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Muore dopo il parto, tragedia al Rizzoli

La 31enne Sara Castigliola ieri mattina ha partorito una bambina, poi però è deceduta nel pomeriggio a seguito di una serie di complicazioni. I carabinieri sequestrano la cartella clinica, disposto l’esame autoptico sulla salma. Il cordoglio dell’ASL Napoli 2 Nord, che annuncia l’apertura di una indagine interna

Ci sono dei momenti nei quali chi svolge il nostro lavoro vorrebbe davvero essersi scelto un’altra professione nella vita. Perché capita di raccontare tragedie come quella accaduta ieri sulla nostra isola che lasciano allibiti, sgomenti, senza parole, senza fiato. Una giovane 31enne, Sara Castigliola, ha perso la vita dopo averla appena donata, dopo aver messo al mondo il suo primo figlio. Ieri mattina intorno alle 7.30 la donna ha partorito una bambina presso l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, ma purtroppo si sono subito verificate delle complicazioni. E’ venuta al mondo una bellissima bambina che gode di ottima salute, ma qualcosa come detto non è andato per il verso giusto perché pare che Sara sia dovuta tornare in sala operatoria una seconda volta. Secondo quanto emergerebbe, infatti, la paziente sarebbe stata colpita da una atonia post partum che le avrebbe provocato una grave emorragia. Di fatto l’atonia uterina (altrimenti detta ipotonia uterina) è la perdita patologica di tono muscolare dell’ utero che rende impossibile la contrazione dopo il parto. Si tratta di una condizione seria e grave, perché può creare problemi durante il parto e aumentare il rischio di emorragie post parto, come verosimilmente accaduto nel caso di specie. Sara è stata trasferita nel reparto di rianimazione ma è purtroppo deceduta nel pomeriggio dopo che tutti i tentativi per strapparla ad un atroce destino sono risultati vani.

Naturalmente l’episodio ha allertato immediatamente le forze dell’ordine. L’indagine è affidata ai carabinieri della Compagnia di Ischia, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione, che hanno provveduto ad acquisire immediatamente la cartella clinica della paziente. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, la salma della 31enne è stata sottoposta a sequestro per essere sottoposta ad esame autoptico, necessario ad accertare in maniera chiara ed inequivocabile se possano esserci responsabilità di sorta in una morte che tuttora resta inspiegabile e senza un apparente perché, soprattutto considerata la giovane età della donna. Nonostante in casi del genere per ovvi motivi si proceda d’ufficio, il marito della povera Sara si è recato a sporgere denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Casamicciola Terme, guidata dal luogotenente Arturo Battello. Ovviamente restano ignoti e riservati i contenuti dell’esposto, nel quale però verosimilmente sarà difficile che si possa essere scesi in qualche dettaglio. Adesso la Procura dovrà vagliare tutti gli atti in suo possesso e decidere se procedere all’iscrizione nel registro degli indagati, provvedimento che in ogni caso potrebbe riguardare i medici che hanno materialmente proceduto al parto nel nosocomio lacchese.

All’esterno dell’ospedale Rizzoli, non appena si è diffusa la voce della tragica scomparsa di Sara, si sono radunate diverse persone tra parenti e anche amici e conoscenti, in un clima di dolore ma pure di comprensibile rabbia. Intanto, nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata anche la nota dell’Asl Napoli 2 Nord, che recita testualmente: “L’ASL Napoli 2 Nord e tutto il personale dell’ospedale Rizzoli esprimono il proprio profondo cordoglio ai familiari della giovane donna di 32 anni deceduta questa mattina presso l’ospedale Rizzoli, a seguito di complicanze connesse al parto. La Direzione dell’ASL effettuerà ogni approfondimento, attivando una specifica commissione che accerterà nel più breve tempo possibile quanto accaduto”. Tradotto, ci sarà anche un’indagine interna per accertare se siano stati commessi errori, ma se vogliamo anche questo è un atto dovuto. Sulla drammatica tragedia è intervenuto anche il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli che ha commentato: “Ha fatto benissimo l’ASL Napoli 2 Nord ad avviare una indagine interna per accertare le cause della morte. Davanti a una simile tragedia bisogna capire cosa sia successo e se ci siano delle responsabilità in modo rapido e chiaro”. E questo, al netto di ogni altra considerazione, resta la vera priorità. Ma per adesso è soltanto tempo di dolore e lacrime.

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