MOLTO FREDDO, MOLTO SECCO CON LIME L’arte perduta e l’esilio della Buona Volontà
di Lisa Divina
Viviamo in un’epoca in cui la comunicazione è più facile e veloce che mai, eppure sembra che la capacità di leggere, ascoltare e porsi domande valide stia svanendo. Peggio, forse è svanita del tutto. Questo fenomeno limita la nostra crescita personale, ma anche la nostra capacità di comprendere e interagire con il mondo che ci circonda. Non solo, si rischia di rimanere isolati tra le masse in una virtuale realtà. Parliamo senza ascoltare. Spesso, le persone rispondono a domande che nessuno ha posto e se devono porsele fanno quelle sbagliate non sapendo che facendo quelle giuste potrebbero avere una comprensione della realtà in cui vivono. Parlano e basta, come se avessero una sorta di repellenza verso l’ascolto e persino verso la lettura. Se vedono qualcuno che conoscono leggere su una panchina, sono soliti avvicinarsi e chiedere: “Hey, che fai? Ah, leggi! Che leggi?” E finché non chiudi il libro e subisci i loro chiacchiericci, restano a fissarti come se stessi facendo l’azione più inutile del mondo. Finisci per essere alieno in un mondo di mostri. Eppure leggere non è solo un mezzo per acquisire informazioni, ma un’opportunità per migliorare e conoscere se stessi e il mondo. Non si può dire che manchino le occasioni ma vengono colte solo per partecipare alla presentazione di questo o di quel libro per un momento di vita sociale e se c’è magari anche una bevuta gratis.
Tuttavia, molte persone non possono dedicarsi alla lettura, per mancanza sia di tempo (dicono) e sia di interesse (aggiungo). Non leggono giornali o documenti che potrebbero aiutarli a capire cosa accade intorno a loro. Ma non perdono occasione di commentare fatti per sentito dire o partito preso, nell’ignoranza delirante. Questo disinteresse limita le loro capacità e anche la nostra libertà. Si potrebbe compensare con l’ascoltare che diviene un’arte per pochi poiché richiede pazienza e apertura mentale. Non si tratta solo di sentire le parole, ma di comprendere il messaggio e riflettere su di esso. Molti, però, non ascoltano nemmeno le nuove soluzioni ai problemi che loro stessi lamentano, né accettano correzioni al loro modo di interpretare i fatti. Insomma l’ascolto è ormai un’abilità in via di estinzione. Qui si parla al vento. Diceva mio padre: “Basta un po’ di buona volontà e si fa tutto!” Esattamente, la buona volontà, una volta gloriosa alleata dell’uomo, sembra essere dimenticata nei meandri di noi stessi. Ignorata come possibilità e capacità, vive ormai solo nelle parole, nelle idee e nei sogni, ma rimane esiliata dall’azione concreta. Magari non lo leggerà nessuno ma andrebbe osservato che ogni persona definisce il proprio valore attraverso le proprie azioni e decisioni. Non è solo una questione di talento o di circostanze favorevoli, ma di quanto siamo disposti a lottare per ciò che desideriamo. Ma a quanto pare non desideriamo un bel nulla coi fiocchi.