«Credo che l’attenzione vada posta su un punto differente, ossia la responsabilità della UE e il numero insufficiente di vaccini sul territorio nazionale. È chiaro che se avessimo avuto le dosi necessarie per vaccinare tutti, pur considerando le categorie a rischio quali priorità della campagna vaccinale, non avremmo avuto problemi e, conseguentemente, si sarebbero sgonfiate tutte le polemiche. A mio avviso non si tratta di stabilire chi ha ragione ma di unirsi per cercare soluzioni che nell’immediato potrebbero salvare una stagione turistica che si trova, col passare del tempo, sempre più davanti alla possibilità di essere strozzata dal cappio della lentezza e dalla assenza di pianificazione. Fermo restando che un’isola Covid Free avrebbe aiutato, è in questo spazio di attesa che poi si rischia di aumentare le sbavature e la confusione tra bisogno e necessità».