CRONACAPRIMO PIANO

Palazzo Ciannelli, atto secondo: c’è lo sgombero

Dal Comune di Lacco Ameno arriva anche l’ordinanza n. 6, i beni passano all’ente locale. Alla sanzione di 20mila euro dunque si accompagna anche la richiesta di acquire al patrimonio pubblico il secondo piano

E’ un uno due che fa riflettere quello legato alla sequela di ordinanze che in questo inizio di settembre stanno investendo il caso del Palazzo Ciannelli di Lacco Ameno. Dopo la n.5 arriva la n.6. Dopo la sanzione pecuniaria massima da 20 mila euro arriva anche lo sgombero. Non c’è due senza tre? Ma questa è anche l’Italia dei ricorsi al TAR. Chissà che anche per gli abusi edilizi più chiacchierati della storia isolana, non sia così. Intanto arriva il secondo atto firmato dal commissario ad Acta Ing.Fabio Menditto e dal capo dell’UTC Enzo D’Andrea nominato RUP per gli atti endoprocedimentali. Un mix tra abusi e abusi politici contestati allo storico immobile del centro cittadino che arriva alle sue fasi cruciali. Il comune agli inizi dello scorso agosto ha notificato il provvedimento di inottemperanza all’abbattimento degli abusi rilevati. Un passaggio che oggi porta l’ente prima a comminare una sanzione, tutto sommato light rispetto agli esiti della controversia e che di fatto altre ad una nuova fase. Anzia forse fa di più. Il comune ha scelto di adottare i provvedimenti che gli competono e primis la multa senza abbattere una parte delle edificazioni contestate, poi ordina lo sgombero prodromico alla acquisizione. Ma leggiamo nel dettaglio il provvedimento consequenziale alla ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi n.3/2023. Il 4 settembre 2023 c’era stata la nomina del RUP D’Andrea per i procedimenti che dovranno essere adottati per dare esecuzione all’ottemperanza di cui al procedimento giudiziario in oggetto, al termine del lavoro del commissario ad acta Menditto, si è ritenuta quindi la sussistenza del pubblico interesse, anche in considerazione del fatto che l’esercizio dei poteri sanzionatori della P. A.è un’attività vincolata, priva di margini di discrezionalità. Cosi vista l’Ordinanza n. 03/2023 del 26.09.2023, costituente atto meramente confermativo dell’ordinanza n. 2/2016, nella parte nonannullata dal Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza n. 6748 del 2022 in riferimento alla “Ordinanza di demolizione con ripristino dellostato dei luoghi” con cui è stato ingiunto di provvedere solidalmente a loro sua cura e spesa, nel termine perentorio di giorni 90 dalla data alla demolizione ed al ripristino dell’originario stato dei luoghi e salvezza d’adozione di ogni successivo provvedimento in caso diinottemperanza delle seguenti opere di demolizione: “dell’intero piano secondo oggetto di domanda di condono prot. 3075/1986 rigettata conprovvedimento del 03.09.2019 ad opera del Comune di Lacco Ameno con parere negativo reso dalla Soprintendenza –abusivamente realizzato dai sig.ri Rocchi-Calise congiunto del presidente del Consiglio Dante De Luise Antonietta”.

Per il procedimento di acquisizione fanno fede l’ordinanza n. 10 del 26.11.2020 e la sentenza n. 5618 del 2021 del Tar Campania, Napoli, sez. VI;l’ordinanza n. 9/2020 e la sentenza del Tar Campania Napoli sez. VI n. 3330/2023;la sentenza n. 1412 resa dalla sez. VI del Tar Campania, Napoli di conferma dell’ordinanza di demolizione n. 3/2023. In più c’è il verbale di inottemperanza redatto il 27 giugno 2024 dal Comando Polizia Municipale, dal quale risulta che, neltermine assegnato, non è stato ottemperato alla ingiunzione di demolizione, sono inoltre trascorsi infruttuosamente i termini. L’inadempienza all’Ordinanza n. 03/2023 del 26 settembre 2023 entro il termine indicato, constatata e notificata agli interessati entro il 3 agosto 2024 costituisce tecnicamente oltre che, immediato acquisto della proprietà del bene, dell’area di sedime, nonché quella necessaria, secondo le vigenti prescrizioni urbanistiche, alla realizzazione di opere analoghe a quelle abusive, titolo per l’immissione nel possesso e per la trascrizione gratuita nei registri immobiliari della Conservatoria di Napoli.

I beni che passano al patrimonio del Comune di Lacco Ameno sono l’intero secondo e primo piano con i diritti di accesso sulle aree pertinenziali, ovvero: Intero Piano con balconi terrazza e Tettoia e Scala in c.a.. Per questo si ordina agli eredi Rocchi, Calise nella loro qualità di proprietari dei lavori abusivi, nonché a chiunque occupi i locali in oggetto di procedere, nel termine di giorni 30 dalla notifica, allo sgombero da persone e cose delle opere abusivamente realizzate in Via Cristoforo Colombo 60, avvertendo che in caso contrario detto sgombero verrà eseguito con l’ausilio della forzapubblica e di operai specializzati con addebito di accesso, trasporto, deposito, nonché di tutte quelle ad ogni altro titolo sostenute e senza ulteriore avviso. La trascrizione nei registri immobiliari dei beni appresi alla mano pubblica sia posta a carico dell’amministrazione comunale. Copia dell’atto è stata inviata alla Prefettura di Napoli per gli adempimenti. Gli interessati potranno inoltrare ricorso o reclamo avverso l’ordinanza innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, nel termine di giorni 60 , ovvero ricorso Straordinario al Capo dello Stato nel termine di 120 giorni.

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