Un rapporto viscerale, che lega da sempre il territorio dei campi Flegrei con la gente che quel territorio abita. Così come accade per i comuni che ricadono nell’area del grande vulcano. Vesuvio e campi Flegrei, tra pericoli e risorse, occasioni di sviluppo e sfruttamento malsano del territorio. Paura e voglia di restare. Tutto questo viene rappresentato nell’ambito della terza edizione di “Vivere nel vulcano”, presentata presso l’Osservatorio Vesuviano.
Una rassegna dedicata in particolare ai bambini, che imparano a conoscere e amare la geodiversità di un territorio unico. L’evento è stato presentato nel corso di un convegno, moderato dal direttore di Canale 21 Gianni Ambrosino, cui hanno partecipato docenti scolastici, vulcanologi di fama internazionale ed esperti del settore, oltre ad alcuni rappresentanti delle istituzioni dell’area flegrea. Ad aprire i lavori il vulcanologo Sandro de Vita, primo ricercatore dell’Ingv dell’Osservatorio.
«Conoscere e vivere il Vesuvio e i Campi Flegrei rappresenta un’opportunità unica per le comunità locali e le scuole di approfondire la conoscenza dei vulcani, comprendere i fenomeni associati alla sua attività e apprendere le misure di protezione civile necessarie per affrontare eventuali rischi», ha sottolineato il vulcanologo, che ha ribadito come «l’osservatorio vesuviano è da sempre in prima linea per favorire la conoscenza di un fenomeno, che favorisca la serena convivenza della popolazione con il bradisismo».
Un progetto che si avvale della sinergia con le istituzioni locali. L’assessore al Territorio di Pozzuoli, Giacomo Bandiera, ha sottolineato la necessità, soprattutto in questo periodo, di ascoltare «voci autorevoli e contenuti seri, per consentire ai cittadini di avere informazioni affidabili e precise».
La rassegna è stata ideata da Anna Russolillo e Franco Foresta Martin e curata con Sandro de Vita, Sonia Gervasio, Anna Abbate e Vittorio Sciosia. Nell’ambito della tavola rotonda è stato presentato il libro “Miti leggende e storie della geologia in Campania” (edizione Villaggio Letterario), a cura di Valerio Agnesi e Franco Foresta Martin. Un’ opera corale a vocazione interdisciplinare, che raccoglie i saggi di geologi, vulcanologi, letterati, storici e archeologi. La Campania è l’argomento trainante del volume. Una terra caratterizzata da una elevatissima geodiversità e complessi fenomeni geologici. Il libro fa seguito a una analoga edizione dedicata alla Sicilia ed è stato pubblicato in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’ultima grande eruzione del Vesuvio (marzo 1944).
I saggi, nel loro complesso, formano un repertorio rappresentativo del millenario rapporto che lega l’uomo e gli eventi geologici in Campania e che affonda le radici nella storia stessa del popolamento della regione, costituendo prezioso retaggio della nostra identità culturale.
La partecipazione delle scuole resta, in ogni caso, l’elemento trainante della kermesse. All’iniziativa hanno aderito la dirigente del IV Pergolesi Francesca Coletta, la dirigente del V Artiaco Anna Marra e la coordinatrice delle maestre Maria Rosaria Russo. «A questo progetto gli alunni partecipano con enorme entusiasmo e con la consapevolezza di vivere un’esperienza unica e senza eguali di apprendimento del particolarissimo contesto dei Campi Flegrei», è stato sottolineato dalle docenti. Nell’ambito del progetto i ragazzi visiteranno l’Osservatorio storico vesuviano e parteciperanno con qualificati esperti a laboratori di vulcanologia, di arte e di fotografia.
Presso il Reale Osservatorio vesuviano di Ercolano è stata inoltre allestita la V tappa della mostra itinerante “L’oro nero del Mediterraneo. L’ossidiana nella preistoria”, curata da Franco Foresta Martin e Anna Russolillo in collaborazione con Sandro De Vita, Sonia Gervasio e Anna Abbate. Ennesimo viaggio in una storia infinita e dal fascino esplosivo, come le viscere di una terra ancora tutta da scoprire.
