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Maria Diotallevi: una morte, due indagati e l’attesa per l’autopsia

ISCHIA – Un atto dovuto, in casi del genere, se vogliamo inevitabile laddove si consideri non soltanto la gravità dei fatti accaduti – consistenti nella morte di una giovane ragazza di 28 anni, madre di due figli – ma soprattutto per la dinamica che hanno portato al tragico decesso. Una dinamica che, se da una parte non può e non deve assolutamente far partire la cosiddetta inquisizione e parlare di caso di malasanità, dall’altra non può assolutamente escludere questa ipotesi, soprattutto per le tempistiche e le modalità con cui gli eventi si sono succeduti. Nella mattinata di ieri il pubblico ministero, dott.ssa Pavani, ha emesso due avvisi di garanzia dove il reato ipotizzato a carico dei destinatari degli stessi è quello di omicidio colposo. Nel mirino del magistrato sono finiti Abramo De Siano e Viviana Pisano, entrambi medici, entrambi con un ruolo diverso in questa triste storia e le cui responsabilità – è bene precisarlo ancora una volta a scanso di equivoci – laddove possano esserci sono ben lungi dall’essere dimostrate. Il primo, esponente politico di lungo corso in quel di Casamicciola, risulta indagato nella qualità di medico di base della sfortunata ragazza, la seconda invece è la dottoressa che si trovava in servizio al Pronto Soccorso quando Maria Diotallevi si recò per la prima volta all’ospedale Rizzoli per sottoporre il suo malessere ai medici del nosocomio lacchese. Era il 29 novembre, Maria riferì di avere la febbre alta e di avvertire una serie di problemi di salute: la giovane fu sottoposta ad una serie di accertamenti al termine dei quali venne dimessa. La diagnosi, secondo le scarse indiscrezioni trapelate in questi giorni, parlarono di uno stato influenzale che non rendeva necessario il ricovero presso la struttura ospedaliera.

Il resto è storia nota a tutti. Maria Diotallevi nella giornata di domenica ed in quella di lunedì non migliorò affatto, e martedì mattina fu condotta nuovamente al Rizzoli in condizioni che apparivano preoccupanti anche ad una prima rapida occhiata. Che la situazione fosse grave lo si era intuito subito, al punto che la ventottenne venne ricoverata immediatamente in sala di rianimazione.

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