CULTURA & SOCIETA'

NATALE IN CASA MATTERA I PRESEPI IN MOSTRA SONO SERVITI

Gli ultimi “Presepisti” di Casamicciola, fra talento, passione e tradizione da rispettare. Nella baracca umbertina del 1883, al Rione Sanseverino, Pasquale Mattera espone (la bellezza) di novanta Presepi in miniatura e di “medie dimensioni” allestiti con materiali e pastori eterogenei, singolari per la loro unicità

L’atmosfera natalizia ‘e nnavvota” si respira in modo davvero singolare al Rione Sanseverino di Casamicciola, il quartiere costruito di sana pianta dal ministro dei Lavori Pubblici Genala, a pochi mesi dal catastrofico terremoto del 28 luglio 1883. Le baracche di legno e zinco che dovevano durare un paio d’anni per far posto a delle vere abitazioni in fabbrica, restarono ben piantate nel terreno dell’agrumeto Persico sfidando 130 anni di calamità naturali e di paziente trasformazione urbana dell’abitato costiero di Casamicciola, riproponendo la regola e non l’eccezione di un costume tutto italiano, dove la provvisorietà delle cose diventa inevitabilmente una istituzione stabile e duratura nei…secoli!

E’ questa l’emozione che si prova entrando nella baracca Mattera, ripulita a dovere e trasformata in un luogo della memoria, dove sono stati esposti, per il piacere di “paesani” e forestieri, ben novanta Presepi originalissimi, frutto del lavoro appassionato e di eccezionale abilità del capitano macchinista navale in pensione Pasquale Mattera (chille ‘e Paccill”); un autentico artista dei Presepi, ultimo retaggio storico di una tradizione locale che vedeva nella Famiglia Mennella, Titolare delle Fabbriche di Terracotta, i capostipiti dell’arte presepiale isolana.

Tutto ha inizio intorno all’anno 1980, quando il nostro Pasquale, navigando su di un mercantile nelle acque oceaniche in piena festività natalizia ebbe la geniale idea di allestire un piccolo presepe per l’equipaggio della nave, lontano dalle famiglie e con la struggente nostalgia per una ricorrenza tanto intima e sentita dalla Cristianità. Ma cosa volete che ci sia a bordo per costruire addirittura un…presepe in piena regola che riesca a evocare la nascita del Messia? Pasquale non si perse d’animoe mise insieme tutta la…ferraglia disponibile in sala-macchine: tondini di ferro, molle elastiche, pezzetti di piombo, fili metallici, matasse di nastri di acciaio, insomma un materiale eterogeneo adatto ad essere lavorato, trasformato e piegato alla genialità artistica dell’esecutore. Insomma i pastori, le casette, le grotte, i viottoli e le alture del paesaggio presero le inconsuete forme di metallo fuso e ribattuto in modo da rappresentare un quadro omogeneo di Presepe natalizio in piena regola!

Gli applausi di quei bravi marinai non mancarono per il geniale collega che aveva creato, suo malgrado, un’atmosferarealistica della Nascita del Bambinello nelle…gelide acque oceaniche! Non si trattò dell’inizio di un lungo viaggio artistico di Pasquale Mattera nel corso di questi decenni, contrassegnati da un lunghissimo percorso presepiale di grande originalità, attraverso l’impiego dei materiali più inverosimili e delle ambientazioni più suggestive, spesso legate ai luoghi ischitani, come teatro all’aperto dell’Evento Straordinario della Natività!

Passare in rassegna novanta Presepi non è impresa facile, ma sintetizzare il tutto può almeno dare un’idea della singolarità delle varie “costruzioni”, come ad esempio il presepe realizzato tutto con conchiglie di varie forme e dimensioni, quello con il piombo fuso, l’altro con radici di alberi, pietre vulcaniche e pietre dure brasiliane, altro ancora con legno, compensato, cartoncino pressato e infine i pastori tradizionali in miniatura ma anche quelli utilizzando juta, rafia, paglia e stoffe di vario genere.

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L’ambientazione del paesaggio trae spunto dall’antico abitato del Maio, con lo sfondo della chiesa di Santa Maria Maddalena per poi espandersi all’intera isola d’Ischia vista dal mare.Anche le luci ben distribuite creano un’atmosfera irreale della Notte Santa con la Grotta di Betlemme soffusa da un magico chiarore che lascia intravedere le figure di Maria, Giuseppe, il Bambinello e le tradizionali presenze del bue e dell’asinello, con buona pasce per il papa Ratzinger che in una sua… “cacciata” ebbe ad affermare che le due bestie non risultavano presenti -nei sacri testi- nella grotta con la mangiatoia!

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Naturalmente Pasquale se n’è impipato della lezione di “alta teologia” e ha piazzato il bue e l’asino in tutti i presepi destando convinti consensi nei visitatori.

Gli Amici dei presepi di Casamicciola hanno voluto “festeggiare” l’opera di Pasquale Mattera, la sua fedeltà ad un appuntamento che dura da decenni e la passione per una tradizione che non vacilla, organizzando un “incontro di fine d’anno anticipato” per gustare tanti dolcetti, panettoni e roccocò, innaffiati da buon vino locale e spumante. Per l’occasione sono stati ricordati tanti concittadini che ci hanno lasciato in tempi recenti, alcuni dei quali molto legati alla tradizionale recita natalizia della “Cantata dei Pastori” e al Concorso “Un Presepe in Famiglia”.

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