POLITICAPRIMO PIANO

Patto per lo sviluppo, De Siano “chiama” Verde

Intervista all’ex senatore e consigliere di minoranza di Lacco Ameno che parla di progetti, sviluppo, sport, degrado e strizza l’occhio al nuovo sindaco di Forio, continuando a sparare a zero su Giacomo Pascale

Consigliere De Siano, il gruppo Sempre per Lacco Ameno nell’ultimo periodo appare molto prolifico in termini di “critiche” è contestazioni all’operato del Governo di Giacomo Pascale. Non c’è proprio nulla che vada bene, dagli eventi, alle infrastrutture allo sport, oppure c’è ben altro che bolle in pentola?

“Noi svolgiamo il ruolo a cui ci ha demandato il popolo. La gravità di quel che accade a Lacco Ameno è sotto gli occhi di tutti.Hanno strumentalizzato la cultura, si sono riempiti la bocca di “estetica cittadina“ spendendo 103 mila euro guardandosi bene dal dare risposte ai cittadini di Lacco Ameno su come hanno buttato i soldi. Come se organizzare eventi e manifestazioni fosse sufficiente a dare respiro agli imprenditori e alle attività commerciali, come se sperperare 6900 € in fiori e costruire aiuole fosse un lavoro straordinario di cui vantarsi. Intanto chi pensa alla costruzione di infrastrutture e a dare risposte alle tante domande che abbiamo posto in questi mesi? La gente di Lacco Ameno non ha avuto risposte. Non sappiamo dove siano stati piantati i 2300 gerani che l’amministrazione dice di aver acquistato, non conosciamo quando il campo sportivo “Vincenzo Patalano“ sarà di nuovo agibile e se riaprirà.Chi se ne occupa, c’è un piano? Lacco Ameno ha il diritto di sapere quando riaprirà, se e come ci sarà maggiore sicurezza, un’organizzazione e un custode. Se i nostri ragazzi avranno, gli sportivi, avranno  un luogo sicuro e degno dove praticare il loro sport preferito. Lo sport è aggregazione e vita e a Lacco Ameno per anni è stato il sogno ed ha rappresentato anche un importante cultura che ha accompagnato la crescita del nostro paese.Chi pensa ai nostri ragazzi? Chi si occupa delle loro esigenze? Da mesi chiediamo un’amministrazione trasparente”.

Solo questo o pure c’è qualche “firma” che si aggiunge ai suoi tasselli per finalizzare la sfiducia a Pascale? A che punto siamo?

“A tutto questo si aggiungono, per ora, solo  le brutte figure e il danno erariale oltre che quello d’immagine per la gestione approssimativa del contenzioso sul porto. Siamo arrivati alla fine dell’estate con i problemi più grandi di prima che si sommeranno a un inverno per niente florido, specie dal punto di vista economico. Come vede non siamo a nessun punto”. 

Possibile che sia solo il porto la soluzione?

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“Chi conosce il territorio possiede le soluzioni, l’ho detto molte volte. La questione non si limita però solo alla mala gestione delle risorse di Lacco Ameno ma si estende all’idea che abbiamo dell’isola d’Ischia. Dobbiamo rimodellarla, riflettere ma essere operativi durante i mesi che ci attendono per non arrivare impreparati al 2024”. 

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In che senso?

“Dobbiamo lavorare per limitare i danni da dissesto idrogeologico ed essere concreti se vogliamo tutelare il territorio per evitare frane, smottamenti e nuove potenziali tragedie. I Comuni devono dimostrare che tra loro c’è sinergia. Il nostro futuro è nell’Ambiente e nella sua salvaguardia. Risiede nel lavorare affinché a criticità comuni si risponda con soluzioni comuni. Servono progetti e collaborazioni proficue. Servono progetti e nuove visioni”. 

Quale sarebbe la sua ricetta magica?

“Per questo rivolgo di nuovo l’invito al Sindaco Stani Verde a riprendere il “Patto per lo Sviluppo dell’isola D’ Ischia” di cui è capofila il Comune di Forio e, al contempo, dobbiamo ridare forza all’Ente di Valorizzazione dell’isola D’Ischia, l’EVI, attribuendogli il ruolo per cui è stato costituito, cioè la gestione e la risoluzione di problematiche che riguardano l’isola. Serve determinazione e impegno se vogliamo cambiare il nostro destino e quello della nostra isola”.

A proposito di EVI, Lacco Ameno sembra essere vittima di un problema, quello delle fogne, che non si risolve mai. Lei tra appalti e scarichi viene sempre tirato in ballo dal sindaco Pascale. Ma queste fogne e questi scarichi?

“ Giacomo Pascale pensa di poterla raccontare sempre a modo suo. La verità del suo fallimento è davanti agli occhi di tutti. Abbiamo di recente chiesto con il nostro gruppo, proprio al Sindaco pro tempore di Lacco Ameno, al Segretario del Comune di Lacco Ameno ed al Responsabile del IV Settore AII’EVI ENERGIA VERDE ED IDRICA S.P.A., di avere contezza dei numerosi lavori effettuati nel mese di agosto 2023, appunto dall’EVI spa, riguardanti la condotta fognaria e non del corso Angelo Rizzoli, via Pannella e via C. Colombo. Addirittura il 17 agosto  è stato effettuato lavori ed ispezioni in pieno centro in quanto si presumeva che una commistione tra “acque bianche” e “acque nere”, sgorgassero direttamente in mare. E’lecito avere copia di tutti gli interventi dell’EVI spa e quelli eventualmente posti in essere da altre ditte ed una  relazione dettagliata di tutti gli interventi realizzati, indicandone anche le presunte cause e i costi e, qualora fossero state accertate illiceità da parte di privati, chiedono copia dei provvedimenti adottati”.

Insomma anche con gli scarichi secondo voi Pascale giova a  dove si vede e dove no? 

“E’ un po’ cosi, anche sul bilancio, sul rendiconto della spesa pubblica siamo stati costretti a chiedere un resoconto riportante una rendicontazione analitica delle singole voci di spesa, corredati dei documenti giustificativi, dal 1 gennaio 2023 ad oggi.Ma c’ molto altro ancora”.

Ad esempio?

“Nell’aprile 2021 sono stati realizzati lavori (quali ad esempio scavi e rifacimento del manto stradale) che hanno interessato il tratto stradale iniziale di via Pannella (che principia dal corso Angelo Rizzoli all’incrocio con via Circumvallazione).In merito a tali lavori è stata già presentata interrogazione consiliare, ma ad oggi alcun riscontro è mai pervenuto. Lo avete riportato anche voi della stampa. Ebbene, nonostante il lungo lasso di tempo decorso dalle predetta interrogazione ed i numerosi solleciti, non si è in grado di sapere come vengono spesi i soldi pubblici”.

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