Olio vegetale da conferire, storia di un fallimento
Dal fallimento dello strombazzato progetto Evi al risultato dei raccoglitori intestati "Projeco srl" che risultano poco puliti e allocati in piazzole unte di olio. Cari assessori Paolo e Antonio è ora di un cambio di rotta per rottamare vecchi baluardi e migliorare sia l'estetica cittadina che l'igiene urbana: seconda e ultima parte del nostro focus
Alla fine sono sempre le immagini che raccontano la realtà. E nei parcheggi di via Michele Mazzella e di via Leonardo Mazzella quelle che dovrebbero rappresentare un servizio di raccolta efficiente dell’olio vegetale esausto, per incanalare un procedimento virtuoso collettivo onde evitare che tanto olio sporco finisca nello scarico delle tubature domestiche, raccontano invece di raccoglitori, quelli intestati Projeco srl, sempre molto sporchi, unti di olio e polvere, e allocati in quelle che dovrebbero definirsi “piazzole ecologiche” ma che invece, in pratica, sono angoli di asfalto intrisi di olio nerastro, appiccicosi e dall’aspetto sporco. Dopo la nostra segnalazione giornalistica dei giorni scorsi, la parte orizzontale alta dei raccoglitori, solo quella, è stata ripulita, è vero, ma rimane di fatto il problema che avvicinarsi a quei contenitori è come andare in una discarica a cielo aperto, anche per il cumulo dei sacchetti di immondizia e bottiglie gocciolanti di olio che quasi quotidianamente si ritrovano tra i piedi, nel mentre si cerca, invece, doverosamente, di attuare da cittadini un comportamento virtuoso presso un centro di raccolta che dovrebbe avere ben altra presentazione e modalità di igiene. Vien da chiedersi quali sarebbero le conseguenze se, questo tipo di situazione igienico-ambientale fosse presente in un esercizio commerciale privato, tipo un ristorante o un pub; si rischierebbe una pesante sanzione e molto probabilmente la chiusura dell’attività? A conti fatti, la rimozione, già operata da tempo, del terzo raccoglitore sempre intestato “Projeco srl” che stazionava nella parte bassa di via Arenella, non può, a questo punto definirsi una scelta infelice, in quanto si è evitata una terza discarica a cielo aperto. Non è colpa di un Sindaco o degli altri amministratori, che sicuramente vorrebbero invece ricevere gli elogi di un paese pulito e lustro, che l’immondizia venga gettata furtivamente, soprattutto nelle ore notturne, intorno a tali raccoglitori e in diversi angoli della strada, da coloro i quali non sono per niente propensi a contribuire al bene pubblico ma sono invece ben curvi sui propri interessi e comodità. Di questo abbiamo già discusso nella precedente settimana nel raccontare l’atto di pirateria notturna che ha trasformato in poche ore notturne un tratto di strada della zona di Casalauro in un vero immondezzaio attraverso uno sversamento ingente di ogni genere di rifiuti, ingombranti compresi. E’ colpa invece di ogni amministrazione permettere che ciò accada con una così grande facilità dovuta a lascivi controlli che convincono i pirati ad essere sicuri di non essere mai smascherati e quindi puniti. Ed è ancora colpa di ogni amministrazione non controllare il risultato di chi è tenuto alla “cura” dei giardini per i quali ci si limita a tosare l’erba per poi abbandonare al sole rovente di questa torrida estate gli sfalci di tale lavoro in cumuli pronti a prendere fuoco . E’ ciò, come abbiamo già scritto, accade nella zona retrostante del centro Polifunzionale di via Morgioni, nei pressi della “casetta dell’acqua” e proprio dinanzi al piazzale dedicato a Gino Strada. A pochi metri vi è inoltre tutto un fiorire di sterpaglie di notevole altezza che circondano auto in sosta che sono lì da mesi. Già, sempre nello stesso punto, e non consentono nemmeno l’accesso agli operatori della Ischiambiente o nuova Ischiaservizi che sembrano girare intorno ad un degrado ambientale sempre più sorprendente. Tutti osservano, tutti commentano, nessuno fa nulla. In una battuta, volendo riprendere un pezzo del ragionamento del Sindaco Pascale di Lacco ameno circa l’istituzione delle strisce blu intorno all’ospedale Rizzoli, non possiamo negare che il pagamento richiesto implica automaticamente un ricambio della sosta che dura giusto il tempo necessario e non certo mesi e mesi.
L’appello ai neo assessori Paolo e Antonio
Ai neo assessori di questa nuova giunta, Paolo Ferrandino e Antonio Buono, oltre a porgere gli auguri per un sereno e proficuo lavoro, chiediamo un cambiamento di rotta sulle argomentazioni di cui sopra. Deleghe importanti come l’estetica cittadina, l’igiene urbana, la Ischia servizi sono state attribuite, oltre le altre, a questi cittadini, volti non nuovi, che conoscono attentamente le problematiche del territorio e che terranno in giusta considerazione che è giunta veramente l’ora di eliminare quei vecchi baluardi di ferro arrugginiti presenti nel parcheggio di via Leonardo Mazzella, vecchie e desuete bocche che, allo stato attuale, sono soltanto utili a ferire delle persone o i bambini della scuola con i tanti spuntoni lacerati che ne fuoriescono dalle basi. E’ anche l’ora di intervenire con un vento fresco di nuova igiene urbana ripulendo tutto quel percolato oleoso sul suolo che costeggia i raccoglitori Projeco e rimuovere le sterpaglie che girano intorno alla casetta dell’acqua in via Morgioni. Cari assessori, condividerete con noi che è veramente venuta l’ora di cambiare le immagini con le quali abbiamo aperto, e a malincuore, la copertina di questo servizio.
Il fallimento del progetto “oli alimentari usati in cambio di soldi” 0,50 cent alla cassa per ogni litro e mezzo di olio esausto consegnato
0,50 cent alla cassa del supermercato portando con sè un litro e mezzo di olio vegetale esausto ed il proprio codice utente della bolletta idrica. Una strategia operativa messa a punto dall’EVI Spa (ex CISI) nata grazie a fruttuosi colloqui tra Federalberghi Ischia, la Projeco srl ed i sindaci allo scopo di redigere una convenzione tramite la collaborazione tra esercizi commerciali, la grande distribuzione e le amministrazioni locali. In pratica un incentivo economico a fronte di un comportamento virtuoso. L’Evi inoltre avrebbe provveduto a rimborsare l’esercizio commerciale per le somme anticipate ai cittadini, aggiungendo 0,20 centesimi di euro per ogni litro e mezzo rendicontato, allo scopo di ristorare l’intermediario per il lavoro svolto. L’olio sarebbe stato stoccato negli appositi contenitori forniti dalla Projeco srl e conservati in spazi interni alla struttura commerciale. Parliamo dunque di un progetto di green economy che avrebbe sensibilizzato, dando un valore economico al rifiuto, una buona pratica ambientale ed avrebbe evitato lo stallo dei due raccoglitori di olio nei parcheggi che spesso diventano ricettacolo di immondizia. Ad oggi quel progetto del 2016 non ha avuto seguito, probabilmente perché qualcosa non ha funzionato sul pano tecnico-procedurale. Troppa burocrazia? o la politica sonnecchiante non ha spinto più di tanto? non lo sappiamo, ma di certo è ora di riprendere in modo serio quella strategia operativa perchè si può sempre intervenire per rettificare e migliorare un percorso che comunque era partito con grande entusiasmo, per poi naufragare, purtroppo,in una deludente strombazzata di paese.