Lettini e ombrelloni per “prenotare” il posto in spiaggia, blitz della Guardia Costiera
Operazione congiunta della Polizia municipale di Ischia e del Circomare su tutto il litorale comunale: sequestrati 20 ombrelloni e 150 lettini
Intendiamoci: quello dell’occupazione abusiva di tratti di spiaggia con ombrelloni privati, è un fenomeno annoso. Tra le migliaia di villeggianti che giungono sull’isola, non mancano mai coloro che pretendono di “prenotare” perpetuamente un posto sull’arenile, piantando un ombrellone quasi fosse la bandiera di occupazione militare del suolo pubblico, assicurandosi così un posto permanente in prima fila, senza fatica e a titolo completamente gratuito. Con un particolare: si tratta di una pratica totalmente illegale, che il nostro giornale ha denunciato più di una volta nei giorni scorsi in vari servizi giornalistici, raccogliendo le lamentele di tanti bagnanti, costretti a subire la prepotenza di chi crede di disporre a piacimento della spiaggia libera. Tali ripetute segnalazioni ieri mattina hanno indotto il Comando Polizia Municipale e della Guardia Costiera di Ischia a eseguire una operazione di contrasto a tale fenomeno illecito. L’attività, partita alle prime ore dell’alba, è stata svolta su tutto il litorale comunale ed ha portato al sequestro di numerose attrezzature da spiaggia. Nello specifico, sono stati rimossi circa 20 ombrelloni ed oltre 150 tra lettini e sedie da spiaggia.
Buona parte del materiale rinvenuto dal personale del Circomare e dei Vigili urbani era stato lasciato sull’arenile o posizionato appunto per garantire una sorta di “prenotazione” del tratto di spiaggia libera, un atto che va in contrasto con l’ordinanza balneare n. 194/2005 e con le norme che regolano il corretto utilizzo del demanio marittimo. Il personale ha accertato infatti che sotto gli ombrelloni posizionati sull’arenile non vi era traccia dei possibili proprietari, molti dei quali sarebbero tornati in spiaggia nelle ore successive certi di poter beneficiare, impropriamente, di un posto in una posizione privilegiata.
L’attività, che è scaturita dopo alcuni giorni di sopralluoghi, rientra nella più ampia operazione che, a livello nazionale, ha consentito di restituire al pubblico uso migliaia di metri quadrati di spiagge libere abusivamente occupate. L’operazione congiunta tra Capitaneria di Porto e Polizia Municipale continuerà anche nei prossimi giorni ed interesserà anche altri tratti del litorale isolano.
Del resto, le segnalazioni provengono anche dal versante occidentale dell’isola, su spiagge come quella di Chiaia a Forio, dove al tramonto molti villeggianti lasciano gli ombrelloni ben piantati nella sabbia e, a pochi centimetri dalla battigia, anche sedie di plastica e tavolini. Dodici ore dopo, agli “abusivi” è sufficiente soltanto aprire l’ombrellone e le sedie, disponendo le suppellettili per trascorrere la giornata in spiaggia nell’area “occupata”.
Un’inveterata abitudine, come dicevamo, frequente in particolare nelle spiagge più anguste, quindi più facile che si verifichi tra Ischia e Forio che non sugli arenili ampi, come i Maronti. I cittadini possono difendersi appunto chiedendo l’intervento della Polizia Municipale e della Guardia Costiera. Le varie suppellettili vengono sequestrate e si rischiano anche multe salate. Non è infrequente che gli autori dell’occupazione del tratto di sabbia fingano indifferenza e, come se niente fosse, ricomprino nuovamente ombrellone e sedie. Circostanza già verificatasi alcuni giorni fa sugli arenili del versante foriano dell’isola.