CULTURA & SOCIETA'

Nasce Aphrodite, il primo vino “underwater” nelle acque di Ischia

La Pietra di Tommasone presenta alla stampa un'innovazione enologica senza precedenti sull’isola: uno spumante Metodo Classico affinato a 40 metri di profondità nel mare di Casamicciola. L’incontro moderato dal noto giornalista Luciano Pignataro

Di Malinda Sassu

È un viaggio nel blu del mare di Ischia il primo spumante sottomarino dell’Isola. Si chiama Aphrodite il nuovo gioiello enologico della cantina La Pietra di Tommasone, presentato in esclusiva nazionale alla stampa campana lo scorso 15 giugno a Lacco Ameno, in un incontro moderato dal noto giornalista Luciano Pignataro. Un’innovazione unica per Ischia che, con le sue radici storiche nel mondo del vino e il suo terroir unico, ha sempre rappresentato un baluardo della tradizione enologica italiana. Tuttavia, con il lancio di questo nuovo vino, la cantina Tommasone ha portato l’isola a un nuovo livello di rinnovamento ed esclusività. Aphrodite, infatti, non è solo un nuovo spumante classico, ma una rivoluzione che unisce la ricca tradizione vitivinicola ischitana ad una tecnica pionieristica: l’affinamento subacqueo. Affinare un vino sotto il mare di Ischia è un metodo esclusivo che valorizza ancora di più l’isola come destinazione enologica d’eccellenza. Le acque cristalline e incontaminate del Mediterraneo ischitano offrono infatti condizioni ideali per questo processo, contribuendo a creare un prodotto che non solo rappresenta l’innovazione, ma che racconta anche la storia e l’identità dell’isola. Aphrodite diventa così non solo un vino da degustare, ma un simbolo dell’isola, della sua natura e delle sue tradizioni.

Un progetto visionario

Un lungo percorso che, come ha spiegato l’enologo della cantina Giuseppe Andreoli durante l’incontro nell’azienda di Lacco Ameno, è iniziato dopo aver ottenuto tutti i permessi necessari da parte degli enti di competenza, Guardia Costiera, Area Marina Protetta Regno di Nettuno e Comune di Casamicciola Terme. Una volta ricevuta la concessione demaniale, il 2 ottobre 2021 sono state immerse circa 500 bottiglie di Ischia Bianco Spumante Dop annata 2020, e posizionate a 40 metri di profondità, a un miglio dalla costa, nelle acque di Casamicciola. Per 27 mesi, il “tesoro” di Tommasone è rimasto nel silenzio delle profondità marine, in un ambiente caratterizzato da condizioni di temperatura costante e pressione uniforme. Questo affinamento subacqueo ha permesso così di sviluppare caratteristiche organolettiche uniche, non replicabili con i metodi tradizionali di affinamento in cantina. E’ anche importante sottolineare quanto la sostenibilità sia stata al centro del progetto Aphrodite. La Pietra di Tommasone ha utilizzato materiali ecocompatibili come vetro e acciaio inox, minimizzando l’impatto ambientale dell’affinamento subacqueo. Le operazioni sono state condotte nel massimo rispetto dell’ecosistema marino, garantendo che il processo fosse non solo innovativo, ma anche sostenibile.

Un paragone affascinante: Terra vs Mare

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Il lancio di Aphrodite, tenuto a battesimo dal celebre giornalista Luciano Pignataro, ha offerto una degustazione comparativa unica, effettuata alla cieca e curata nell’ottimo servizio dal delegato AIS Ischia Tommaso Mascolo, allo scopo di evidenziare le differenze tra l’affinamento tradizionale in cantina e quello sottomarino. Al termine, i pareri dei giornalisti presenti erano unanimi, con Aphrodite che si è distinto per una maggiore complessità aromatica e una sapidità spiccata. «Abbiamo assaggiato i due spumanti senza sapere quale fosse quello affinato in mare e quale in cantina. Al di là di ogni considerazione su quale dei sue fosse meglio, una cosa è possibile affermarla, senza ombra di dubbio: la differenza è marcata e riconoscibile sin dal primo sorso» ha commentato alla stampa il giornalista Luciano Pignataro che ha condotto la degustazione insieme al Presidente dell’AIS Campania Tommaso Luongo e la partecipazione dei produttori Lucia Monti e Giuseppe Andreoli.

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Un’etichetta artistica per un vino unico nel suo genere a Ischia

Per celebrare questo traguardo, La Pietra di Tommasone ha voluto la collaborazione degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli per creare un’etichetta speciale, disegnata da Fabrizio De Cunto. «Siamo orgogliosi di aver dato vita ad Aphrodite e ad un progetto – ha affermato Lucia Monti, proprietaria dell’azienda La Pietra di Tommasone – Questo vino è il frutto di un sogno, di un lungo lavoro e soprattutto di una grande passione per la nostra terra. Siamo da sempre attenti alla valorizzazione del territorio ischitano e dei suoi vitigni autoctoni: con Aphrodite abbiamo voluto portare ancora una volta il nostro impegno nella ricerca e nella sperimentazione, creando un vino che possa portare in chi lo beve un’esperienza da vivere e un’emozione da assaporare». Il lavoro è stato preceduto da un workshop che gli studenti dell’Accademia al Liceo Buchner d’Ischia hanno realizzato nell’ottobre 2022, nel segno della partecipazione attiva sul territorio e condividendo le tematiche con le generazioni più giovani. Il progetto si inserisce nella più ampia collaborazione con Ottorino Mattera di Marina 10Boutique&Design Hotel, imprenditore da sempre attento all’arte, per il format Xenia Concept che ha visto, da giugno 2022, l’Accademia di Belle Arti di Napoli con gli studenti e le studentesse della Scuola di decorazione interagire con la comunità ischitana, attraverso la realizzazione di opere d’arte e incontri con personaggi illustri dell’isola. La presentazione di Aphrodite rappresenta, quindi, non solo un traguardo per La Pietra di Tommasone, ma anche un importante passo avanti per l’intero panorama enologico ischitano. Un’innovazione che coniuga tradizione e modernità, portando il sapore autentico dell’Isola nelle profondità marine. Un’esperienza da vivere e un’emozione da assaporare, che renderà Aphrodite, pregiata unione di Biancolella e Forastera, un must per gli appassionati di vino di tutto il mondo.

Approfondimento: La Pietra di Tommasone tra tradizione e innovazione

La Pietra di Tommasone è una delle cantine più prestigiose dell’Isola d’Ischia, conosciuta per la sua dedizione alla tradizione e la sua capacità di innovare nel rispetto del territorio. Fondata da Pietro Monti nel 1870, l’azienda ha sempre avuto come missione la valorizzazione dei vitigni autoctoni e del terroir unico di Ischia. A Pietro, segue il figlio Tommaso detto “Tommasone” (da cui il nome dell’azienda), per arrivare ai giorni nostri con Antonio e la sua grande passione per la ristorazione che, anni fa, l’ha portato a trasferirsi a Colonia per avviare un ristorante di successo. Oggi, sotto la guida della figlia Lucia Monti e di suo marito Giuseppe Andreoli, la cantina continua a crescere e a sperimentare, portando avanti progetti innovativi come Aphrodite, il primo spumante affinato nelle acque dell’isola.

Approfondimento: La magia dell’affinamento subacqueo

L’affinamento sott’acqua è una tecnica innovativa che sfrutta le caratteristiche uniche dell’ambiente marino per maturare il vino. Le condizioni costanti di temperatura e pressione presenti ad almeno 40 metri di profondità rappresentano un ambiente ideale per questo processo. A queste profondità, l’acqua agisce come uno scudo naturale contro le variazioni di temperatura e luce, fornendo un ambiente stabile e privo di ossigeno che rallenta l’invecchiamento del vino e preserva i suoi aromi. Una delle principali differenze tra l’affinamento in cantina e quello subacqueo è la temperatura che, in mare, rimane costante tutto l’anno, attorno ai 15°C, a differenza delle cantine che possono subire variazioni stagionali. Questa stabilità termica permette al vino di evolversi lentamente e in modo armonioso, evitando gli sbalzi che possono stressare il prodotto. Inoltre, la pressione uniforme dell’acqua a tali profondità è di fatto un altro fattore cruciale. A 40 metri, la pressione è di circa 4 atmosfere, il che aiuta a mantenere i tappi delle bottiglie sigillati ermeticamente e può influire positivamente sulla carbonatazione nel caso degli spumanti, rendendo le bollicine più fini e persistenti. Il risultato di questo processo è un vino con caratteristiche organolettiche uniche. Nel caso di Aphrodite, lo spumante affinato nelle acque di Ischia ha mostrato una maggiore complessità aromatica con sfumature marine, donando una singolare espressione territoriale e una sapidità sorprendente. Le note minerali e salmastre si fondono con la freschezza del vino, creando un profilo gustativo che è impossibile ottenere con l’affinamento tradizionale in cantina. «L’intuizione visionaria di Tommasone ha sperimentato non solo l’affinamento sott’acqua ma addirittura la rifermentazione del suo metodo classico – spiega il Presidente AIS Campania Tommaso LuongoIl risultato è estremamente incoraggiante per personalità e carattere; un’intuizione che coniuga la rotondità del sorso con la persistente sapidità. Perfettamente riuscita anche l’integrazione tra la cremosità della carbonica con la freschezza gustativa». E aggiunge l’enologo Giuseppe Andreoli: «L’affinamento in mare conferisce al vino una complessità aromatica che non avevamo mai sperimentato prima. Le condizioni stabili dell’acqua permettono una maturazione lenta e costante, che esalta le caratteristiche intrinseche del vino. La sapidità e le note minerali sono più marcate rispetto ai vini affinati in cantina, offrendo un’esperienza di degustazione unica»

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