Obiettivo Comune unico, Conti: «È ora di dire basta alle divisioni»
FORIO – Messa almeno per il momento da parte la sua carriera politica, ha deciso di tuffarsi in un altro argomento che manda sempre in fibrillazione il territorio ischitano: il Comune unico e alla sua istituzione. Attraverso la sua pagina Facebook “SaròChiara” lei ha portato avanti questo discorso ampliandolo, nel senso che ha un’altra idea di Comune unico, che è diversa da quella che è stata oggetto anche del referendum di qualche anno fa. «Sicuramente la vicenda Comune unico suscita grande interesse, e ci sono delle associazioni alle quali va il plauso di tutto il mio gruppo. In questi giorni mi sono sentita con Maria Grazia Di Scala…». L’onorevole Maria Grazia Di Scala, com’è noto, è una delle fautrici del Comune unico.«Sì, lei è una delle fautrici del Comune unico. Vorrei lanciare, attraverso la mia pagina, una sorta di “referendum casalingo”: la cosa importante che ci hanno insegnato sia i Cinque Stelle sia Salvini è il potere mediatico. Infatti adesso non si fanno più comizi, riunioni, assemblee: la gente non ha tempo. Io comprendo che un foriano, un serrarese, un baranese, non voglia perdere la propria sensibilità e le proprie caratteristiche territoriali. Allora ho ritenuto che fare otto municipalità potesse dare ad ogni parte di Ischia una base fondamentale. Perché poi le municipalità diventano dei piccoli consigli comunali, nel senso che hanno un loro delegato, dei consiglieri, un presidente, che ovviamente porta alla base le istanze. E quindi è giusto che i due Comuni più grandi, ovvero Ischia e Forio, abbiamo due municipalità. Nel post ho espresso un concetto molto semplice: un conto è essere sindaco di 70mila abitanti, un altro è rappresentarne 4mila. Io come consigliere comunale uscente ho visto che quando siamo andati a votare in Città metropolitana, noi non siamo stati rappresentativi, non eravamo nessuno. Un consigliere comunale di Napoli vale 600 punti, uno di Ischia 37. Ho notato che molti di coloro che erano contrari al Comune unico hanno poi cambiato idea, e cambiare idea è delle persone intelligenti. Sono convinta che con Maria Grazia Di Scala organizzeremo degli incontri tematici in ogni zona per spiegare le motivazioni». Quindi i buonopanesi possono stare tranquilli: non c’è alcuna intenzione di cancellare la storia della ‘Ndrezzata.«Certo. Tra l’altro io sono innamorata della ‘Ndrezzata. Fin da quando sono arrivata per la prima volta a Ischia, ho fatto ballare tante volte ai miei alunni di Forio la ‘Ndrezzata. Anche su alcune barche di Sant’Anna è stata valorizzata la ‘Ndrezzata. Ogni municipalità conserverebbe quindi le proprie tradizioni portandole avanti con le sue feste le sue iniziative». Ad un certo punto del post lei scrive “sindaco di spessore”: a chi si riferisce esattamente?«Mi riferisco ad Enzo Mazzella. Un uomo che non ha pensato al singolo caso, ma ha lavorato per tutta l’isola. Sono certa che ce ne saranno di uomini o di donne che sapranno superare la territorialità. Non è più tempo di piccole divisioni, di piccole inimicizie. Oggi per governare sono necessari cultura, approfondimento, studio: non è un compito facile. Il lavoro del sindaco oggi è molto complicato e necessita quindi di competenze giuridiche, amministrative, professionali e umane».Quando si parla di Comune unico, è impossibile non discutere anche di gestione unificata dei servizi.«I tre problemi fondamentali dell’isola sono: rifiuti da gestire insieme, salvaguardia del mare e quindi depuratori che funzionino, rilancio turistico del paese. È inutile che ci prendiamo in giro: se non riusciamo a rendere quantomeno accettabile il nostro mare, un turista che ci viene a fare a Ischia? Bisogna poi rivedere assolutamente i prezzi dei trasporti marittimi, che sono decisamente esosi. Io capisco che ci sono delle spese che gli armatori devono affrontare, ma mi metto anche nelle tasche dei turisti che devono spendere venti euro per un aliscafo. Ho anche coinvolto l’assessore regionale Lucia Fortini per sensibilizzarla circa i problemi dell’isola, ma naturalmente i problemi camminano sulle gambe della gente». Porterà avanti soltanto il tema del Comune unico o ne affronterà anche altri?«Sulla pagina tratterò non solo il tema del Comune unico, ma anche altri. Lo farò con post molto comunicativi, con poche parole-chiave. E questo perché è giusto che si abbia una immediata percezione di quello che intendiamo dire. Oggi la comunicazione è velocissima: noi siamo già troppo prolissi».