DI BERNARDO DELL’OMO
All’Istituto “Mattei”, in occasione delle ultime attività dell’anno scolastico si è voluto salutare i colleghi docenti e del personale ATA che dal 1^ settembre 2024 andranno in pensione: Proff: Angela Patalano, Giacinto Di Meglio, Bernardo Dell’Omo; personale ATA: Rosanna Migliaccio, Giovanna Malangone, Guidone Consiglia. Una giornata indimenticabile ed emozionante per l’amore che si respirava tra tutti i preenti. I Dirigenti scolastici, Marilisa Mancini e Gianpietro Calise, hanno avuto parole di stima e di encomio per tutti noi, per il lavoro svolto con abnegazione e amore. I colleghi sono stati semplicemente fantastici “rimarranno scolpiti nel nostro cuore i vostri sorrisi, i vostri sguardi, i vostri sacrifici, la vostra accoglienza, il vostro amore”. Grazie a tutti i miei alunni di oggi e di ieri che hanno inondato di auguri, di testimonianze le pagine di Facebook dei miei figli Gian Maria e Simone, brividi che non passeranno! Grazie ai colleghi del ” Telese”, in primis la collega Carmen De Simone, anima della serata, che hanno voluto “salutarmi” con una festa a sorpresa, semplicemente commoventi e veri!
Cara Ischia, grazie a te, terra bellissima, benedetta da Dio e da San Giovanni Paolo II, non dimenticare mai la missione che quel 5 maggio 2002 ti affidò, quasi un testamento spirituale, una giornata di grazia per te e per noi tutti” Ascolta, Accogli, Ama”. Grazie per avermi accolto, amato, considerato un altro tuo figlio!
Infine voglio riportarvi il mio ultimo discorso in Collegio Docenti. “Carissimi Dirigenti, direttori dei servizi amministrativi, Giosy Assante e Rosario Starace, colleghi, personale Ata, amici e familiari, ho letto di recente che ” una relazione emozionale impegna il soggetto in un comportamento reattivo a seconda delle norme sociali alle quali è legato, che egli ha interiorizzato o che restano nelle sue rappresentazioni e nel caso di un discorso, un’emozione sarà provata con minore o maggiore intensità in misura commisurata al legame che ci unisce, ai soggetti ai quali le parole sono rivolte”.
Evidentemente, il legame forte che mi unisce alle persone presenti in questa aula magna in occasione dell’ultimo Collegio docenti e delle ultime attività del corrente anno scolastico, avrebbe con ogni probabilità potuto causarmi un’emozione così intensa da creare una barriera al facile eloquio o alla giusta intonazione della voce. Per questo motivo mi sono affidato alla mia amica scrittura. Quando negli anni ottanta dello scorso millennio ho iniziato a insegnare, non pensavo certo a questo momento, ero preso dal ricambiare la calorosa accoglienza e la tanta benevolenza che avevo ricevuto con la partecipazione a ogni iniziativa scolastica e di formazione. A quasi 68 anni, ahimè, arriva il ” redde rationem”, bisogna pagare il conto, il MIM mi chiama e mi dice ” professore, grazie di tutto quello che ha fatto ma anche per lei è giunto il tempo del riposo, in altre parole, di mettersi da parte”. Sogno o son desto? Che dire? Che pensare? E Che farò? Un pò di agitazione ti pervade, per la miseria! ci insegnano tante cose, di come essere docenti efficienti, performanti, all’altezza ma nessun corso, nessun supporto psicologico per quando dovrai lasciare. Certamente un colpo non da niente, inferto in una carne ancora viva, dovrò elaborare questo nuovo status, necessariamente da oggi mi dovrò abituare a nuovi ritmi, nuovi programmi, una nuova vita; una cosa è certa, è stato, senza dubbio, un buon percorso, in compagnia di voi tutti, mai da solo, un percorso costellato sì da tante difficoltà ma anche da tanti momenti gioiosi, di ilarità, di festa, di condivisione, di appartenenza; è stato il tempo dei valori, delle amicizie, delle relazioni, del fare, del confronto, dei progetti, però anche il tempo della paura, per noi, per le nostre famiglie, quello del Covid, il tempo, comunque, della nostra vita. Sono cresciuto, maturato e stimato grazie a voi e agli alunni, il motivo principe del nostro essere quì e ora”. Un lavoro magnifico, una vocazione, una missione ma anche un grande dono. Carissimi amici, ebbene sì, dopo 40 anni, lascio con serenità la scuola, mia croce e mia delizia, con la certezza e l’umiltà del mio servizio dedicato a tutti, specialmente a quelli più deboli e in difficoltà, al rispetto e all’amore per i diversi. Ringrazio Dio per avermi aiutato e sostenuto nei momenti bui e di smarrimento, grazie a voi per l’affetto, l’amore e la stima, orgoglioso di aver avuto una grande famiglia alle mie spalle. Mi ritengo un fortunato perché, nonostante tutte le difficoltà, ci siamo sempre rialzati e abbiamo continuato con dignità il nostro percorso. Grazie a tutti e a ciascuno, rimarranno scolpiti nel mio cuore i vostri sorrisi, i vostri sguardi, i vostri sacrifici, la vostra accoglienza, il vostro amore. Un grazie alle mie care colleghe di religione, Anna Amarante e Tommasina Romano. Grazie a tutto il personale ATA, insieme al direttore Rosario Starace, carissimo amico, grazie a tutti voi per la gentilezza e l’affetto dimostratomi.
Grazie ai Dirigenti Scolastici con cui sono cresciuto, avevo 29 anni nel lontano 1985. Una preghiera e un bacio al maestro De Simone! Un grazie alla preside Barbieri per la signorilità, l’affetto e la gioia con cui mi ha accolto e guidato. Grazie al Preside Sironi, sempre disponibile e accogliente, resto pur sempre un suo dipendente, un suo amministrato. Grazie a te, Marilisa Mancini, un’oasi di serenità, signorilità e professionalità. A te, caro Giampietro Calise, un’amicizia e una frequentazione lunga 14 anni, fin dal 2010, anno delle riforme scolastiche, ospitale e sensibile insieme alla tua carissima famiglia, grazie per la tua vicinanza, per i consigli, una guida silenziosa, delicata ma costantemente attenta ai bisogni di tutti.
La Scuola resta in buone mani! Permettetemi, in ultimo, di dedicare un pensiero agli alunni e lo faccio con don Lorenzo Milani “cari studenti, ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che Lui non stia attento a queste sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto.” E l’altro pensiero a voi , lo prendo in prestito da Senofonte, storico e filosofo ateniese del IV secolo A.C. dai ” Consigli a un giovane principe: aŕricchisci gli amici, arricchirai te stesso”. Ho trovato un grande tesoro perché ho trovato tanti amici.
Spero di essere stato per voi, per Ischia, per la mia ex moglie, che ringrazio, per i miei figli Gian Maria e Simone, per tutti gli alunni un esempio positivo.
Con immensa ed eterna gratitudine