Notte magica per il borgo di Ischia Ponte con “IschiArt – in…cantando sotto le stelle”
di Isabella Puca
Ischia. Magia. È questa la parola chiave per descrivere la serata “IschiArt – in…cantando sotto le stelle”, svoltasi giovedì sera a Ischia Ponte. Il borgo si è, infatti, vestito a festa. In tantissimi hanno accolto l’invito dell’avvocato Carmen Criscuolo, assessore alla cultura del comune di Ischia che ha ben pensato di valorizzare uno dei borghi più belli e più antichi dell’isola che, troppo spesso, sembra addormentato mentre tutta l’isola vive del turismo di agosto. Tanti gli artisti posizionati in vari punti del borgo che sono andati a valorizzare, angoli d’inaudita bellezza così come i portoni antichi. Aperto per tutta la sera fino alla Mezzanotte il Museo Diocesano situato all’interno del palazzo del Seminario; in molti hanno potuto approfittare di una visita guidata della dott.ssa Ernesta Mazzella o di una visita alla mostra ad opera dell’artista nostrana Nunzia Zambardi, dal titolo “Vultus”. D’un tratto, dinanzi la farmacia del borgo, due chansonnier, con mandolino e chitarra, hanno raccolto intorno a sé tantissimi, soprattutto turisti, che si sono fermati per cantare le intramontabili arie napoletane. Gli applausi e le loro voci all’unisono hanno accolto chi non ha potuto fare a meno di fermarsi e lasciarsi coinvolgere. Poco più avanti, l’androne di uno dei palazzi più antichi si è colorato di una luce blu accogliendo la mostra di un altro degli artisti ischitani, Massimo Venia. È poi dinanzi la galleria di Mario Mazzella che si è svolta l’esibizione di Daniele Ubjk che ha affascinato un po’ tutti con il suo hang, uno strumento a percussione di origine svizzera davvero particolare. Tanti applausi anche per lui. Aperte anche le tre chiese del borgo, la Cattedrale, la chiesa dello Spirito Santo e la Congrega con i concerti di Gianfranco Manfra, Salvatore Lamberti e tanti altri. Non poteva mancare Pulcinella, interpretato da Maurizio Della Volpe che, oltre ad esibirsi, si è anche prestato per qualche immancabile selfie con i nostri turisti. E ancora, dinanzi al Museo del Mare, aperto come ogni sera, le esibizione della soprano Nunzia Ferrandino, Angela Matarese e tanti altri. Proseguendo verso il piazzale aragonese una fisarmonica e un violino intonavano “My way” dell’intramontabile Frank Sinatra facendo cantare e ballare tutti i nostri ospiti incantati da quest’atmosfera da sogno. Ad esibirsi anche la poetessa Pilar Castel e Luigi Fiorentino, protagonista a “Italia’s got talent” che ha emozionato il pubblico con le sue performance di fuoco e con le sfere di cristallo.
Per finire, allo scoccare della mezzanotte, tutti al piazzale aragonese dove la magia è stata ancora più grande. E’ bastato un pianoforte e tre talentuosi musicisti della scuola di musica note sul mare, il Castello illuminato dalla luna e i volti dei tanti, contenti di aver vissuto il borgo di Ischia Ponte in quel modo. Soddisfatta l’assessora alla cultura Carmen Criscuolo che ha dichiarato, «è stata una bella serata per il clima che si è creato, hanno partecipato in tanti e questa è la cosa bella. Ho riscontrato una tantissima voglia da parte degli artisti e dei musicisti nel voler creare qualcosa di nuovo e tanto entusiasmo dinanzi alla proposta che è stata immediatamente accolta con piacere. Tutto questo è nato in tempi brevissimi, ho immaginato che la gente viene colpita quando, passeggiando, sente della musica e le si avvicina. Ischia Ponte poi è un borgo che conosco da sempre e che amo da sempre, ma che non ho mai vissuto così dall’interno. Nato in un modo, l’evento si è trasformato via via grazie alla collaborazione dei tanti. A tal proposito poi vorrei ringraziare Nunzia Ferrandino e Simona Cernigliaro che ognuna nel suo campo ha curato l’evento, Giovangiuseppe Lanfreschi e il consorzio che mi ha avvicinata al borgo, il Vescovo, don Carlo ed Ernesta Mazzella che hanno aperto le chiese, Angelo e Carlo Banfi, Nello e Gianni Savio, Luigi Mazza, Domenico Buono, la medmar, lo Scongillo e tutte persone che si sono messe a disposizione. Credo sia stata adottata la formula più adatta, Ischia Ponte è delicata e non è stata violentata. Sono contenta del risultato ancor più di come l’avevo pensata. Quando ho visto il piano nel piazzale e il castello dietro ho pensato che questa era la vera immagine del borgo. Prima della fine dell’estate ci sarà qualche altro evento che valorizzerà ancora l’arte e la cultura».