Niente reintegra per Antonio Conte, primo round all’AMCA
Il giudice del Lavoro non ha accolto la richiesta dell’ex direttore tecnico della società partecipata casamicciolese. Ma l’architetto ha presentato anche un secondo ricorso
E’ una vicenda sulla quale nella ridente Casamicciola Terme a lungo si sono accesi i riflettori e che oggi scrive un importante capitolo. E’ il primo round, e bisognerà attendere il secondo giudizio su un procedimento “parallelo”, ma è chiaro che la decisione dell’autorità giudiziaria certo non può passare inosservata. Il giudice del Tribunale del Lavoro ha respinto le richieste dell’ex direttore tecnico dell’Amca, che chiedeva la reintegra nel posto di lavoro lamentando nel contempo un presunto licenziamento (avvenuto nel dicembre dello scorso anno) dallo stesso definito “ritorsivo e discriminatorio”.
Il magistrato, con una sentenza lunga ed articolata che a un certo punto è sembrata anche andare “fuori traccia”, non ha reintegrato il ricorrente nel suo ruolo all’interno della società partecipata né tantomeno ha ravvisato la predetta natura discriminatoria nel comportamento adottato dall’azienda municipalizzata che aveva deciso di non avvalersi più delle prestazioni professionali dell’architetto a far data dallo scorso 31 dicembre. Va ricordato che, come da prassi, entrambi le parti in causa potranno (laddove lo ritengano opportuno) proporre appello.
Il magistrato non ha reintegrato il ricorrente nel suo ruolo all’interno della società partecipata né tantomeno ha ravvisato la predetta natura discriminatoria nel comportamento adottato dall’azienda
Per la cronaca come detto questo è soltanto il primo round dal momento che, sempre dinanzi al giudice del lavoro, pende un secondo e diverso ricorso presentato dall’architetto Conte che chiede il riconoscimento del rapporto di lavoro subordinato con l’azienda municipalizzata. Il procedimento ha già avuto inizio con la prima udienza e presto entrerà nel vivo.