Mimmo d’Ischia: il mio presepe simbolo di speranza

Quest’anno il Cavaliere Domenico Mattera in arte Mimmo d’Ischia ha ideato e realizzato un presepe realistico,un opera osmotica per eccellenza perché    in esso coesistono cultura, fede, tradizione e folclore allo stesso tempo, offerto in dono a Padre Pietro, suo amico e guida spirituale, istallato alla chiesa dei Padri Passionisti a Casamicciola Terme.

Con l’aiuto creativo di Giuseppe Gloria, dopo sei mesi di lavoro, hanno portato a termine uno dei presepi artigianali più spettacolari e realistici del 1700.

La natura, la vita reale dei mestieranti e la natività hanno reso il presepe un vero capolavoro.

È stato inaugurato durante la messa pre natalizia; Questa scelta ha racchiuso un messaggio di rinascita che, oltre a impreziosire la qualità dell’opera, ha trasmesso i valori di speranza dopo la terribile alluvione del 26 novembre.

Il bellissimo lavoro comtemplato dagli isolani, è indirettamente andato incontro all umanità sofferente e reduce della tragedia.

Padre Pietro,    prima della benedizione, ha esortato ad ascoltare la voce di Gesù che dalla mangiatoia ci parla dell’amore del Padre per ogni uomo.

Mimmo d’Ischia: “Oggi c’è tanto bisogno di pregare, è un momento delicato per la nostra comunità e sperare in una rinascita e’ l’unico modo per camminare nella strada giusta e uscire dal dolore”.

Il presepe, progettato ed esibito alla chiesa dei Padri Passionisti, merita di essere ammirato e conosciuto per la raffinatezza della sua fattura e la totale originalità della sua concezione. Rappresenterà per gli isolani un momento di incontro e riflessione religiosa.

Mimmo d’Ischia, donando la sua opera alla chiesa,    ha voluto lanciare un messaggio profondo per la collettività, “la speranza di Dio e la speranza dell’uomo si incontrano” e alla luce di tutto questo, l’obbiettivo principale è quello di ridare il giusto posto alla gentilezza, all’amore per il prossimo, e a rimettere al centro la persona: sono valori che contraddistinguono l’umanità fondamentali per guardare al futuro.

Exit mobile version