La storia che vogliamo raccontare oggi ci fa capire, ancora una volta, come e quanto sia difficile per i cittadini avere risposte certe (positive o negative che siano), ed in tempi umani, quando la “burocrazia” prende il sopravvento su questioni che, viceversa, hanno un valore nella quotidianità delle persone compromettendone la qualità della vita stessa.
A parlarcene è il battagliero Giuseppe Giaquinto di “Procida in Movimento”: «Disabile al 100%, Pasquale Sano abita al civico n. 6 di via Roma. 74 anni, problemi di mobilità, un rene asportato, quattro ernie al disco, un polmone perforato e problemi cardio vascolari avrebbero distrutto tutti, ma non lui che circondato dagli affetti dei figli e dei nipoti è riuscito ad andare avanti. Fino all’anno 2017 per salire e scendere dalla sua abitazione si è avvalso dell’ascensore in dotazione dell’Istituto Superiore Caracciolo. Dopo questa data al sig. Sano ne è stato impedito l’utilizzo per presunta mancanza di titoli ad usufruirne e/o per motivi di sicurezza, anche se l’impianto di sollevamento continuava e continua ad essere utilizzato dall’Istituto Superiore. Le attuali condizioni di salute non permettono al sig. Sano di poter salire e scendere le scale, senza enormi, avvilenti e sporadici aiuti lungo le scale ripide, tanto che il nostro concittadino si sente un recluso in casa e privato delle più elementari libertà personali, finanche della possibilità di recarsi a ricevere cure mediche.
In questi due anni – continua Giaquinto -, il sig. Sano, rappresentato dall’avv. Esposito in collaborazione con l’avv. Trotta, ha assistito ad un rimbalzo di responsabilità, di silenzi assordanti, di mancanza di chiarezza, di ritardi incomprensibili, hanno visto coinvolti l’Istituto Caracciolo, il Comune di Procida, la Città Metropolitana di Napoli e finora nessun passo in avanti è stato fatto».
A schierarsi a favore del cittadino procidano la Federconsumatori Campania. «La vicenda del sig. Pasquale Sano di Procida, sollevata da “Procida in Movimento” dell’amico Peppe Giaquinto – dice il presidente Rosario Stornaiuolo – è l’emblema di quanto sui problemi dei disabili ci sia ancora tanto da fare non solo in termini di abbattimento delle barriere architettoniche ma di presa di coscienza del problema e di attivismo verso l’eliminazione dei disagi patiti da una parte considerevole della popolazione. La necessità per il sig. Sano di ricorrere alla statuizione di un giudice per avere riconosciuti i propri diritti elementari, riportano in auge, anche per questa organizzazione di consumatori che ha promosso più di qualche iniziativa giudiziaria per risolvere incresciose situazioni di discriminazione, la necessità di ricorrere alle denunce forti per risolvere i problemi dei diversamente abili, specie quando si tratta di “abbattere” scale e scavalcare i “muri” dell’indifferenza, dietro cui restano spesso le sofferenze e i diritti negati di persone con difficoltà motorie. Una situazione davvero incresciosa – rimarca Rosario Stornaiuolo, segretario regionale della Federconsumatori Campania, che ci sta a cuore al pari di tutte quelle iniziative che si stanno mettendo in atto per garantire una vita “normale” ai disabili della nostra regione e che ci fa capire, ancora di più, come spesso la libertà di movimento si infrange non solo su barriere architettoniche ma su barriere burocratiche e di scarsa sensibilità. Accoglieremo con soddisfazione la soluzione tempestiva di questo problema come non ci fermeremo nel seguirla e nel metterla in evidenza, qualora dovesse perdurare tale ingiusta detenzione del cittadino procidano».
Da ricordare che il Comune di Procida, con Delibera di Giunta Municipale n° 59 del 15 Aprile 2019, ha deciso di costituirsi in giudizio per il ricorso presentato lo scorso Marzo presso il Tribunale di Napoli dal Sig. Pasquale Sano contro il Comune di Procida, la Città Metropolitana di Napoli e l’I.I.S.S. – I.T.N. F. Caracciolo – I.M.G. da Procida, e ha demandato gli uffici a nominare un avvocato dalla short list comunale.