Nuovo Decreto Draghi, dal coprifuoco ai ristoranti: ecco le misure
Attesa per domani la decisione del ministro della Salute Speranza sulla classificazione delle Regioni. In 13 verso la zona gialla. Ecco cosa accadrà in Campania
Tornano lo sport all’aperto e gli spettacoli. E ci si potrà sedere nei tavolini all’aperto di bar e ristoranti a pranzo e a cena. Ok anche alle zone gialle e, con certificazione verde al seguito, via libera agli spostamenti tra Regioni anche se si tratta di zone rosse o arancioni. Da lunedì si respirerà una semi normalità: il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il nuovo decreto che scrive la roadmap delle riaperture dal 26 aprile. Con un ‘tagliando’ al dl a metà maggio – si apprende da fonti – per valutare la sussistenza di presupposti per allentare eventualmente le misure nel caso che i dati epidemiologici lo permettano. Astenuta la Lega, che non ha votato il provvedimento per il nodo coprifuoco: a far scoppiare la miccia in Cdm la decisione del premier Mario Draghi di non spostare l’orario alle 23 – come richiesto dalla Lega e da alcuni governatori – ma di confermarlo alle 22, almeno fino a giugno. Il dl, tra le altre cose, posticipa al 31 luglio lo stato di emergenza. Vediamo qui sotto tutte le misure e cosa cambia da lunedì.
Spostamenti
Dal 26 aprile tornano le zone gialle e “chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni”. Lo precisa Palazzo Chigi mettendo in risalto i tratti caratterizzanti del nuovo Dl con le misure anti Covid, approvato stasera dal Consiglio dei ministri. La Presidenza del Consiglio precisa che “può avere il certificato verde: chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto); chi si è ammalato di Covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione); chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)”. Inoltre, “le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale”.
Ok visite fino a 4 persone
“Dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2”. È quanto prevede il decreto riaperture approvato in Consiglio dei Ministri.
Scuola e Università
Sale al 70% la didattica in presenza garantita nelle zone gialle e arancioni. È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, a proposito del decreto appena approvato. Nella bozza la percentuale prevista era dal 60 al 100%. Il decreto prevede che, dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico, si torna in classe anche nelle scuole superiori. La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%. Nelle Università, dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.
Cinema, teatri e concerti
Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto. È quanto prevede il dl Covid, approvato dal Consiglio dei ministri. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, secondo quanto si apprende, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.
Piscine e palestre
Dal 26 aprile in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche di contatto. Dal 15 maggio, invece, riaprono in zona gialla le piscine all’aperto, mentre dal 1 giugno, sempre in zona gialla, riaprono le palestre.
Manifestazioni sportive
Dal 1 giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico. La capienza consentita è del 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori. E’ possibile inoltre, anche prima del 1 giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza.
Fiere e congressi
Dal 15 giugno in zona gialla riaprono le fiere. Dal 1 luglio via libera a convegni e congressi.
Intanto nelle prossime ore le nuove ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza sull’allentamento delle restrizioni Covid in Italia. Decisioni che, stavolta, avranno un peso specifico importante dopo l’approvazione del nuovo decreto legge.
Passaggio in zona gialla per 13 regioni?
Sono 13 le regioni o province autonome che puntano alla zona gialla da lunedì 26 aprile. In pole position ci sono attualmente: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto, insieme alle province autonome di Trento e Bolzano. In zona arancione invece dovrebbero restare: Calabria, Sicilia, Basilicata, Campania e Toscana, che hanno un Rt vicino a 1 e un’incidenza sopra 200. Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta invece rischiano di restare in zona rossa.
In Campania l’incidenza dei casi settimanali ogni centomila abitanti è a 230, ai limiti addirittura della zona rossa. Il trend però è in miglioramento. Ieri per la prima volta dopo diverse settimane il rapporto positivi/tamponi è sceso sotto al 10% (9,2%).