Onde e spruzzi del mare nella nobile arte della fotografia di Marco Casciello in mostra ai Giardini Ravino con la regia dell’archeologa Mariangela Catuogno

Nella splendida cornice dei Giardini Ravino a Forio, presso la saletta Moby Dick venerdì 10 maggio 2024 è stata inaugurata la mostra fotografica  ” Stato del mare” del fotografo Marco Casciello curata dalla dottoressa Mariangela Catuogno, direttrice delle attività culturali dei giardini Ravino. Marco Casciello è nato in provincia di Napoli, al liceo resta folgorato dalla fotografia. Il percorso di studio in conservazione dei beni culturali, presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ha segnato la sua vita e la sua passione per l’arte. Ha amato la fotografia d’arte, specializzandosi nella riproduzione fotografica delle opere d’arte. L’equazione giusta per lui è arte= emozione.

Una scultura, un dipinto, un affresco lo emozionano. Ha amato infine e da sempre la stampa. Lui fotografa pensando alla stampa, alla carta che usera’. Un file digitale non può restituire la sensazione di una stampa fine art. È docente di storia e tecniche della riproduzione fotografica.  Ha effettuato un corso di laurea in conservazione e restauro dei beni culturali presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Ha effettuato un laboratorio di restauro di materiali fotografici, un corso di laurea in scienze dei beni culturali: turismo, arte, archeologia presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.  È fotografo di opere d’arte: specializzato nella realizzazione di fotografie per pubblicazioni e cataloghi, campagne di catalogazione del patrimonio artistico, documentazione degli interventi di restauro, riproduzione e duplicazione di originali antichi. Ha la certificazione del programma ” Canson Infinity Certified Print Lab”, con la quale è possibile realizzare stampe Digital Fine Art & Photo, garantendo una qualità costante e impeccabile in tutte le fasi della produzione.  La mostra fotografica ” Stato del mare” è una mostra dedicata al mare, alle emozioni che esso suscita. “Gli scatti del fotografo Marco Casciello narrano l’ambiente marino con consapevolezza e maturità artistica, acquisita nei lunghi anni di lavoro trascorsi a fotografare il patrimonio dei Beni Culturali campano”, ha dichiarato la curatrice Mariangela Catuogno. La mostra ha affascinato tutti i presenti al vernissage. Di quel mare scuro, che si muove anche di notte, tutti ne cerchiamo il riflesso.

Lo ricerchiamo per potercene impadronirsi e portarcelo nella memoria, per poi rammemorarlo nelle grigie giornate di cemento che costellano la nostra vita di uomini inurbati. Ma il mare è potente ed abile a celarsi nella sua vastità.  La poesia, celata nel suo cupo mugghiare, nel suo odore salso, nella sua falsa immobilità, nella sua potenza agitata, è cosa difficile da riprodurre. Ci chiediamo come si possa rappresentare il movimento puro in un istante congelato nell’eternità.  Le immagini sono li’ e il fotografo Marco Casciello le prende nella loro complessità.  Parafrasando Marcel Proust si potrebbe dire che: ” La fotografia acquista un po’ della dignità che le manca quando cessa di essere una riproduzione della realtà e ci mostra cose che non sono mai esistite.” Per fotografare il mare bisogna fermare l’oggetto nascosto. Come le forme nelle nuvole anche le onde e gli spruzzi rivelano forme celate alla lentezza del nostro occhio. Non a caso il mare nei sogni diventa il simbolo dell’inconscio. Una grandezza inesauribile che occulta misteri: forme guizzanti, animali dai profili e colori strabilianti, foreste sommerse, deserti sconfinati, luci stroboscopiche, neri abissali. Come disse il capitano Nemo:” il mare è tutto”. Tra i presenti al vernissage l’influente artista ischitana Ylenia Pilato si è espressa così:” Penso che  fotografare il mare sia sinonimo di libertà. Marco Casciello, con i suoi scatti, ha cercato di raccontare le forme nascoste, evocando quello che la miseria del nostro corpo non riesce a fermare. Fotografare il mare è il tentativo di intrufolarsi nella preghiera esicastica che incessantemente le onde recitano. Fotografare il mare è richiamare da questa giaculatoria le immagini che sorgono nella nostra memoria. È un esercizio mistico, perché nelle eterne onde si nasconde tutto ciò che avrebbe detto Borges.  Ammirando gli scatti di Marco Casciello noi spettatori siamo rimasti affascinati. Il fotografo Marco ci ha presentato il mare come una creatura che si dispiega al suo fianco, l’animale dal grande corpo polimorfo, bellissimo, incalzante, innamorato che si avventura nelle sue propaggini, nelle pieghe delle sue sterminate vesti. Le fotografie testimoniano, secondo il mio punto di vista, una sorta di viaggio nel rapporto di Casciello con il mare. Come il mare di notte che ispira il musicista o l’artista, che confonde il cielo e l’acqua rendendo opaco l’orizzonte e la luce cuneiforme della luna che crea proiezioni come sul palcoscenico. La mostra ” Stato del mare’ per me è amore e moto, è semplicemente l’infinito vivente che il visitatore può contemplare. I miei più vivi complimenti al fotografo Marco Casciello che ha saputo emozionarmi”, ha dichiarato l’artista Ylenia. 

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

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