CRONACA

Malore post elezioni, Pascale dimesso dal Rizzoli

Il sindaco uscente si era sentito male nella tarda serata di martedì per poi essere ricoverato. Ieri mattina l’annuncio della ripresa e delle dimissioni dall’ospedale

Giacomo Pascale è stato dimesso ieri mattina dall’ospedale Rizzoli. Il candidato sindaco di Lacco Ameno, come si ricorderà, era stato ricoverato nella tarda serata di martedì al termine di una lunghissima giornata ad alta tensione. Lo spoglio delle schede per le elezioni amministrative nel Comune del Fungo avevano messo a durissima prova i nervi dei due schieramenti, e Pascale era passato dal primo responso ufficioso al termine dei conteggi che gli assegnava la vittoria, seppur risicata, con tanto di festeggiamenti popolari, al clamoroso pareggio pomeridiano che ha rimesso tutto in gioco. Un capovolgimento al termine di una giornata conclusasi tra accuse reciproche di errori e di brogli aveva indotto Pascale a presentarsi al seggio e a invocare la riapertura della documentazione di una delle sezioni per esaminare la relativa tabella di scrutinio dove un voto, prima assegnato e poi cancellato, aveva determinato la clamorosa parità. E proprio durante tali veementi invocazioni rivolte alle autorità di seggio e di polizia, il candidato era stato colto da un malore. I suoi sostenitori lo hanno così sorretto per accompagnarlo nell’allontanamento dal seggio.

Poi la notizia del ricovero nel nosocomio che dista poche decine di metri e l’apprensione dei suoi supporters coi messaggi di solidarietà da parte di molti isolani. Finalmente, ieri nelle prime ore del mattino lo staff di Pascale ha dato la notizia delle sue dimissioni dall’ospedale. Poco dopo, è arrivato anche il messaggio personale del “barone” sui canali social: «Buongiorno a tutti voi sono uscito dall’ospedale dopo una notte in osservazione il primo messaggio lo scrivo a questo nostro gruppo perché vi ritengo la mia famiglia sto bene devo solo riposare un poco e provare a mangiare che non mi riesce da due giorni vado avanti con caffè e sigarette ma .. vi abbraccio tutte/i con affetto con sincero sentimento di gratitudine per quanto fatto in tanti mesi e fino a ieri! Attrezziamoci per ripartire nulla può fermare un popolo in cammino come si e’ visto anche dai numeri di ieri io ci sono e con voi al mio fianco non temo nulla e nessuno, grazie di esserci».

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