Nasce Street Art File Print, ovvero gli “affissi” del lock down
La semplicità e non solo di questo progetto che adatta all’emergenza Covid19 ed alla conseguente recessione economica, ha subito catturato l'attenzione di artisti, critica e pubblico
Nuotare contro corrente è lo stile della “non-galleria” o “anti-galleria” o meglio, del primo modello di galleria sociale e interattiva al mondo per la creatività e i linguaggi urbani, ideata e fondata da Salvatore Iacono, uno spazio articolato in cui gli artisti propongono opere di arte urbana o semplici tag su tematiche di impatto socioculturale usando immagini “shock”, spesso ai confini della legalità, senza incorrere in forme di censura o in sanzioni legali e dove i visitatori hanno la facoltà di interagire con le opere degli street artists intervenendo graficamente sulle pareti esterne ed interne della struttura, situata nel centro storico di Forio in via Costantino 28.
La galleria, come tutta l’attività di Ischia Street Art, è orientata a praticare, dunque, una sorta di attivismo artistico che tocca gli argomenti più scottanti delle varie problematiche contemporanee (ecologia, omosessualità, politica, globalizazzione, violenza, Covid19, 5G ecc.) e raccoglie le varie espressioni di artisti italiani e stranieri che hanno fatto dell’arte urbana il vessillo della loro battaglia sociale. Street artists, writers, ma anche illustratori e creativi, sono venuti a Ischia da varie parti del mondo per contribuire ai progetti di Ischia Street Art realizzando opere tecnicamente e stilisticamente diversificate che hanno riqualificato aree urbane pubbliche e private di Ischia oppure animato le pareti della Galleria.
Un tale progetto, così attuale ed originale, prodotto dalla geniale e vivace creatività del suo ideatore, lo street art manager Salvatore Iacono, ha, per così dire, “sdoganato” la professione del gallerista che, da regista, organizzatore e mercante, diventa anche attore ed entra in scena interagendo in maniera creativa con gli altri artisti e con le loro opere.
Purtroppo l’emergenza Covid19 ha decretato la paralisi di ogni attività che riguarda le arti, la musica e lo spettacolo, facendo saltare, in ogni parte del mondo, la programmazione di tutti gli eventi tra cui concerti e mostre d’arte. I concerti on line e le esposizioni virtuali hanno cercato di sopperire al fallimento epocale di tutta la programmazione di piccoli e grandi eventi artistici ma questo tipo di approccio raffredda l’emozione ed aumenta, per così dire, la distanza tra opera d’arte e fruitore. Negli ultimi due mesi, gli street artists hanno accusato ancor più duramente le restrizioni di ogni libertà perchè costretti a reprimere ogni impulso alla comunicazione diretta con le persone e gli spazi urbani e a lavorare solitari tra le pareti domestiche o nei loro studi. Anche Ischia Street Art ha dovuto bloccare non solo la programmazione di tutti gli eventi e progetti che dovevano vivificare o riqualificare alcune superfici murali in vari comuni dell’isola, ma soprattutto tutte le visite ed i contatti personali in galleria.
Inaspettatamente, però, questo asfissiante senso di oppressione e repressione anche politica ed ideologica è esploso in un atto di ribellione intellettuale: “Street Art File Print” rappresenta la risposta, la trovata geniale e rivoluzionaria, la soluzione terapeutica per scuotere l'”atonia” creativa e psicologica degli artisti e consiste nel documentare video-fotograficamente l’affissione diretta, quasi in tempo reale, in galleria, di poster delle opere riprodotte dai file in alta risoluzione inviati dagli artisti. E’ lo stesso gallerista /antigallerista che diventa protagonista documentando l’atto espositivo, registrando ed utilizzando l’affissione come un happening e recuperando il senso di una comunicazione immediata e diretta, di una fresca estemporaneità.
La semplicità, la versatilità, la velocità di realizzazione di questo progetto che richiede costi esigui e si adatta ancor più all’emergenza Covid19 ed alla conseguente recessione economica , ha subito catturato l’attenzione non solo degli artisti che da tutto il mondo hanno accolto la proposta come una soluzione unica, geniale e rapida, ma anche di critica e pubblico che hanno commentato entusiasticamente questa imprevista opportunità e questa risorsa espressiva nata comunque da un profondo disagio.
Nel giro di pochi giorni gli artisti urbani, come si fosse finalmente aperta nel gabbio una breccia che scopre uno scorcio di cielo e apre una via di fuga alla prigionia fisica e creativa, hanno cominciato immediatamente a spedire i loro file dando vita alle prime “non- mostre”, ma “affissioni “ in cui il gallerista, sollevato da un ruolo impostogli da un’ormai vetusta tradizione, assume il ruolo attivo di agente, procuratore, ambasciatore, messo dell’artista compiendo l’atto, a sua volta creativo, quello dell’affissione”, che trasmette e rivitalizza il messaggio artistico e sociale. Questo speciale rapporto che viene ad innescarsi tra artista e gallerista e pubblico, unico prima d’ora nella storia dell’arte, diventa alleanza morale ed assume, addirittura, un significato simbolico e spirituale.
Al progetto ” Stree Art File Print”, definito dallo stesso Salvatore Iacono strumento di comunicazione espressiva “iconoclasta, dissacrante e provocatorio” possono accedere tutti quegli artisti urbani, illustratori, creativi, designer, writers, street artist in linea con i temi d’impatto sociale che sono il fermento che dà vita a Ischia Street Art. Unica regola: libertà assoluta alla creatività ed al messaggio sociale degli artisti senza vincoli di mercato, senza che ci sia dietro un sistema clientelare, curatela, vincoli contrattuali tra galleria ed artisti.
Street Art File Print di Ischia Street Art è diventato in pochi giorni una novità di rilievo internazionale, una boccata d’ossigeno nel marasma delle proposte, un esperimento unico nel suo genere e rispondente all’attuale situazione mondiale per la brevità dei tempi di realizzazione e per i costi minimi. Nonostante la frenata ed il blocco totale che il Covid19 ha inferto all’umanità, l’arte e la creatività non smettono di pulsare e di far sentire la propria voce anche grazie ad una semplice ed effervescente idea tutta italiana, anzi ischitana, quella di Salvatore Iacono che ha creato nei vicoli saraceni di Forio una fucina di energia creativa ed un punto di riferimento importante per il mondo dell’arte contemporanea.