardini del Quirinale, di Villa Blanc, di Villa Medici e di Palazzo Barberini a Roma. E’ stata membro del Comitato Scientifico per il restauro dei giardini barocchi del Palazzo di Wilanow a Varsavia (Progetto Europeo). Redige sistematicamente schede di valutazione di interventi su complessi di rilevante interesse storicooaesaggistico e monumentale su incarico dell’UNESCO (da ultimo Alhambra di Granada e il giardino di Schwenzingen in Germania). Riconoscimenti Nel 2013 ha ricevuto dal Ministero della Cultura francese l’onorificenza di Chevalier des Arts et des Lettres, per la collaborazione culturale tra Italia e Francia.

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