Il patrimonio dell’isola in mostra alla borsa Mediterranea del Turismo archeologico di Paestum
di Isabella Puca
Ischia – Si è conclusa domenica scorsa la ventesima edizione della borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, un evento originale che approfondisce e divulga temi dedicati al turismo culturale. Sede dell’unico salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico, all’evento prendono parte, ogni anno, circa diecimila visitatori tra operatori turistici e culturali, viaggiatori e appassionati. L’isola è stata quest’anno protagonista con un proprio spazio espositivo che ha visto la partecipazione diretta dei comuni di Ischia, Lacco Ameno, Forio e Serrara Fontana. Un’occasione che ha visto la promozione del nostro patrimonio culturale; allo stand dedicato all’isola vi era materiale informativo dedicato al sito archeologico sommerso di Aenaria, un tesoro racchiuso nell’Area Marina Protetta Regno di Nettuno, altro materiale relativo ai reperti conservati nel museo archeologico di Pithecusae e infomazioni sull’importanza storica della fonte delle Ninfe Nitrodi. Nella giornata di apertura, all’interno della sala Velia, il sindaco del comune di Lacco Ameno Giacomo Pascale e gli Assessori alla cultura per i comuni di Ischia e Lacco Ameno Salvatore Ronga e Cecilia Prota, insieme con la dott.ssa Costanza Gialanella, direttore archeologo presso la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici degli uffici di Pozzuoli e di Ischia e dott. Antonino Miccio direttore dell’Area Marina Protetta, hanno condotto i lavori di una conferenza dal titolo “il patrimonio archeologico dell’isola d’Ischia tra passato e futuro. La memoria storica architetto del domani”. «Dopo aver spiegato alla platea quanto accaduto il 21 agosto, – ha spiegato l’assessore Prota – tutti i relatori hanno dedicato massima attenzione all’immenso patrimonio archeologico e culturale dell’isola illustrando anche i diversi progetti in campo. La nostra storia, la nostra memoria quale architetto del nostro futuro». La partecipazione dell’isola d’Ischia a quest’evento apre nuove strade alla promozione di un turismo di tipo culturale che smuove ogni anno circa 36,9 milioni di turisti. «C’è un grande interesse per quelle che sono le risorse culturali di Ischia, – ha dichiarato l’assessore Ronga – durante la conferenza la dott.ssa Gialanella ha saputo mettere in luce l’eccezionalità del caso Ischia per quello che riguarda il patrimonio archeologico, non soltanto il suo essere la prima colonia greca in occidente ma anche l’eccezionalità di Aenaria, un sito sommerso che racchiude è una storia da riscrivere. Il bello dell’archeologia è anche questo: gli scavi permettono di poter riscrivere continuamente la nostra storia e Cartaromana conserva nel nome la memoria di questo insediamento». A giugno dello scorso anno il sito archeologico di Aenaria ha visto circa 4mila presenze sugli scavi grazie alla barca dal fondo trasparente e al centro multimediale. «La volontà dell’amministrazione – ha concluso l’assessore alla cultura Ronga – è quella di realizzare il museo civico di Aenaria in tempi brevi facendo della torre di sant’Anna, che ha visto la presenza di mostre importanti di livello internazionale, e la scoperta del ciclo pittorico dei Geuavara, un polo culturale. La prossimità della torre con quelli che sono gli scavi archeologici e la baia rende questa un’occasione unica per Ischia e per il rilancio del turismo culturale. Non parliamo solo di visitare i musei, ma anche di mostrare sensibilità per quelle che sono le risorse ambientali e i percorsi enogastronomici. È importante essersi presentati alla borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum come isola d’Ischia; abbiamo dimostrato di voler curare l’immagine dell’isola nel suo insieme».