Nella scorsa consiliatura è stata eletta nella lista ‘Per Casamicciola’ con Giovanbattista Castagna. Adesso si ritrova, dopo anche una parentesi nell’esecutivo come assessore al bilancio, dall’altra parte. Si tratta di Loredana Cimmino, candidata nella lista “Rispetto per Casamicciola” con Arnaldo Ferrandino sindaco.
Le donne in politica al di là delle quote rosa possono rappresentare un valore aggiunto?
«Certamente. Credo che le donne siano maggiormente testarde rispetto agli uomini e determinate nel portare avanti ciò in cui credono fortemente. Ed anche io sono così. Da sette anni sono attivamente in politica e la mia azione amministrativa è sempre stata segnata dalla determinazione e pragmaticità. La mia azione politica ed amministrativa è stata contraddistinta dal portare avanti progettazioni con continui e costanti confronti in Regione ed a Roma. Credo, infatti, che la potenzialità di un paese quale Casamicciola possono essere espresse appieno grazie ai contributi che arrivano anche dall’esterno dell’isola. Grazie a ciò sono riuscita ad ottenere finanziamenti regionali ed a non far perdere i fondi per il depuratore. La verità è che le donne sono più determinate e risolutive nell’affrontare le problematiche. Lo fanno in primis in famiglia».
Perché ha scelto di candidarsi con Arnaldo Ferrandino?
«Ho fatto alcune valutazioni. Sono partita dalla certezza di non voler più condividere un percorso politico con l’altra parte. Da questa certezza ho avuto un lungo e doveroso chiarimento politico con Arnaldo Ferrandino. Entrambi abbiamo capito che determinate questioni dovevano essere affrontate in maniera diversa. Oggi, quindi, abbiamo la maturità, la serenità e la consapevolezza di percorrere un tragitto politico insieme. Sono convinta che Arnaldo sia la persona giusta per guidare Casamicciola. Mi permette di aggiungere una cosa?».
Prego.
«Colgo l’occasione di questa intervista per prendere pubblicamente un impegno. Qualora Arnaldo dovesse essere il prossimo sindaco di Casamicciola (e sono sicura che così sarà), mi impegno a sostenere la sua amministrazione per tutta la consiliatura ovvero per cinque anni. Solo ed unicamente al termine del mandato farò le giuste valutazioni sull’amministrazione comunale. Prima, e lo dico pubblicamente, nessuna firma».
Lei è geologa. L’isola di Ischia, ed in particolare Casamicciola è tanto bella quanto fragile. Che cosa pensa che l’amministrazione debba fare per difendere il proprio territorio?
«Anche come geologa non mi sono sentita valorizzata nella consiliatura che sta per concludersi. La mia professionalità non è stata ‘usata’ dall’amministrazione uscente benché avessi messo a disposizione le mie competenze e capacità. È avvilente essere chiamata a dare il proprio parere in vari posti del Paese e sentirsi ignorata in casa propria. Evidentemente anche in questo caso ‘Nemo propheta in Patria”. Con le amministrazioni precedenti, e non l’ultima, le mie competenze sono state sempre messe a disposizione della mia comunità. Al di là degli incarichi che ho sempre rifiutato, e sono gli atti a dimostrarlo, il rammarico è non mi è stato concesso di mettere a disposizione del mio paese le mie competenze. In ogni caso Casamicciola è tanto bella quanto fragile. Occorre un presidio costante sul territorio ed una continua e costante manutenzione. Tenere i canali puliti per permettere il normale reflusso dell’acqua, ad esempio, è il minimo che bisogna fare per porre in essere delle azioni preventive in caso di frane. Si tratta di piccole opere di manutenzione che devono essere effettuate con attenzione. E poi c’è la microzonazione: uno studio necessario per conoscere il nostro territorio. Il Cnr ha effettuato uno studio che, purtroppo, non sono mai riuscita a leggere. Più volte ho chiesto di visionarlo, ma non mi è stato concesso. Un buon lavoro sul territorio deve partire dalle competenze che si hanno a disposizione. Se in un’amministrazione, quindi, c’è una geologa perché non ‘sfruttare’ le sue competenze?».
E perché secondo lei ciò non è successo?
«Probabilmente davo fastidio. Difronte casa mia c’è una montagna che di tanto in tanto fotografo per analizzare l’evoluzione. Ho notato che nel tempo si sono attivate delle frane, ma non sono riuscita a dire la mia da chi ha ritenuto opportuno tenermi da parte e bloccare la mia eventuale ‘crescita’. In realtà avrei voluto solo dare il mio contributo. Ma adesso sono pronta con Arnaldo Ferrandino a tornare in piena attività».