MOLTO FREDDO, MOLTO SECCO CON LIME Uno spagnolo, un cinese e un ischitano…
di Lisa Divina
Sulla splendida isola chiamata Ischia, uno spagnolo, un cinese e un ischitano entrano in un bar. No, non è l’inizio di una barzelletta, ma è la realtà attuale della nostra amata isola. Ischia, l’isola delle meraviglie, dove il sole splende sempre e il mare è un invito costante a tuffarsi (magari di testa). Sembra che il nostro piccolo paradiso avesse bisogno di un tocco magico per risollevare il turismo. Chi meglio di un esperto venuto dalla Spagna per compiere questo miracolo? E così, con grande fanfara, abbiamo accolto il nostro salvatore iberico. “Finalmente,” abbiamo pensato, “qualcuno che capisce davvero come far brillare Ischia nel firmamento turistico!”. E cosa ci ha proposto il nostro genio? Un sito web di promozione. Sì, avete capito bene, un sito web. Il magico portale che dovrebbe far scorrere il giusto flusso turistico sull’isola. Ora, non fraintendetemi, è una cosa fantastica. Ma davvero era necessario pagare un estraneo che non ci conosce, per dirci ciò che i pochi ma validissimi professionisti ischitani nel settore marketing e turistico ci dicono da secoli? Forse qualcuno deve aver pensato che il nostro esperto spagnolo fosse il tocco esotico che ci mancava?! Se è l’esotico che si cerca, allora si comprende anche la scelta di chiamare un grande esperto dalla Cina per risolvere tutti i nostri problemi di vacillamenti idrogeologici.
Dopo un viaggio epico partito dall’altra parte del mondo per la Via della Seta, il nostro salvatore orientale è approdato a Ischia. Sicuramente la sua proposta è molto affascinante. E cosa ci ha detto? Esattamente ciò che i nostri validissimi esperti locali ci avevano già suggerito. Anche qui, non fraintendetemi, è una cosa meravigliosa. Ma davvero avevamo bisogno di scomodare la Cina? Non abbiamo abbastanza professionisti? O forse, più semplicemente, hanno sottovalutato l’ingegno e la competenza dei nostri pochi ma talentuosi esperti. Al momento il progetto si legge in solo 2D, aspettando che i veri e propri lavori di ricostruzione inizino e si completino. Probabilmente nello stesso tempo in cui la Sagrada Familia sarà completata. E così, mentre lo spagnolo continua a cliccare “aggiorna” sul suo sito web e il cinese stringe mani e firma contratti, l’ischitano si gode un caffè al bar, riflettendo sulla sua isola che cambia. “Chissà,” pensa, “forse questa volta ce la facciamo davvero.” Ma per riuscirci veramente l’ischitano, con la sua conoscenza locale e il suo tanto citato amore per l’isola, dovrebbe prendere in mano la situazione. Magari organizzando un incontro con gli esperti locali per discutere delle proposte ricevute e trovare un modo per integrare funzionalmente le idee straniere con le risorse e le competenze locali. Ma, come in ogni buona barzelletta, c’è una morale: a Ischia, le cose cambiano (forse) ma troppo lentamente, con un po’ di fortuna e tanto spirito, magari riusciremo a vedere qualche risultato (o forse no). Insomma di certo avremo sempre una buona barzelletta da raccontare al bar.