A Nunzia Mattera e ad Anna Lucia Miragliuolo un premio per il loro impegno nel sociale
di Isabella Puca
Ischia – “Per l’amore e il servizio resi in questa comunità parrocchiale per la diffusione del regno di Dio e il decoro del suo tempio”. È questo il testo inciso su di una targa d’argento che il parroco Don Luigi Ballirano, alla presenza del vescovo Mons. Pietro Lagnese, ha voluto consegnare a Nunzia Mattera, presidentessa dell’Associazione Catena Alimentare Casamicciola e alla dott.ssa Anna Lucia Miragliuolo, per l’associazione Raggio di Luce. Le due donne sono accomunate per il grande impegno intrapreso nel sociale; lo scorso anno tra le premiate ci fu Suor Edda che, con tanto amore, si prende cura dei bambini dell’Istituto di Santa Maria della Provvidenza, al Pio Monte della Misericordia, a Casamicciola. Dopo la messa celebrata dal vescovo in occasione dei festeggiamenti di Santa Maria Maddalena, lo scorso sabato 22 luglio, la consegna della targa d’argento nella basilica Pontificia del Sacro Cuore di Gesù e di Santa Maria Maddalena di Casamicciola. Semplici, ma efficaci le parole di Mons. Lagnese che ha incoraggiato le due donne dicendo, «Congratulazioni, continuate così». «Sono contenta – ha commentato Nunzia Mattera – ricevere questo riconoscimento é una bella gratificazione, significa che il lavoro che stiamo facendo con la Catena Alimentare è sotto gli occhi di tutti. Significa che non siamo soli, che la realtà è ormai ben radicata sul territorio che, speriamo, continui a rispondere a favore dei più bisognosi». D’estate Nunzia, Imma, Lucia, Franco e tutti quelli che fanno parte della Catena Alimentare sembrano riuscire a riposarsi un po’. Molte delle famiglie che ogni settimana si recano nella sede di Via Elena per prendere la spesa riprendono a lavorare, chi in albergo, chi nei ristoranti, la spesa riescono a comprarla con il loro stipendio, con cui riescono a pagare anche le bollette. «Consegniamo ancora a quattro famiglie ogni sabato, – ci spiega Nunzia – quelli che hanno iniziato a lavorare, per ora hanno smesso di rivolgersi a noi, ma la loro situazione resta comunque precaria. Quando gli alberghi chiuderanno per l’inverno così come pure quando nei ristoranti smetterà di esserci la folla, ritorneranno punto e a capo». Da quando la Catena alimentare ha aperto i battenti, era l’inverno del 2015, la situazione è davvero molto cambiata, e in peggio. All’inizio erano poche le famiglie a cui fare la spesa, meno di una decina e tutte raccolte nel territorio di Casamicciola. Di mese in mese, sembravano uscire sempre più situazioni disparate da ogni angolo dell’isola, situazioni dinanzi alle quali Nunzia e tutti gli altri della Catena Alimentare non hanno potuto chiudere gli occhi. Da persone anziane che chiedevano cibo in scatola perché non avevano come pagare il gas, a famiglie con ragazze madri e padri alcolizzati che spendevano quei pochi euro per l’ alcool e non per dare da mangiare ai propri figli. A poco a poco la realtà si è fatta conoscere al territorio e sono arrivati i primi sporadici aiuti dalle associazioni di categoria, dal Vescovo e dalle scuole che in diverse occasioni hanno effettuato raccolte alimentari. Poi i supermercati hanno accettato di dedicare dei carrelli a ogni uscita, carrelli che per fortuna continuano a essere riempiti da persone di cuore che vi lasciano un pacco di pasta, di biscotti e quant’altro. «Abbiamo iniziato con poco, ma ad oggi la realtà è ben diversa. Non ci occupiamo solo di dare cibo alle famiglie, ma anche culle, carrozzini, vestiario. La sede che ci è stata offerta non basta più». Sono talmente tante le famiglie che settimanalmente hanno chiesto aiuto che è stato necessario chiedere loro l’ISEE, un certificato che ha solo confermato una situazione che sembrava non essere possibile sulla nostra isola: a Ischia c’è davvero tanta povertà.