CRONACAPRIMO PIANO

Mancano le scialuppe, passeggeri all’addiaccio

L’ultima denuncia sulle vie del mare è di un gruppo di pendolari che lamentano la disavventura patita a bordo della motonave Macaiva della Gestour: impedito ai passeggeri l’accesso ai saloni per una motivazione che, se confermata, sarebbe davvero singolare. E poi c’è rabbia per lo stop delle corse… per riprese cinematografiche

Ci risiamo, verrebbe voglia di dire, se non fosse che certi fenomeni di “degrado” legati ai trasporti marittimi nel Golfo di Napoli (e nello specifico dalle isole alla terraferma e viceversa) non sono mai cambiati. Insomma, a turno cambiano i suonatori ma con una straordinaria puntualità la musica rimane sempre la stessa. Insomma il mare è sempre agitato, nel golfo di Napoli e non solo per il meteo che dopo la stagione estiva ha ripreso – sia pure a fasi alterne – a fare le bizze: in attesa della prossima riunione che metterà allo stesso tavolo Regione, armatori, pendolari e comuni delle isole (e capirete che coniugare gli interessi di tutte le parti in causa è difficile almeno quanto far stringere la mano a un virologo e a un no vax in tempi di covid) continuano i problemi che rendono la vita difficile per chi viaggia per mare alle nostre latitudini.

L’ultima denuncia, ovviamente in ordine cronologico, riguarda Gestour, la compagnia di Monte di Procida che se da una parte ha avuto il merito di riuscire nell’impresa di rompere il tradizionale e ormai consolidato monopolio nel comparto marittimo, dall’altra non è riuscita certo a farlo garantendo servizi adeguati all’utenza, come documentano e raccontano anche cronache e vicissitudini più e meno recenti (la traversata con la nave inclinata su un lato e i passeggeri rimasti prigionieri a bordo per tre ore a causa di un guasto al portellone rappresentano due esempi non tanto datati e soprattutto “iconici”): una denuncia che è stata pubblicata anche dal sito cronacaflegrea.it nei giorni scorsi e che racconta qualche giorno fa è infatti stata pubblicata la protesta di un gruppo di pendolari costretti a viaggiare tra Pozzuoli e Procida, di questi tempi (non siamo in Siberia, è vero, ma nemmeno più in alta stagione, giusto per intenderci), negli spazi esterni della nave Macaiva.

I pendolari hanno raccontato infatti che i saloni interni della nave erano stati interdetti poichè la capienza dei passeggeri era ridotta per la mancanza di scialuppe di salvataggio. Una cosa davvero singolare: se la nave può viaggiare coi passeggeri perché costringerli a stare fuori ? Se le scialuppe ci sono, i passeggeri possono tranquillamente restare anche all’interno della nave e se invece le scialuppe mancano per davvero allora la nave non dovrebbe proprio lasciare gli ormeggi. Lo dicono le leggi, e tra l’altro non soltanto quelle scritte ma evidentemente pure quelle del buon senso, per quello che possono valere ai fini normativi. Ma mica finisce qui perché i pendolari tra l’altro rincarano la dose affermando che la stessa Macaiva è stata ferma per una settimana perché ha ospitato a bordo una troupe cinematografica che girava un film e la compagnia non ha dunque assicurato i suoi collegamenti per l’isola della Graziella, rendendo complicato raggiungerla a chi vi si reca per lavoro, medici compresi. E qui le cose diventano ancor più antipatiche: la compagnia di navigazione ha tutto il diritto di utilizzare le sue navi per le attività più redditizie ma non può lasciare i suoi clienti, per di più abituali, senza una nave sostitutiva specie se copre esigenze fondamentali di continuità territoriale. Insomma, è quanto meno sconveniente trasformare un traghetto in una succursale di Hollywood e abbandonare al loro destino gli utenti delle vie del mare, a meno che all’improvviso non ci si trovi in una giungla in cui ognuno crede di poter fare quello che vuole.

E se proprio volessimo mettere il dito nella piaga, a ben vedere la scorsa settimana Gestour ha comunque sospeso tutti i suoi servizi, anche quelli per Ischia: pure la sua Lady Carmela infatti è rimasta ferma in porto a Pozzuoli, a quanto pare per problemi tecnici; è tornata in linea lunedì ma forse continua ad avere qualche difficoltà visto il gran fumo che emettono i fumaioli. Ma questo, con quello che sta succedendo negli ultimi tempi, potrebbe apparire addirittura un dettaglio insignificante. Dopo aver dipinto il (fosco se non tetro) quadro della situazione, appare chiaro anche agli inguaribili ottimisti che ci sarà parecchio da discutere quindi in regione, in tema di trasporti marittimi: non dobbiamo certo dimenticare che oltre alle traversie della Gestour questo autunno ci ha regalato la sospensione delle corse da e per Porta di Massa di Medmar e lo stop alle ultime corse serali di Alilauro, da Ischia e dal Beverello a cui i funzionari regionali hanno messo una pezza con un gioco che assomiglia a quello delle tre carte.

Insomma, stiamo combinati proprio alla grandissima. Lor signori hanno infatti soppresso una corsa aliscafo di Caremar per Procida ed imposto alla compagnia ex pubblica (ma ora finanziata) di farne una alle 20.05 per Ischia per sopperire alla sospensione di Alilauro: Ischia quindi ride e Procida invece piange, avendo perso la corsa di aliscafo Caremar dal Beverello delle 17.45. In questa guerra tra poveri che assume a tratti i contorni di uno psicodramma, attenzione a non dimenticare il problema del trasporto dei rifiuti, delle tariffe spesso esorbitanti, della mancanza di una stazione marittima a Pozzuoli, delle corse che saltano ogni inverno per “condimeteo avverse”, degli ascensori che mancano su quasi tutte le navi, eccetera, eccetera, eccetera.

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