L’isola, i concorsi e la cultura del sospetto

Ormai nessuna selezione indetta dai Comuni per individuare nuove unità di personale sfugge alle polemiche e alle contestazioni sulla regolarità delle procedure

Il concorso per un istruttore amministrativo indetto dal Comune di Lacco Ameno va avanti, nonostante i malumori e le proteste, più o meno ufficiali. Ormai, sull’intera isola ogni selezione pubblica diventa oggetto di rimostranze e polemiche, come ci insegna la cronaca recente, in tutti i comuni. Polemiche che non si limitano alle fisiologiche chiacchiere da bar, ma che si spingono fino alla denuncia alle autorità competenti, al punto da arrivare a ottenere come risultato anche l’annullamento del concorso. Insomma, un’attitudine che ormai sembra così radicata da non risparmiare alcuna procedura messa in atto dai Comuni per integrare i propri organici.

Da Forio a Lacco Ameno, passando per gli altri comuni, ormai tutti i concorsi finiscono sotto la lente d’ingrandimento per individuare vere o presunte opacità e ipotetici favoritismi

Molti ricorderanno la lunga querelle che investì la selezione per sette istruttori amministrativi, varata nel 2018 dal Comune di Forio e che, dopo denunce e interrogazioni dell’opposizione consiliare, indusse l’amministrazione addirittura a cancellare l’iter dopo che erano già state svolte le due prove scritte da parte dei candidati. Un caso-limite, che stava per ripetersi quando un anno dopo il Comune ha indetto una nuova selezione, stavolta per undici posti in palio, intorno alla quale si è scatenata una ridda di voci e di interrogazioni consiliari: il motivo, ormai è noto, andava ricercato nei tanti cognomi eccellenti e nei legami familiari o sentimentali che coinvolgevano numerosi candidati, tra i quali le mogli del sindaco di Barano, Restituta Sessa, e di Serrara Fontana, Filomena Mattera. E proprio quest’ultima, giunta immediatamente alle spalle degli undici prescelti, aveva inoltrato ricorso al Tar nei confronti di due dei candidati vincitori ormai assunti dal Comune, contestando la “illogicità della valutazione” della commissione, in quanto nelle prove scritte i concorrenti in questione avrebbero redatto una determina in luogo della richiesta delibera, ma poche settimane fa la Sezione Quinta del Tribunale amministrativo della Regione Campania ha sciolto la riserva, respingendo l’istanza cautelare, perché «non sussistono i presupposti per l’accoglimento della misura cautelare, tenuto conto che le valutazioni della Commissione non appaiono affette dai lamentati vizi di palese erroneità e illogicità, alla luce delle richieste della traccia d’esame e dei parametri di giudizio predeterminati».

Ma già in occasione delle prove orali fece un certo scalpore un fatto del tutto singolare. Tre dei candidati ammessi, infatti, decisero addirittura di disertare i colloqui: si trattava di Sonia Iacono, figlia di Giovan Giuseppe, attuale comandante della polizia municipale di Forio, Ida Matarese, figlia del già vicesindaco ed attuale consigliere di maggioranza Gianni Matarese, e Maria Funiciello, componente dello staff del sindaco Francesco Del Deo. Una circostanza che, paradossalmente, lungi dal disinnescare le tante voci di “parentopoli”, finì invece per alimentarle con rinnovato vigore.

Tale vicenda in salsa foriana si era incrociata con un altro concorso, svoltosi nel giugno scorso, quello per i vigili urbani, quando a  far scoppiare l’ennesimo bubbone ci pensò un esposto presentato da due cittadini ed indirizzato fra l’altro anche all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione), al Prefetto di Napoli, alla Procura della Repubblica ed alla Procura Generale della Corte dei Conti, in cui si lamentava la presenza di “vincitori già annunciati sul concorso per l’assunzione dei vigili urbani”. Esposto che sparava alto dichiarando addirittura “anche in questo concorso indetto a Forio già sono noti i nomi dei futuri vincitori. Si tratta di Nicola Savio, figlio dell’attuale vicesindaco Mario Savio; Domenico D’Agostino, fidanzato di Ida Matarese, figlia dell’ex vicesindaco ed attuale consigliere comunale avv. Giovanni Matarese; Giovanni Di Massa, marito della consigliera comunale Gianna Galasso, aggiudicatrice del secondo posto al concorso di comandante dei vigili a Serrara Fontana, che prenderà servizio a Forio mediante scorrimento della graduatoria mentre la moglie del sindaco di Serrara, Filomena Mattera come (… omissis) vincerà il concorso di istruttore amministrativo a Forio; Nicola Manna, ex candidato a sindaco nella competizione elettorale di giugno 2018[..]”.

Accuse pesanti, che costituiscono l’ennesimo indice rivelatore di come vengano vissuti ormai i concorsi dalle nostre parti. E a Lacco Ameno l’ultima selezione, ancora in corso di svolgimento, ma già nell’occhio del ciclone delle polemiche vista la presenza di Lucrezia Galano tra i partecipanti nonostante la professionista sia già in forza all’ente di Piazza Santa Restituta, fa seguito ai concorsi svolti poco più di un anno fa nello stesso Comune, dove i “pronostici” della vigilia sui futuri vincitori furono tutti rispettati. E adesso, la stessa musica pare delinearsi per il nuovo concorso per cinque vigili urbani varato a Barano. Insomma, sembra ormai impossibile che venga indetta una selezione senza che essa finisca sotto la lente d’ingrandimento diretta a individuare opacità più o meno evidenti, al punto da poter parlare di una vera e propria “cultura del sospetto”, in barba a ogni auspicata trasparenza.

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