No alle ruspe se l’occupante ha problemi di salute, il colpo di Molinaro

Nella fase storica in cui nella regione Campania si registra il maggior numero di abbattimenti di prime case che continuano ad andare giù a colpi di ruspa, quasi a poter rappresentare una speranza per le decine di migliaia di famiglie sul cui capo pende questa terribile spada di Damocle, in questi giorni è giunta la notizia del doppio colpaccio giuridico ottenuto in merito da Bruno Molinaro. Infatti il noto ed apprezzato Avvocato ischitano che in Italia è uno dei maggiori esperti in diritto amministrativo ed urbanistica, dopo una vera e propria corsa contro il tempo, è riuscito ad ottenere la sospensione di due imminenti demolizioni di case di necessità abitate da nuclei familiari con figli minori, malati oncologici gravi sottoposti di recente ad interventi chirurgici e con donne affette da gravi patologie psichiche ed epilettiche, come ci spiega lo stesso Molinaro che sottolinea anche la necessitò di trovare una soluzione legislativa alla tragedia degli abbattimenti. “La sospensione di questi abbattimenti – spiega l’Avvocati Bruno Molinaro – mostra, a mio avviso, il volto buono della giurisdizione penale ed in buona sostanza lascia intendere che i Magistrati della Procura presso il Tribunale stanno avendo, negli ultimi tempi, grande considerazione per un tema molto importante che ho affrontato e sviluppato nel primo motivo degli incidenti di esecuzione: quello dell’obbligo del giudice di valutare la proporzionalità della sanzione in tutte quelle situazioni nelle quali le condizioni socio-economiche e, soprattutto, il precario stato di salute di coloro che risiedono nell’abitazione da abbattere lo richiedono. La questione, a ben vedere, ha un retroterra giurisprudenziale molto solido perché è ancorata a recenti ed innovativi precedenti della Cassazione penale.

L’ultima addirittura risale al 17 settembre scorso e soprattutto della Corte Europea che con la nota sentenza Ivanova ha dettato la linea. In sintesi il principio giuridico è il seguente: la casa abusiva non va abbattuta se chi la occupa ha gravi problemi di salute ed è sprovvisto di un alloggio alternativo. Insomma, in questi casi il giudice è sempre tenuto a valutare la proporzionalità della sanzione, specialmente se questa riguarda una casa di ridotte dimensioni e a maggior ragione se il Pubblico Ministero pretende di procedere alla demolizione a distanza da numerosi anni dalla realizzazione dell’abitazione. Come ho già detto altre volte – ha concluso l’Avv. Molinaro – urge una soluzione legislativa perché il fenomeno è ormai patologico e per certi versi poco comprensibile per i non addetti ai lavori, in quanto le demolizioni, nel disorientamento generale, avvengono  non solo con il contagocce, tenuto conto dell’enorme numero di sentenze da eseguire, ma anche a macchia di leopardo e colpiscono quasi sempre, e questo è il dato più sconvolgente, i  più deboli e raramente la grossa speculazione senza alcun criterio né logico, né cronologico. Nel segno, dunque, della più assoluta anarchia e questo non fa onore ad un Paese civile come il nostro, una volta considerato da più parti come la culla del diritto”.

Le dichiarazioni dell’Avvocato Bruno Molinaro fanno il paio con quelle di qualche giorno fa del governatore della Campania Vincenzo De Luca il quale auspica un intervento del governo per far si che si possano sanare le prime case di necessità. Visto e considerato che ormai i più sembrano convinti della necessità di trovare una soluzione, e allora a politica, ben rappresentata nel governo anche dal Partito Democratico di De Luca, quando decide di passare dalle parole e dai proclami ai fatti? Possibile che come si suole dire mentre il medico studia, i malati debbano continuare a morire? Si vuole mettere o no fine a questa autentica mattanza sociale che in piena pandemia e crisi economica priva del diritto alla casa poveri cristi che vengono sbattuti per strada senza avere nemmeno la possibilità economica di potersi fittare una casa?

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