No limits: superare se stessi, Gianni Sasso incontra gli alunni del Mennella
E’ il primo incontro pubblico dell’atleta paralimpico ischitano di ritorno dalla maratona di New York
Superare se stessi perché lo sport migliora la vita. E’ questo il claime dell’evento organizzato dall’istituto Superiore Cristofaro Mennella con il patrocinio del Comune di Forio. Domani, mercoledì 13 novembre, presso il palazzetto dello sport di Forio, alle ore 10.30, l’atleta paralimpico ischitano Gianni Sasso, di ritorno dalla maratona di New York incontrerà la platea scolastica a cui racconterà la sua avventura e i prossimi obiettivi. Alle 8:30 l’arrivo degli studenti, a seguire le esibizioni sportive come amichevoli di pallavolo e di calcetto con la presenza dell’atleta ischitano. Alle 10.30 si aggiungeranno anche le associazioni sportive del territorio e dopo ilsaluto della dirigente, la prof. Giuseppina Di Guida, saranno introdotte le finalità di quest’evento. Poi toccherà a lui, a Gianni Sasso il compito di raccontare la sua vita da sportivo nonostante una disabilità che non è stata da ostacolo al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Con lui anche Luana Pezzuto con cui ha condiviso il percorso di allenamento e la maratona nella città della Grande Mela. «Non c’è nessun limite nella vita, voi vedete la mia disabilità, ma io uso quello che ho per fare non penso a quello che non ho. Non c’è bisogno di disabilità per avere un limite, ci sono sempre, ma vanno affrontati e passati». Parla così al tg 1 Gianni, osannato a New York dalla partenza all’arrivo. Accanto a Gianni, Luana Pezzuto; per lei era la prima maratona della vita e l’emozione ha superato la fatica. Ischia ha seguito i loro allenamenti all’alba durante un’estate così calda che non ha fermato la voglia di battere ogni record. “Chi l’avrebbe mai detto?”, è stato questo il motto della coppia che ha entusiasmato quanti, lo scorso 3 novembre, hanno seguito la loro maratona in diretta Facebook. Erano 70 le persone che partecipavano alla maratona sotto la supervisione di Gianni Sasso, mental coach di Roberto Ceré, a ognuna a seconda dell’età e del sesso è stato affidato un tempo: la maratona di New York rappresentava per loro una prova d’esame. 2195 metri attraverso i cinque grandi distretti della grande mela e tutti fatti su una gamba sola, con le stampelle, in 5h e 55 minuti. Una vera e propria passeggiata per lui che ha preso parte alle ultime paralimpiadi di Rio dando agli isolani e al mondo intero un messaggio di forza e tenacia. Un gran bell’esempio per le nuove generazioni.