Maurizio Pinto emoziona: “il poliziotto non è quello che pensate, è l’esempio descritto nel mio libro”
Marianna Sasso ha curato l’incontro organizzando un prestigioso autorevole tavolo di presidenza presso l’uditorio della Curia Vescovile di Ischia – presentazione del libro "Io, poliziotto da Ischia" dell'ispettore Maurizio Pinto alla presenza di autorità civili, militari e folta rappresentanza di studenti degli istituti superiori dell'isola d'Ischia - I saluti del Vicario generale diocesano Don Gaetano Pugliese a nome del Vescovo Sua Ecc. Mons. Gennaro Pascarella, del sindaco d’Ischia dott. Enzo Ferrandino, del sindaco di Forio dott. Francesco Del Deo - gli interventi: dott.ssa Emilia Galante Sorrentino (sostituto procuratore della Repubblica tribunale dei minori di Napoli), dott. Vincenzo Mauro (dirigente generale della polizia di stato Quiescienza), vice questore Ciro Re ( dirigente polizia di stato commissariato di Ischia) - dibattito sui "giovani e la legalità" con gli studenti degli istituti superiori - ha moderato l'incontro il giornalista Vincenzo Agnese
Con una madre ed un padre, Luisa e Lello, di sani principi improntati agli alti valori della vita nel lavoro, nella professione e nella famiglia, un loro figlio, Maurizio non poteva non dimostrarne la continuità. Lo ha fatto in un’ accorata, lucida e circostanziata testimonianza scritta dove ha posto al centro del racconto le belle immagini della propria famiglia dove è cresciuto e si è formato e quella sua di nuova creazione con moglie Paola e figli, e sopratutto della personale esperienza lavorativa in un ruolo che lo vede graduato nel corpo della Polizia di Stato al servizio della difesa del cittadino.
Maurizio Pinto ne ha ricavato un libro che ama chiamare “Diario”, sottoponendolo con coraggio al giudizio della pubblica opinione e dei suoi superiori. “Io, Poliziotto da Ischia” , così Maurizio Pinto ha esordito nel mondo letterario con una iniziativa di pensiero dell’anima con cui si caratterizza la sua fatica letteraria, rivelatrice di una inequivocabile coscienza personale sull’importanza di essere poliziotto “dietro le quinte” ed in azione in prima linea per la difesa della giustizia. Maurizio Pinto parte poliziotto dal 1994 vivendo la prima emozione con l’alzabandiera nella cerimonia dove per la prima volta indossava la divisa d’0rdinanza. “dopo il giuramento, ha dichiarato Maurizio il poliziotto da Ischia, quando ho incominciato, avevo i brìvidi, ,tremavo, al pensiero di dover poi decidere per fare la cosa giusta per il prossimo, col giuramento da portare avanti e mantenervi fede fino alla morte. Bisogna crederci…Far rispettare la legge…”
Per Maurizio Pinto ”Fare il poliziotto non è un mestiere, è una scelta di vita” affermazione questa che fa il paio , con un altro convincimento espresso dal questore di Napoli dr. Guido Marino in occasione di un incontro con gli studenti tenuto a Ischia organizzato dalla locale sezione U.N.S.I. secondo cui “Fare il poliziotto non è un mestiere qualunque: o ti piace o lo soffri”. Maurizio Pinto l’ha riportato nella prefazione del suo libro quale pietra miliare e concetto morale a cui egli poliziotto “per scelta di vita” sa di doversi attenere sempre e comunque. Maurizio ancora studente, a 16 anni fece domanda per arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri attirato evidentemente dal prestigio della Benemerita. Ma il nonno materno che a sua volta era in Polizia in servizio a Roma lo distolse convincendolo ad appassionarsi alla Polizia di Stato.
Eppure Maurizio Pinto sicuramente da piccolo non ha giocato con i soldatini primo motivo d’attrazione per immaginare un futuro da grande in divisa militare o delle forze dell’ordine in generale. L’idea di diventare poliziotto, dopo i buoni consigli ricevuti, gli è maturata dentro. Aveva capito che quella “scelta di vita nuova lo avrebbe gratificato e dato maggiore impulso al suo desiderio di contribuire a difendere la giustizia in una società in cui con le proprie azioni nell’ambito della sua sfera di lavoro, poteva diventare protagonista. Il suo percorso nella Polizia di Stato è iniziato con il Concorso a Trieste, dopo fu assegnato a Bologna, successivamente in Aspromonte in Calabria, poi Napoli ed infine nel 2001 a Ischia. Da ciò che si legge nel libro, si capisce senza sorta di dubbio che Maurizio Pinto ama alla follia il suo lavoro di poliziotto al servizio dello Stato e della collettività.
La stesura del libro è frutto di uno scrupoloso lavoro di ricerca fra i ricordi di vita vissuta dell’autore, dapprima appuntati e poi trasformati in racconti ricostruiti ed assemblati per una fluida lettura e conoscenza del Maurizio Pinto Poliziotto sulla scena della nuova vita che ha scelta fra luci ed ombre, gratificazioni e momenti di riflessione. A 47 anni e tanto servizio nella qualità di ispettore nella Polizia di Stato che ormai è la sua casa dove ha acquisito la propria formazione professionale in tutti questi anni, dal ’94 ad oggi, il poliziotto ischitano Maurizio Pinto guarda ai giovani ed offre loro il suo libro quale mezzo efficace affichè leggendolo possano trovare la spinta per innamorarsi della Polizia di Stato e più specificamente della figura del poliziotto nel suo ruolo di Agente impegnato in operazioni di polizia spesso complicate e difficili ma anche esaltanti quando si interviene per salvare vite umane o contribuire s risolvere situazioni drammatiche famigliari. “ Questo libro, ha altresì detto Maurizio Pinto, può entrare nel cuore dei ragazzi . il poliziotto non è quello che vi immaginate, il poliziotto à quello descritto nel libro…”
Speciale Reportage Fotografico Di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter
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