L’INTERVENTO DI MAURIZIO DE LUISE Le verità del “Popolo”: «Ecco perché ho lasciato la maggioranza»
Ci tenevo a motivare davanti a questo civico consesso le ragioni che mi hanno visto prendere le distanze da questa maggioranza, dopo gli ultimi accadimenti che hanno visto il cambio della giunta comunale con la conseguente fuoriuscita dalla maggioranza del sottoscritto e quella del Presidente del consiglio Ottorino Mattera. Per fare questo devo per forza di cose tornare indietro e partire dal giorno in cui sono entrato in consiglio comunale: come noto fin dall’inizio ho avuto uno stretto dialogo con i componenti di Vivere Ischia con i quali intrattenevo rapporti improntati su una collaborazione fattiva: erano i tempi della prima giunta tecnica, poi sono iniziate le manovre tese a ridimensionare il nostro gruppo e a non legittimarci non dando risposte a quelle che erano le istanze del gruppo stesso. Ricordo bene che facemmo più di in incontro anche con una parte degli attuali consiglieri di maggioranza, di li a qualche giorno il varo della giunta politica fu improvvisa e immediata tant’è che non fummo avvertiti. Un modo di fare, sindaco, che lo ha caratterizzato soprattutto nelle ultime fasi della sua azione politica, all’epoca con un colpo di spugna e azzerando tutte le regole della buona politica senza rispetto alcuno per la nostra componente fu chiamata al comune per il varo della giunta politica solo l’assessore di riferimento del gruppo Vivere Ischia che avevamo indicato per rappresentarci. Non se ne fece nulla, non erano quelli gli accordi, e le modalità con cui lei azzerava qualsiasi discussione mi rimase e mi è rimasta impressa. Ci fu allora il famoso documento politico con cui prendevamo fortemente le distanze: a quel punto lei invece di cercare una convergenza decise di andare a pescare nell’opposizione, in quell’opposizione che per la cronaca in campagna elettorale gliene aveva dette di tutti i colori e che lei aveva eretto a salvatori della patria. Ci furono in seguito tentativi di accordi e di intese con il mio vecchio gruppo sempre cercando di isolare il sottoscritto e cercando in tutti i modi di umiliare quello che era il mio bagaglio politico che avevo messo a disposizione, al mio portato elettorale che mai ho potuto rappresentare
Furono giorni dal punto di vista politico non piacevoli, ripercussioni e epurazioni di persone vicine al sottoscritto mascherate da scuse inesistenti sempre al grido di lesa maestà per esternazioni più o meno condivisibili, sempre che il vostro operato laddove ancora più deplorevole più che nelle parole nelle azioni e nei fatti sia sinonimo di giustizia e di appropriazione della verità. Parliamo di persone che furono esempi di fattiva collaborazione e impegno costante sia prima che dopo le elezioni comunali e il cui contributo fu anch’esso determinante per lei. Ad inizio anno strinsi rapporti con il Presidente del consiglio Ottorino Mattera anche in virtù del ruolo che lui e la sua componente ricoprivano all’interno del Partito democratico locale provinciale e regionale, nel quale anche io sono iscritto: questa collaborazione sfociò in un più proficuo approfondimento delle tematiche politiche che volentieri condividevamo insieme e nel frattempo si erano affievoliti i miei rapporti col gruppo Vivere Ischia. Ci fu allora il tentativo di creare un gruppo politico in rappresentanza del Partito Democratico ma ci fu negato da lei con la scusa che si potevano rompere gli equilibri all’interno della maggioranza, sempre che poi quegli equilibri quando è lei a romperli è sinonimo di saggezza e buona amministrazione…
Il resto è storia recente, la decisione infelice e inopportuna con la scelta scellerata di togliere la rappresentatività politica in giunta del gruppo a cui avevo aderito non ha bisogno di commenti . Non farò il difensore di ufficio del presidente del consiglio anche se lascia quantomeno perplessi che un gruppo politico con a capo uno dei vostri più leali collaboratori che mai ha fatto venire meno la sua fiducia e di quello del gruppo a lui appartenente sia stato dato il benservito in un modo del tutto incomprensibile. Non pago di tutto questo lei, signor sindaco, ha deciso di umiliare ulteriormente ancora me con la revoca e l’assegnazione all’assessore Ciro Ferrandino della delega al suolo pubblico da lui detenuta che mi era stata assegnata all’incirca un mese prima… Lei ha distrutto la volontà dell’elettorato pescando continuamente nelle fila della minoranza, lei ha costretto i gruppi a rinunciare alla facoltà di esercitare il proprio ruolo in cambio di accordi che vanno nella direzione di avere un’interlocuzione diretta con ciascuno di essi con il solo scopo di tenere al guinzaglio ogni singolo consigliere. Questo sistema è noto ai più e spesso sono stato invitato ad essere organico a questa amministrazione aspettando che il sindaco mi facesse la carità di potere esercitare le mie funzioni.
Oggi uscire dalla maggioranza per divergenze politiche insanabili non è da tutti, e di questo ne vado fiero, anzi per parafrasare lei nel suo gergo marinaresco mentre tutti fanno a gara a salire a bordo io sono orgoglioso di uscirne perché alla fine quello che conta è che non devo andare in paradiso a dispetto dei santi. Con gli ultimi avvenimenti è venuto meno quel patto fatto a giugno del 2017 quando lo scontro generazionale aveva portato le seconde e terze linee dei vari gruppi consiliari a primeggiare su quelle che una volta erano considerate le prime linee, e di questo lei ne è stato il primo beneficiario, tanto è vero che mai come allora alle elezioni i ruoli erano ben distinti e ognuno aveva ben chiaro quale fosse il suo competitor. Potremmo parlare delle cose fatte “male” e di quelle non fatte, ma questa amministrazione si è caratterizzata per il nulla: come non ricordare la questione chioschi, la questione spiagge coste e litorali devastati, la questione Ischia ponte e riva destra che negli ultimi anni per le problematiche di cui soffrono versano sempre più nell’abbandono e nell’oblio, come non ricordare le strutture ricettive alberghiere e gli esercenti che anno dopo anno si trovano a dover fronteggiare una crisi economica e strutturale senza precedenti.Noi non ci arrenderemo e porteremo avanti le nostre istanze, saremo da pungolo a questa maggioranza senza sconti, vi sfideremo a fare meglio e a fare bene