LE OPINIONI

LO DICO A IL GOLFO «Un’assemblea intempestiva convocata da un’associazione inutile»

L’avvocato Rizzotto critica duramente la convocazione della seduta da parte dell’Assoforense a pochi giorni dal ventilato inizio delle udienze in presenza

Egregio Direttore de Il Golfo,

ringraziandola anticipatamente per l’ospitalità, intendo esporre alcune doverose osservazioni e precisazioni relative alla situazione della giustizia isolana, dopo la convocazione dell’assemblea da parte ell’Assoforense e l’intervista rilasciata dall’avvocato Gianpaolo Buono sulla Vostra testata. Si tratta di una assemblea che viene convocata ad appena due giorni dalla data del presumibile, ma non ancora certo, inizio delle udienze in presenza. Un’assemblea fra l’altro con modalità di svolgimento molto discutibili, dal momento che gli interventi debbono essere prenotati e quindi senza una vera dialettica né un reale confronto democratico.

Come piattaforma è stata scelta “Zoom”, che non garantisce la privacy, al punto che gli istituti scolastici l’hanno abbandonata. Un’assemblea che si prepara a prendere decisioni sotto forma di delibere, che comunque a mio avviso non rappresentano tutta la categoria degli avvocati, perché molti non sono iscritti a questa sorta di club salottiero, incapace di fare alcunché. Si continua a restare silenti di fronte alla assenza totale del Tribunale di Napoli verso le problematiche di Ischia, dove manca finanche il sapone nei bagni, per non parlare della carenza di personale, e dove si svolgono udienze in spregio a tutti i protocolli e alle vigenti disposizioni sulla sicurezza sanitaria. Personalmente, diffido questo club dall’assumere qualunque decisione che in qualche modo possa ricadere anche sui non iscritti. Si convochi una assemblea per tutti gli avvocati, come si è fatto in passato per dichiarare astensioni che servivano a far rinviare udienze penali nell’interesse di qualche studio importante, e servivano i voti anche dei non iscritti. Questa associazione rappresenta solo se stessa, cioè il nulla, e non può arrogarsi di decidere alcunché a nome di chi non è iscritto. Peraltro è ridicolo anche l’oggetto della convocazione dell’assemblea: non si capisce cosa possa mai significare “spunti di riflessione”.

Per me, e per molti colleghi, sarebbe meglio recarsi a Napoli per la celebrazione delle udienze, dove tutti vengono trattati alla stessa maniera e senza disparità, piuttosto che continuare a lavorare in questo Tribunale perennemente sporco, senza sicurezza di nessun tipo, con carenza perenne di personale. È paradossale che un’associazione del genere, senza alcuna utilità pratica, cerchi sempre di imporre i propri interessi, anzi quelli di alcuni avvocati, a tutti gli altri. La proclamazione dell’astensione sarebbe l’unico modo per dare un segno al Tribunale di Napoli, dal quale siamo stati praticamente presi per i fondelli con la visita del primo maggio. Questa associazione, che ha meno spessore di una bocciofila, ha inoltre avallato un protocollo demenziale della cancelleria del giudice di pace: soltanto due esponenti dell’associazione, che comunque sono volenterosi e disponibili colleghi, possono avere accesso alla cancelleria. Se un professionista vuole depositare una comparsa di costituzione è obbligato ad affidarsi a tali professionisti, quasi che essi fossero gli unici a detenere la patente di immunità covid-free. Il problema della mancanza del decreto governativo è relativo, stante la totale incapacità di chi illegittimamente ritiene di rappresentare una intera categoria, e non solamente i propri soci.

Già adesso le udienze non si potrebbero celebrare, perché non ci sono le condizioni minime e l’associazione si diverte a convocare assemblee autoreferenziali a due giorni dal primo luglio senza proclamare immediatamente l’astensione, perché questo stato di cose evidentemente a qualcuno fa comodo. L’avvocato Buono lascia intendere questo, e parla addirittura di “base”, quando non esiste alcuna base, e si parla di delibere da votare quando in passato tali delibere erano espressione di assemblee alle quali erano invitati a partecipare tutti gli avvocati, compresi i non iscritti all’associazione. Io ribadisco di essere orgoglioso di non far parte di una associazione di salottieri e golfisti della domenica, e sin da ora diffido con forza tale associazione dal dichiarare o fare intendere che essa sia rappresentativa di tutti gli avvocati di Ischia.

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Cordiali saluti

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AVV. PAOLO RIZZOTTO

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