Ok alla facoltà di aumento imposta soggiorno, la nota dell’Abbac
Il Governo – sottolinea il presidente Ingenito - utilizza il turismo per far cassa, una jattura l’aumento possibile dell’imposta di soggiorno, fino ad ulteriori 2 euro, per finanziare eventi del Giubileo 2025
Città italiane già molto care, con aumenti avvenuti solo alcune settimane fa come per Firenze, Roma, Venezia, Napoli. Rischio riduzione flussi turistici anche per chiusura Scengen, destabilizzazioni in corso e inflazione. Da qui la richiesta urgente dell’associazione nazionale Abbac per un’audizione in commissione Bilancio e rivedere la proposta in manovra 2024.
“Dopo neanche poche ore dall’annunciato aumento della cedolare secca al 26% per le locazioni brevi, la manovra 2024 riserva un’ulteriore sorpresa, con la possibilità dei Comuni di aumentare ulteriormente di 2 euro l’imposta di soggiorno – dichiara il presidente Agostino Ingenito – Solo alcuni giorni fa la capitale ha portato a 6 euro per le locazioni e con aumenti in tutte le categorie e lo stesso hanno già fatto altre città che hanno deliberato solo alcune settimane fa. Occorre piuttosto una revisione dell’impianto normativo della tassa di soggiorno, oggi utilizzata a sua volta dai Comuni per spendere fondi senza precisi obblighi.
Si rischia l’esodo dei viaggiatori verso altri lidi esteri per tante località che spesso hanno flussi turistici medio bassi come per tante località italiane compreso Napoli, Bari, Palermo e città medie del nord Italia.L’aumento di ulteriore 2 euro appare un salasso perché in alcuni territori i Comuni incassano anche per conto dello Stato una tassa di sbarco per trasporti aerei e marittimi.
Auspichiamo – conclude il presidente nazionale Agostino Ingenito- che il Governo possa rivedere la scelta, e chiediamo una revisione strutturale della tassa di soggiorno oltre che indicarci un piano pluriennale per il turismo nazionale, attualmente sembra si navighi a vista anche per le gravi ripercussioni delle destabilizzazioni in corso, rincari energetici, aumento tasse e costi servizi”.
Per quanto riguarda la cedolare seccail presidente nazionale Abbac e del coordinamento europeo Aeo Ingenito commenta: “Auspichiamo che quanto prima la commissione Bilancio della Camera, accolga la nostra proposta di audizione per chiedere interventi che possano ridimensionare la scelta del Governo. E’ un attacco ulteriore verso il turismo, uno dei pochi settori economici che sta garantendo opportunità di reddito a migliaia di famiglie, che al netto di speculatori ed abusivi, stanno garantendo di rispondere alle tante difficoltà economiche rispetto a inflazione e aumento tassi di interesse. Appare utile anche una chiara verifica dei diversi scaglioni Irpef e con il sistema di acconti che è stata disposta dal Governo perché anche su questo emergono alcune perplessità dei nostri esperti. Nelle prossime ore invieremo al Ministro e alla Commissione un nostro dossier sui provvedimenti assunti”.