Maronti, il ferragosto senza regole
di Lujan AlbanoBARANO D’ISCHIA –
Che il 15 agosto sia una festa di divertimento per i ragazzi, non ci sono dubbi. Ma che sia anche considerato il giorno per insozzare le spiagge e non seguire le direttive dettate dal Comune, ci sembra un atteggiamento decisamente incivile. Niente falò né bottiglie di vetro portate dall’esterno: questa era la regola. Norma che, però, non è stata rispettata a differenza degli scorsi anni, quando i controlli sono stati maggiori e si poteva veramente parlare di “ferragosto sicuro”. Alle sei del mattino, quando l’alba era finalmente sorta, la luce del sole riscaldava i granelli di sabbia e si sono iniziate ad intravedere le condizioni in cui stava per essere lasciata quella che in molti denominano “la baia più bella dell’isola”.
Immondizia in ogni dove: buste, piattini di plastica contenente del cibo avanzato, lattine, bottiglie d’acqua, di birra e di altri alcolici. I falò non sono mancati, nonostante fossero stati severamente vietati. Accendere un fuoco ha un grande impatto ambientale, l’inquinamento del nostro pianeta non è uno scherzo! Nel Comune di Barano, come nei restanti cinque, esistono degli specifici orari per dare alle fiamme fogliame e tutto ciò che è indesiderato, ma gli abitanti della zona sembrano non saperlo e ardono materiale a qualsiasi ora del giorno e della notte. La scarsità dei controlli nella sera di ferragosto si è sentita: circa due le ambulanze che con sirene ad altissimo volume sono sfrecciate fino ai Maronti per prestare soccorso a chi aveva avvertito malori. Si spera che il prossimo anno l’arenile possa essere sorvegliato con maggior attenzione, affinché si evitino spiacevoli inconvenienti.