CULTURA & SOCIETA'

Pensiero esasperantista e problematiche sociali, ovvero “una luce nel buio” il messaggio della speciale mostra d’arte alle Antiche Terme Comunali di Ischia curata dal maestro Antonio Menotti Pugliese

La speciale rasegna d’arte chiuderà i battenti mercoledì 15 maggio - Il commento dell’artista isolana Ylenia Pilato invitata alla mostra con una sua opera: “Ringrazio il maestro Antonio Pugliese per avermi invitata da ischitana a partecipare alla mostra insieme all'artista Gianni Mattera in arte Adelante. È stato un piacere esserci e ringrazio tutti gli artisti che hanno condiviso il pensiero esasperatista. Con questa mostra si è visto il connubio artistico tra diverse realtà, accomunate dal bisogno di denunciare il grado di esasperazione raggiunto nel vivere quotidiano, nella natura violentata dall'uomo, nell'insostenibile sviluppo tecnologico scientifico e nella mancata fruibilità dell'arte , tutti punti enunciati nel manifesto esasperatista scritto nel 2003 dal fondatore Adolfo Giuliani. L'allestimento è risultato di forte impatto visivo, dove le opere con dimensioni alla base di 55 cm e altezza 85 cm, hanno creato una certa armonia. La mia opera "call from the planet: save me!" Accoglie il grido disperato della terra avvelenata dall'inquinamento"- gli artisti che hanno partecipato sono: Piero Ardenghi, Giovanni Ariano, Linda Barbieri Vita, Giuseppe Caputo, Salvatore Cibelli, Enrico Conru, Rosanna Della Valle, Giuseppe Di Franco, Mrosaria Di Marco, Anna Di Maria, Ciro Di Somma, Roberto Elia, Walter Elia, Stelvio Gambardella, Antonella Giordano, Lucia Iovino, Giuseppe La Favia, Antonio Lazari, Rita Lepore, Giuseppina Maddaluno, Giordano Martone, Gianni Mattera, Mirta, Paolo Napolitano, Silia Pellegrino, Ylenia Pilato, Laura Provenni, Antonio Pugliese, Silvia Rea, Maria Antonietta Robucci, Luciano Romualdo, Maria Scala, Antonella Sirignano, Elena Tabarro, Antonio Tammaro, Tamara Tammaro e Chiara Toniolo

Sabato 4 maggio scorso 2024 si è svolto presso le Antiche Terme Comunali di Ischia il vernissage della mostra collettiva d’arte ” Una luce nel buio” degli artisti aderenti al movimento artistico culturale Esasperatismo Logos & Bidone, il cui fondatore è stato il Professore Adolfo Giuliani. La mostra, curata dal maestro Antonio Menotti Pugliese, con il patrocinio del Comune di Ischia e la Proloco Isolaverde di Ischia capitanata dal Presidente Gianni Mattera in arte Adelante, è nata per manifestare il pensiero esasperatista che attraverso canoni ben precisi vuole liberamente raccontare il sentimento degli artisti nei confronti delle problematiche sociali attuali che mettono a dura prova la vivibilità dell’esistenza. Il movimento ” Esasperatismo” denuncia la sofferenza del vivere quotidiano nell’attuale momento storico-culturale.

L’evento è stato presentato dalla professoressa Emilia Mallardo, Rosario Pinto storico e critico d’arte e Paolo Napolitano referente nazionale. Gli artisti che hanno partecipato sono: Piero Ardenghi, Giovanni Ariano, Linda Barbieri Vita, Giuseppe Caputo, Salvatore Cibelli, Enrico Conru, Rosanna Della Valle, Giuseppe Di Franco, MRosaria Di Marco, Anna Di Maria, Ciro Di Somma, Roberto Elia, Walter Elia, Stelvio Gambardella, Antonella Giordano, Lucia Iovino, Giuseppe La Favia, Antonio Lazari, Rita Lepore, Giuseppina Maddaluno, Giordano Martone, Gianni Mattera, Mirta, Paolo Napolitano, Silia Pellegrino, Ylenia Pilato, Laura Provenni, Antonio Pugliese, Silvia Rea, Maria Antonietta Robucci, Luciano Romualdo, Maria Scala, Antonella Sirignano, Elena Tabarro, Antonio Tammaro, Tamara Tammaro e Chiara Toniolo. Il movimento ha realizzato tantissimi eventi, nazionali ed internazionali, per comunicare il proprio messaggio di denuncia e di speranza, con semplicità ed umiltà e senza coinvolgimenti partitici. Numerosi e lusinghieri sono stati i consensi riscontrati: adesioni artistiche dai cinque continenti, critica positiva della stampa italiana, spagnola, greca, americana, giapponese; divulgazione del manifesto in otto lingue; inserimento del termine ” Esasperatismo ” nel vocabolario della lingua Treccani. Il fondatore Adolfo Giuliani è stato il protagonista della scena artistica napoletana e del movimento dell’Esasperatismo con la produzione di un manifesto all’aprirsi del secolo del 2000. Oggi, la vitalità della sua creatura, a distanza della sua scomparsa, mostra di avere ancora molte cose da dire, grazie anche all’impegno della moglie Emilia Mallardo e del gruppo di artisti che intendono proseguire lungo il cammino tracciato dal fondatore e dare spazio ai giovani, come ha asserito il maestro Antonio Pugliese durante la presentazione della mostra “Una luce nel buio “. La mostra da lui organizzata si è rivelata un successo in termini di presenza di pubblico. Tante opere interessanti esposte.

Al centro della sala delle Antiche Terme Comunali l’occhio è caduto sul bidone,  che rappresenta il logo del movimento: un bidone ammaccato, deformato e abbandonato.Esso rappresenta, per analogia, il contenitore della terra e della vita, il correlativo oggettivo dello scempio e delle ferite del mondo, l’icona dei nostri tempi martoriati. Ed ecco che il bidone diventa, insieme alle opere esposte, simbolo di denuncia del grado di esasperazione in certe situazioni del nostro vivere quotidiano.  Il movimento Esasperatismo  Logos & Bidone è nato così, con questo simbolo forte ma centrato. Il concetto di Esasperatismo non è passato nonostante i ventiquattro anni dall’inizio del movimento. La mostra ” Una luce nel buio” è stata la terza tappa del movimento prima di risalire nella capitale. È stata anche una mostra esempio volta a creare connessione tra i vari movimenti artistici. L’impegno di tutti gli artisti che vi hanno partecipato è volto alla sensibilizzazione delle coscienze sull’insostenibile situazione attuale al fine di promuovere un’attenta riflessione sulla crisi degli eventi e dei valori e di trasmettere un forte messaggio di speranza.  Ogni artista si è attenuto al contenuto di pensiero ” universale ” secondo i canoni del manifesto del 2000, pur nella piena libertà espressiva e nella personale peculiarità artistica. Si e’ espressa così l’artista ischitana Ylenia Pilato:” Ringrazio il maestro Antonio Pugliese per avermi invitata da ischitana a partecipare alla mostra insieme all’artista Gianni Mattera in arte Adelante. È stato un piacere esserci e ringrazio tutti gli artisti che hanno condiviso il pensiero esasperatista. Con questa mostra si è visto il connubio artistico tra diverse realta’, accomunate dal bisogno di denunciare il grado di esasperazione raggiunto nel vivere quotidiano, nella natura violentata dall’uomo, nell’insostenibile sviluppo tecnologico scientifico e nella mancata fruibilità dell’arte , tutti punti enunciati nel manifesto esasperatista scritto nel 2003 dal fondatore Adolfo Giuliani. L’allestimento è risultato di forte impatto visivo, dove le opere con dimensioni alla base di 55 cm e altezza 85 cm, hanno creato una certa armonia. La mia opera “Call from the planet: Save me!” accoglie il grido disperato della terra avvelenata dall’inquinamento”, ha concluso l’artista Ylenia Pilato. Come scriveva Giacomo Leopardi nello Zibaldone: l’immaginazione è la sorgente della ragione, affermando l’importanza della creatività in ogni processo.

È un fondamentale riconoscimento del ruolo della facoltà inventiva, dell’immaginazione, in ogni ambito razionale. Intorno ai profondi concetti simboleggiati dal Bidone, gli artisti hanno meditato e si sono espressi, senza banalizzarlo in una forma esteriore di uso quotidiano.  Nella mitologia azteca si venerava la Dea dell’immondizia detta Tlaelquani, divoratrice dello “sporco” materiale e spirituale. Ben coscienti dell’importanza di trasmutare in positivo l’inevitabile ” immondizia” in senso ampio, la dea era anche considerata la patrona della fertilità e della creatività.  Forse almeno in parte inconsapevolmente, Alfonso Giuliani, ha proposto tale metamorfosi, invitando ad immergere le sporche problematiche attuali in quel bidone, crogiolo alchemico, per trasformarle in creatività, in opere artistiche. Il caos che precede ogni processo creativo, matrice originaria, potenzialità da cui deriva ogni cosa, il caos più malefico e sporco da’ origine a messaggi artistici che possono essere di grande validità.  L’esasperazione diventata ” Esasperatismo ” è quindi denuncia, ma ancor di più, con questo contenitore alchemico che ne è emblema, il Bidone, diviene invito all’arte ed al suo valore di magico mezzo di trasmutazione per una migliore qualità di vita. È da Napoli che questo bidone alchemico viene offerto a tutto il mondo, da Napoli città dai tanti contrasti, tra monte e mare, che genera temperamenti focosi, vulcanici o capaci dell’abbandono nelle acque cullanti,… sino a raggiungere l’apatia! Il richiamo parte da Napoli, paese dal caos dei rifiuti e dalla grande creatività, dalla violenza diffusa, ma anche dall’amore cantato in una melodia struggente, città carismatica, dove si crede con forza al valore di un amuleto, di un rito. Da questa discussa, magnetica e contrastante città, l’Esasperatismo è giunto ad Ischia con la mostra ” Una luce nel buio” che rimarrà visibile fino al 15 maggio 2024 presso le Antiche Terme Comunali di Ischia in giorni ed orari di apertura al pubblico. 

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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Collaborazione: Ylenia Pilato

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