CRONACA

L’Oms: “Mantenere la sorveglianza sul Covid e vaccinare, il rischio resta alto”

Mentre anche in Italia i casi Covid segnano una lenta risalita nelle ultime due settimane, l’Oms raccomanda di mantenere la sorveglianza sulla malattia “per restare consapevoli della situazione e valutare il rischio, rilevando eventi significativi nei cambiamenti nelle caratteristiche del virus, nella sua diffusione e nella gravità della malattia, così come sul livello di immunità della popolazione”.

Oms: “il rischio per la popolazione resta alto”

L’organismo chiede anche gli Stati di continuare ad offrire la vaccinazione contro il Covid-19 e di migliorare gli sforzi per aumentare la copertura della vaccinazione per tutte le persone nei gruppi ad alta priorità. L’Oms “continua a valutare alto il rischio di Covid-19 per la salute pubblica globale“.

Il virus continua a circolare in tutti i paesi, “continua ad uccidere e a cambiare”, ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante la conferenza stampa a Ginevra sulla situazione sanitaria globale.

Diminuiscono i casi ma anche i paesi che riportano i dati

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Da quando tre mesi fa e’ stata dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria globale, ha ricordato Tedros, “a livello globale il numero di casi segnalati, ricoveri e decessi, ha continuato a diminuire. Ma è anche diminuito in modo significativo il numero di Paesi che riportano i dati. Lo scorso mese solo il 25% dei Paesi ha segnalato decessi per Covid all’OMS e solo l’11% ha segnalato ricoveri ordinari e in terapia intensiva”.

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Rassicuranti i test sulla variante variante di interesse Eg.5

Sono intanto rassicuranti i primi test sulla nuova variante EG.5 (ribattezzata Eris). Uno studio condotto da diversi centri di ricerca giapponesi ha confermato che non sfugge agli anticorpi sviluppati in seguito a una precedente infezione con altre varianti XBB, quelle dominanti negli ultimi mesi e contro cui saranno diretti i nuovi vaccini. 

La variante EG.5, identificata la prima volta a febbraio, ha cominciato a rafforzare la sua presenza all’inizio dell’estate. Il 19 luglio, l’Oms l’ha inserita tra le varianti sotto monitoraggio e da pochi giorni è diventata dominante negli Stati Uniti. Questi trend, analizzati dai ricercatori, “suggeriscono che EG.5.1 si diffonderà nel mondo e surclasserà le altre sotto-varianti XBB nel prossimo futuro”.

Epidemiologo, risalgono i casi e ricoveri rispetti counque l’isolamento 

“Da tempo i contagi Covid notificati non crescevano, ma da metà luglio la tendenza si è invertita e potrebbe non essere un’oscillazione momentanea bensì un vero trend almeno di medio termine, come conferma l’andamento dell’indice di replicazione diagnostica, arrivato al 3 agosto al 140% (ovvero per ogni diagnosi si stima che se ne replicano 1,4) e sembra intenzionato a crescere ancora. Di pari passo, da metà luglio anche i ricoverati sono aumentati”. Lo sottolinea l’epidemiologo Cesare Cislaghi, che aggiunge: “la reazione delle istituzioni incredibilmente è stata quella di eliminare l’isolamento dei soggetti contagiosi” ma “invitiamo a rispettarlo ugualmente” in caso di positività. Nel mese di luglio i decessi Covid sono stati 145, che potevano magari essere evitati se non si fossero contagiati. “L’andamento dei decessi non è ancora in chiara crescita come i contagiati e i ricoverati, ma sappiamo che si dovrà aspettare la metà di agosto per vedere se anche la mortalità è cresciuta”, precisa Cislaghi.

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