ll console senegalese a Napoli Idrissa Sène al Poli per assistere a “Rosso, il colore della speranza”
di Isabella Puca
foto Enzo Rando
Ischia – «Siamo tutti uguali, tutti composi dalle stesse molecole. Per noi è una gioia avere qui il console senegalese a Napoli Idrissa Sène e andare in scena con questa struggente favola africana che rappresenta la prima produzione di Amici del teatro. Ancora di più appare fondamentale farlo ora; mentre il mondo è in guerra il teatro diventa uno strumento per guardare a un futuro di pace». È stato questo il benvenuto di Enzo Boffelli, presidente dell’Associazione Amici del teatro al console senegalese a Napoli Idrissa Sène a Ischia per assistere allo spettacolo “Rosso il colore della speranza” , il primo spettacolo prodotto da “Amici del teatro”, un evento nato per caso con l’autore e regista Paco Traore che ha chiesto un aiuto all’Associazione ischitana per portare in scena un testo che tratta i temi della povertà, della guerra con lo scopo di far sentire questa realtà anche a noi ischitani. Tra loro, vestito in abiti tradizionali, anche il presidente dell’associazione che vede riuniti i senegalesi trapiantati qui a Ischia. «Siamo soddisfatti – ha dichiarato il consigliere Luigi Di Vaia – di vedere la realtà del teatro Polifunzionale crescere a tal punto da diventare luogo d’ incontro di diverse culture. Un onore per noi dell’Amministrazione conoscere il console senegalese a Napoli Idrissa Sène e il presidente associazione senegalesi di Ischia che conta un cospicuo numero d’ iscritti. Lo spettacolo porta in scena un tema importante sul quale trovo sia fondamentale che i nostri giovani imparino a riflettere. Forse immaginare mondo senza guerra è un’ utopia, ma importante che, per ognuno di noi, “un uomo che muore non sparisca”». Ad assistere allo spettacolo alcuni studenti del Liceo Statale di Ischia; tanti gli applausi per lui Paco Traore, autore dello spettacolo che ha messo in scena i temi della povertà, della guerra, delle mine antiuomo, della situazione dei rifugiati, dei senza tetto e dei mutilati, tutti sentiti come una minaccia già esplosa nel nostro destino quotidiano. Uno spettacolo quindi attuale, un testo originale e inedito che, da Ischia, spinge a riflettere su quelli che sono i temi della contemporaneità. Sul palco Leonardo Bilardi, Aurora Cecchi, Aaron Insenga e Maria Elena Verde.