CRONACA

Mancata concorrenza, dal TAR nuova mazzata alle compagnie

L’Antitrust si aggiudica un altro round contro il consorzio Traspemar, la magistratura amministrativa non solo respinge la richiesta di sospensiva ma applica anche la condanna al pagamento delle spese

Si aggiudica un altro round l’Antitrust contro il consorzio Tra.Spe.Mar S.r.l. Questa volta è stato il consorzio a chiamare in giudizio l’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato,  nei confronti Mediterranea Marittima S.p.A., Medmar Navi S.p.A., Servizi Marittimi Liberi Giuffrè & Lauro S.r.l., Gml Trasporti Marittimi S.r.l. in Liquidazione, Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti in Liquidazione, per l’annullamento previa sospensione dell’efficacia, del provvedimento n. 29961 del 21 dicembre 2021, comunicato in data 12 gennaio 2022, dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, la quale ha deliberato che la società Tra.Spe.Mar., unitamente ad altri armatori del Golfo di Napoli, ha posto in essere un’intesa unica e complessa, in violazione dell’articolo 2 della L. 287/1990, consistente nella fissazione del livello dei corrispettivi richiesti per i servizi di trasporto oggetto di istruttoria e delle condizioni di esercizio, nella ripartizione dei servizi e nella suddivisione dei ricavi e dei costi del migliatico sulla base delle quote storiche degli armatori e, pertanto, ha irrogato alla medesima una sanzione pecuniaria pari a euro 124.226, e di ogni atto presupposto, consequenziale o connesso ivi incluso il provvedimento del 13 ottobre 2020 con cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato di rigettare gli impegni presentati da Traspemar.

I giudici della prima sezione del Tribunale amministrativo Regionale del Lazio, hanno ritenuto che l’istanza cautelare debba essere respinta, non ravvisandosi i necessari presupposti di estrema gravità e urgenza di cui all’art. 119, comma 4, c.p.a.. I giudici, infatti, hanno considerato che la ricorrente al fine di dimostrare la sussistenza del pregiudizio allega una breve relazione economica redatta da un consulente di parte che, tuttavia, non è adeguatamente motivata circa l’effettiva capacità della sanzione di compromettere in modo significativo la capacità aziendale e l’equilibrio economico-finanziario della società, anche tenuto conto che fa esclusivo riferimento al pagamento in un’unica soluzione, laddove la parte ricorrente ha la facoltà di presentare istanza di rateizzazione. Per questo, quindi, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima) ha respinto l’istanza cautelare condannando la società Tra.Spe.Mar al pagamento, in favore dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, delle spese della fase cautelare liquidate in mille euro.

Per l’Antitrust le compagnie in questione hanno uniformato le condizioni di offerta dei servizi e all’azzeramento di ogni dinamica concorrenziale, in termini di possibilità di scelta da parte della domanda, di qualità e costi dei servizi di trasporto offerti, con potenziali impatti negativi sui consumatori in termini sia di maggiori prezzi dei carburanti sia di maggiori costi della gestione dei rifiuti nelle isole interessate

Lo scorso gennaio le società Mediterranea Marittima Spa, Medmar Navi Spa, Servizi Marittimi Liberi Giuffré e Lauro Srl, Traspemar Srl, GML Servizi Marittimi Srl e il Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti sono state sanzionate dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato che ha sanzionato le società in questione per avere “posto in essere un’intesa unica e complessa, in violazione dell’articolo 2 della l.287/1990, consistente nella fissazione del livello dei corrispettivi richiesti” per i servizi di trasporti marittimi speciali di infiammabili e rifiuti da e per le isole campane”. Oggetto della sentenza sono state anche le “condizioni di esercizio, nella ripartizione dei servizi e nella suddivisione dei ricavi e dei costi del migliatico sulla base delle quote storiche degli armatori”.

Per l’Antitrust le compagnie in questione hanno uniformato le condizioni di offerta dei servizi e all’azzeramento di ogni dinamica concorrenziale, in termini di possibilità di scelta da parte della domanda, di qualità e costi dei servizi di trasporto offerti, con potenziali impatti negativi sui consumatori in termini sia di maggiori prezzi dei carburanti sia di maggiori costi della gestione dei rifiuti nelle isole interessate. Le sanzioni complessivamente comminate superano 1,25 milioni di euro, di cui: 1.032.682 euro a Medmar Navi in solido con Mediterranea Marittima, 124.226 euro a Traspemar, 81.236 euro a Servizi Marittimi Liberi Giuffré e Lauro, 10mila euro a Gml Servizi Marittimi e altri 10mila euro a Consorzio Trasporti Speciali Infiammabili e Rifiuti. Queste somme sono il frutto anche di uno ‘sconto’ del 30% concesso dall’Agcm in considerazione “delle specifiche circostanze in cui la infrazione ha avuto luogo, collegate in particolare alle notevoli difficoltà del periodo pandemico”.

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