“Nettuno va a scuola”, conclusa la seconda campagna di educazione ambientale tra gli studenti isolani

Gianluca Castagna |  IschiaOltre cento ore di attività didattica, quattro scuole coinvolte (IC “Anna Baldino” di Barano, l’IPS “Telese” di Ischia e, per la seconda volta, la SMS “Giovanni Scotti” e il Plesso di Fondo Bosso della scuola Elementare Primo Circolo Didattico di Ischia 1), più di 90 alunni di ogni età impegnati in progetti di sviluppo sostenibile, economia, conservazione delle risorse, ma anche di cittadinanza attiva e approfondimento del rapporto natura/cultura.
Sono questi i numeri di “Nettuno va a scuola”, progetto di Educazione ambientale gestito dall’AMP Regno di Nettuno in collaborazione con Legambiente Isola d’Ischia e giunto alla fine della seconda annualità.
L’intento è certamente degno di lode. L’educazione ambientale nelle scuole abbraccia tematiche e problemi attuali, con i quali le nuove generazioni dovranno prima o poi confrontarsi. Come gestire il rapporto con il mare, i piccoli gesti di ecologia che ognuno di noi può fare ogni giorno, escursioni a terra e in mare, la funzione ecologica della Posidonia, il cibo a km 0, ma anche le professioni legate all’ambiente che prenderanno piede sulla nostra isola nel prossimo futuro. Opportunità lavorative che proteggono la natura anziché danneggiarla.
Tutto attraverso una didattica innovativa, basata sulla cooperazione, sul contatto diretto con il territorio, sul protagonismo degli alunni e sull’esperienza ludico/sensoriale. Uno strumento – come ha sottolineato il Ministero dell’Ambiente – «fondamentale per sensibilizzare i cittadini e le comunità ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali e al buon governo del territorio».

Mercoledì scorso 27 giugno presso il Centro Papa Francesco il Direttore f.f. dell’AMP Regno di Nettuno, dott. Antonino Miccio, ha concluso questo primo ciclo di attività con una serata speciale durante la quale sono state proiettate immagini delle attività svolte e consegnati attestati di frequenza ai bambini ed ai ragazzi che hanno partecipato al progetto. Oltre agli educatori di Legambiente, capitanati da un’instancabile e trascinante Lilly Cacace, diversi esperti locali hanno messo i loro saperi a disposizione in vivacissime e spesso informali lezioni, sempre seguitissime dai ragazzi che, ancora una volta, hanno partecipato con entusiasmo ed interesse a tutte la attività.
C’è da dire che, se non in tutti, in moltissimi Istituti scolastici isolani, soprattutto durante il primo ciclo, esistono già progetti e insegnamenti di educazione ambientale. Orti scolastici, mobilità lenta, riciclo dei rifiuti, lo studio e le applicazioni nel campo delle energie rinnovabili. Insomma, come spesso accade, è a discrezione degli insegnanti, più preparati, disponibili o semplicemente sensibili al tema, divulgare la materia. E spesso la risposta dei bambini all’ora di educazione ambientale è entusiasmante, piena di partecipazione e impegno. Proprio come è avvenuto per “Nettuno va a scuola”.
«L’ambiente che ci circonda è casa nostra, ma non sempre lo trattiamo come se lo fosse» ha osservato Antonino Miccio. «Non dimentichiamo mai che tutto quello che gettiamo a terra prima o poi finisce in mare. Impariamo ad avere attenzione per quello che ci circonda, perché nel nostro futuro la rottura di certi equilibri può portarci molti problemi. Nel progetto “Nettuno va a scuola” non si parla solo di Area Marina Protetta ma dell’importanza di tutelare l’ambiente. I bambini delle scuole sono veicoli formidabili per far capire i perché della difesa ambientale».

Alla platea di giovani studenti si è rivolto anche il Comandante Alessio De Angelis, dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Ischia e primo custode dell’AMP Regno di Nettuno in una fase di commissariamento affidato alla Capitaneria di Porto di Napoli. «Quello che vi sta intorno, le spiagge, le coste, il mare, non appartiene ad altri, ma a voi, è una risorsa che potete tutelare anche con delle piccole accortezze come gettare la plastica nei appositi contenitori o lasciare la spiaggia più pulita di com’era prima. A volte basta poco per migliorare la qualità della vita e preservare quelle bellezze che tutto il mondo ci invidia. Non perdete mai l’entusiasmo di tutelare l’ambiente perché di ambiente ci viviamo. Il mare come risorsa produce anche profitto: attività economica, turismo, pesca marittima. Dipendiamo tantissimo dal mare, impariamo ad amarlo e a rispettarlo di più».
Proprio sul valore di una sinergia tra istituzioni del territorio hanno insistito Ottorino Mattera, Presidente del Consiglio Comunale di Ischia, e Antonio Spignese, Assessore alle spiagge, arenili liberi, stabilimenti balneari e demanio, caccia e pesca, risorsa mare. Una collaborazione sempre più stretta che «consente di rafforzare quella cultura e sensibilità del mare che, per nostro retaggio storico, forse non è mai stata come dovrebbe essere. il nostro compito è metterci a disposizione della comunità e restituire alle nuove generazioni un ambiente più pulito, sano, ecosostenibile».

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