Per essere longevi reinventarsi, continuare a essere curiosi
Ridurre il quantitativo di calorie nei pasti è sicuramente una cosa molto utile e salubre per garantirsi la longevità
Bisogna lasciarla andare via la giovinezza, senza mortificarla in una nuova età che non le appartiene, occorre fare la pace con il respiro più corto, con la lentezza della rimessa in sesto dopo un allenamento, con le giunture, con le arterie, con i capelli bianchi all’improvviso, che prendono il posto dei grilli per la testa. Invecchiare come si fosse vino, profumando e facendo godere il palato, senza abituarlo agli sbadigli. Bisogna camminare dritti, sapere portare le incombenze quotidiane, imparare un’altra lingua, volersi bene ma anche detestarsi con parsimonia. Non è facile invecchiare, ma l’alternativa è di morire.
Familiari longevi
Avere dei parenti longevi in qualche modo ci dice che abbiamo una potenzialità. La genetica è sempre meno forte dell’ambiente. O meglio l’ambiente è sempre più forte dei geni. L’impatto della genetica sull’invecchiamento non va oltre il 30%. Questo vuol dire che c’è un 70% di variabili ambientali o di stili di vita su cui lavorare. Ci si ammala di meno e si vive più a lungo. La civiltà e il progresso, l’accudimento, i vaccini hanno aiutato la condizione generale della salute. In maniera clamorosa, l’aumento medio della vita dipende soprattutto da questo. Però ha slatentizzato un problema che prima, proprio perché si moriva presto non si conosceva. Il fatto che ci sono le patologie croniche che per definizione quindi non si possono curare. Sono dei malanni che si accumulano a loro stessi e purtroppo sono la vecchiaia per come la conosciamo. Paghiamo il prezzo di ammalarci di più a novant’anni. Non è una necessità, biologicamente non siamo destinati a essere vecchi malati. Prima le persone tendevano a vivere nel proprio borgo nativo. In Sardegna ce n’è uno, dove la gente facilmente raggiunge i 100 anni, e tanti altri posti come il Giappone e altre zone associate a un ambiente favorevole. La globalizzazione ci porta a spostarci. Noi ci portiamo dietro la tradizione dell’origine da cui veniamo o acquisiamo anche quella dove andiamo? Spostarsi cambia le carte in tavola e proprio in Okinawa, la guerra ha fatto spostare molto la popolazione. Quelli che sono finiti in nord America adottando situazione ambientali diverse, la dieta occidentale, hanno perso tutti i vantaggi.
Nemici giurati della longevità
Uno dei principali problemi è il cibo: mangiare troppo. La dieta molto ricca di calorie sembra essere uno dei principali nemici di un invecchiamento in salute. Un’altra cosa che potrebbe sembrare banale: la sedentarietà. A tavola non s’invecchia se è sgombra. Una delle regole che accomuna tutte le zone con i centenari. Chiha parenti longevi in famiglia, spesso si chiede se ci sono degli studi sul DNA per comprendere se i membri della famiglia hanno le stesse possibilità. Al momento si sa che ci sono dei geni associati a una potenziale migliore longevità. In particolar modo sono due: Apoe e Foxo. Le mutazioni di questi geni possono essere vantaggiose e svantaggiose. Se è vantaggioso, si hanno più probabilità di un invecchiamento in salute. I geni sono un’indicazione molto vaga perché l’ambiente ha un impatto molto forte su tutto il sistema. Non c’è un gene della longevità. Esistono le piccole variabili che danno più o meno vantaggio. Sulla genetica possiamo fare ben poco ma sull’alimentazione possiamo agire in maniera importante. Sarà difficile cambiare l’ambiente intorno a noi ma cambiare l’alimentazione, condizionarla, è una delle cose più semplici. Anche in questo caso l’idea di intervenire in positivo non solo evitando cose cattive è una nuova rivoluzione.Dovessimo sintetizzare l’idea della nutrigenomica o della nutraceutica, l’idea di usare i cibi per stare bene è proprio l’idea di aggiungere il positivo oltre che a preoccuparci di meno di non stare bene.
Il minestrone
Contiene cose straordinarie, frutta e verdura sono fonti più interessanti di sostanze nutritive. L’elenco degli alimenti della longevità mi fa pensare che questa sia la ricetta dell’epoca di Omero. Gli alimenti della longevità. aglio, olio extra vergine d’oliva, pesce azzurro, broccoli, melagrana, frutti di bosco, tè verde, curcuma. Le sostanze nutraceutiche: vitamine, omega 3, polifenoli, carotenoidi, fibre. Secondo il team medico di Tokio, il segreto dei centenari sarebbe nascosto anche nel sistema immunitario. Centro diretto dal dr Piero Carnici, un’eccellenza italiana. Hanno studiato i centenari che arrivavano anche a 110 anni e hanno visto che hanno una popolazione di linfociti non presente in tutto il resto della popolazione. Sono cellule del sistema immunitario che aiutano a uccidere i batteri e soprattutto a controllare lo sviluppo dei tumori. E’ una caratteristica tipica dei centenari, un sistema immunitario funzionante.
Gli integratori aiutano il nostro organismo
Per potenziare il sistema immunitario si trovano in vendita integratori di chinacee e altre piante officinali, ma aiutano davvero il nostro organismo? Il discorso degli integratori per stimolare il sistema immunitario è un po’ complesso. Si è parlato a lungo della papaia fermentata, c’è un geranio africano, ma sono piante, i funghi, ma anche molti funghi orientali. E’ possibile stimolare il sistema immunitario ma è anche vero che spesso alcune piante prese in maniera sconsiderata invece che fare una cosa vantaggiosa possono fare una cosa non vantaggiosa. E’ sempre importante seguire delle indicazioni anche nel campo dell’integrazione. Il “ fai da te “ in questo non funziona mai come regola per la longevità.
Zenzero e curcuma
E’ stato detto di tutto. Sono stati definiti dei super alimenti con incredibili proprietà terapeutiche. Detti così sono spezie. Li usiamo in cucina. Gli antichi dicevano “ Dipende dalla quantità “ perché siano farmaci o veleni. Il tema è sempre la dose. Se io mi sposto da un pizzico di curcuma e zenzero a un dosaggio di cui riesco a monitorare un assorbimento e anche un effetto sulla salute mi sposto da un’area culinaria a un’area di intervento simil farmaceutico. Curcuma e zenzero sono dei potentissimi antinfiammatori con una capacità di attivare e migliorare le difese antiossidanti dell’organismo. Queste due azioni sono sicuramente molto utili durante l’invecchiamento. Tutte le patologie sono di tipo infiammatorio. Invece di fare scorpacciate di curcuma e zenzero prendere una quantità giusta costantemente questo può garantire il buon funzionamento di queste sostanze. Sono parte della dieta dei centenari, almeno nelle aree tropicali.
Alimenti che possono inficiare il funzionamento dei farmaci
E’ noto il fatto che il pompelmo può interferire con il metabolismo di molti farmaci, si parla sopratutto di anticoagulanti. In effetti, tutti i cibi che assumiamo possono interferire con i farmaci. Basti pensare a stomaco pieno o vuoto riguardo all’acidità. Un esempio classico è l’utilizzo dei broccoli o sostanze con grande quantità di vitamina K e gli anticoagulanti. Un’interazione assolutamente da evitare. Il latte che contiene molto calcio è da evitare con alcuni tipi di antibiotici. Spesse s’ignorano le interazioni e purtroppo l’invecchiamento è pieno di farmaci.
Restrizione calorica
Più che un allarme, un avviso. Meno calorie e meno vita sedentaria sono la chiave d’accesso alla longevità. Il digiuno periodico è una cosa che se ben gestita può avere un impatto positivo sulla salute. Ma è un po’ complesso e poco rassicurante da consigliare senza il controllo medico. Ridurre il quantitativo di calorie nei pasti è sicuramente una cosa molto utile e salubre. Scegliere carboidrati a basso indice glicemico, evitare troppi amidi, zuccheri. Per esempio, il pane è ottimo se fatto con farina integrale meno buono se fatto con farina 00 perché è proprio amido puro. Quindi ridurre i picchi d’insulina, buono il pane di Altamura. Sulle proteine meglio le vegetali di quelle animali. Negli anziani un quantitativo di proteine è molto importante, dopo i 60 anni invece di diminuire il quantitativo di proteine pro chilo, assumere minimo 1.2 grammi di proteine per chilo peso corporeo, calcolando la massa magra.
Regole per la longevità
Non mangiare dolci pieni di zuccheri e cibo geneticamente modificato. Escludere il cibo spazzatura, includendo anche superfoods e erbe che sono una bomba per i nostri organi e per il nostro sistema immunitario. Trascorrere il tempo libero in pratiche naturali di salute, tecniche di respirazione e meditazione che hanno dimostrato di migliorare la salute mentale, fisica ed emozionale. Non ho dubbi che se tutti trattassimo il nostro corpo nel modo giusto, vivere 100 anni sarebbe una cosa quasi normale.
- Tecnico FIDAL – Preparatore Atletico