Maronti ancora off limits, nuova interdizione
L’ha disposta il sindaco di Barano, Dionigi Gaudioso, il provvedimento riguarda l’area ubicata in zona Gondola-Cavascura. Il provvedimento è conseguenza degli esiti di una serie di accertamenti
Maronti ancora off limits. Il sindaco Dionigi Gaudioso ordina l’interdizione dopo gli accertamenti. Come recita l’ordinanza di interdizione n.9 firmata da gaudioso: «a seguito di accertamento del Tecnico Comunale eseguito in località Maronti – arenile dei Maronti, veniva redatta la relazione tecnica acquisita al protocollo comunale n. 4374 in data 12.04.2024, con la quale è stato accertato quanto segue:“…nel tratto di arenile compreso tra l’Hotel La Gondola e l’imbocco dell’alveo di Cavascura, rilevando che buona parte delle reti paramassi poste per il consolidamento dei costoni, in particolare nella parte bassa risultano distaccata e presentano i cavi di ancoraggio in acciaio spezzati. Tale situazione, costituisce pericolo, in quanto le suddette reti nelle attuali condizioni, in caso di distaccamento di rocce del costone, non sono in grado di svolgere la propria funzione in maniera adeguata.
Alla luce di quanto evidenziato appare necessario interdire il detto tratto di spiaggia al fine di salvaguardare la pubblica è privata incolumità e successivamente provvedere alla messa in sicurezza”. Constatato che la situazione testé descritta è fonte di potenziale pericolo per quanti potrebbero trovarsi a percorrere il suddetto tratto di arenile- spiega Gaudioso- Ritenuto che, allo scopo di tutelare la pubblica incolumità e fino al ripristino delle condizioni di sicurezza, è necessario:interdire il tratto di arenile, compreso tra l’Hotel La Gondola e l’imbocco dell’alveo di Cavascura, con l’apposizione di apposita cartellonistica; Constatato che nella specie ricorrono i presupposti della necessità e della urgenza, stante la situazione di pericolo presente nel tratto di arenile ed è necessario disporre adeguate misure di prevenzione».
Chiunque non osserva la presente ordinanza è passibile delle sanzioni amministrative e penali previste dalle norme vigenti. Contro l’ ordinanza è ammesso ricorso al TAR competente ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato nei termini, rispettivamente, di sessanta giorni e centoventi giorni, nonché ricorso al Prefetto entro 30 giorni.