L’emendamento per i lavoratori stagionali è nato sull’isola

Caterina Iacono: “Alle elezioni non siamo stati premiati, ma il nostro lavoro continua”

Ogni anno vengono attivati 500mila contratti stagionali, la metà è rappresentata dagli stagionali fissi, lavorano sei mesi, per anni per la stessa azienda e nello stesso periodo. Un esercito di lavoratori che dal 2015 è in sofferenza. Con il Jobs Act è stato dimezzato il sussidio di disoccupazione. Gli stagionali lavoravano sei mesi e nei successivi sei percepivano il sussidio di disoccupazione. Con l’introduzione della Naspi, la nuova assicurazione sociale per l’impiego, l’ammortizzatore sociale voluto dal Jobs Act, il sussidio è stato ridotto a tre mesi. Questo costringe i lavoratori stagionali fissi a cercare altre soluzioni. All’orizzonte c’è uno spiraglio grazie all’emendamento che vede come primo firmatario l’onorevole Teresa Manso. L’emendamento parte da Ischia. ‘Padre’ dell’emendamento è Ferdinando Caredda, oltre ad essere un attivista del Meetup Amici di Beppe Grillo di Ischia è delegato per le isole del ANLS associazione nazionale per i lavoratori stagionali. Ed è proprio dall’isola che è partita la battaglia di Caredda con il supporto degli attivisti del Movimento 5 stelle di Ischia. Entusiasta Caterina Iacono leader dei grillini a Casamicciola. “Grazie all’impegno della portavoce alla Camera dei Deputati Teresa Manzo, dei portavoce al Senato Sergio Puglia, Silvana Giannuzzi, Sergio Vaccaro e del portavoce alla Regione Campania Tommaso Primo Malerba, abbiamo posto un primo mattone per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori stagionali. Siamo entusiasti che la norma sia partita dall’isola di Ischia”. E spiega: “Ferdinando Caredda si è battuto a lungo per questo riconoscimento. È un primo passo e non ci fermeremo qui. Il nostro lavoro, ovvero quello di tutto il gruppo di attivisti dell’isola di Ischia ed in particolare di Casamicciola, non si è arrestato malgrado le elezioni non hanno premiato il nostro lavoro. Casamicciola ha continuato a scegliere la politica clientelare”. E chiosa: “Ci dispiace, ma continuiamo a lavorare per la nostra comunità e l’emendamento che parte proprio dal nostro gruppo ne è la dimostrazione”.  

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