Legionella in albergo, arriva l’ordinanza
Il sindaco d’Ischia dispone l’inibizione di alcune camere ed aree di una struttura ricettiva ubicata sul territorio. Agli uffici di via Iasolino è giunta una relazione dell’ARPAC e la conseguente richiesta dell’ASL
Un provvedimento arrivato con ordinanza sindacale di Enzo Ferrandino, reso necessario da una relazione dell’ARPAC che evidenziava una situazione di criticità. Così, oggetto di un atto firmato dal primo cittadino di Ischia, una nota struttura ricettiva che insiste sul territorio comunale. Tutto ha avuto inizio quando dagli uffici dell’ASL è stata trasmessa lo scorso 28 settembre una pec agli uffici dell’ente di via Iasolino dove si evidenziavano le risultanze di una nota della predetta ARPAC relativa “ai risultati analitici dei campioni prelevati in data 05.09.2023 presso la struttura alberghiera di che trattasi dai quali si evidenziava la presenza nei campioni ambientali prelevati di elevate concentrazioni, in alcuni punti della rete idrica, di legionella con allegato di prova”. Da qui la richiesta dell’azienda sanitaria locale di un’emissione di apposita ordinanza sindacale per determinate aree della struttura alberghiera.
Enzo Ferrandino naturalmente si è adeguato e nel suo dispositivo ha imposto alla legale rappresentante “L’inibizione delle camere 33- n. 15 -27 e 31, nonché la doccia a servizio della piscina e del boiler dx (adiacente porta) valvolino e del boiler sx valvolino della struttura alberghiera all’insegna (omissis), nonché revisione delle misure di controllo, di cui alle recenti Linee Guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi approvate dall’Accordo Stato – Regioni n.79 del 07.05.2015 e pubblicate sul portale del Ministero della Salute il 13.05.2015, delle acque potabili interne alla struttura, fredde e calde, eventualmente, di quelle termali, delle condutture, delle docce, dei diffusori delle docce, dei rompigetto dei rubinetti, delle torri di raffreddamento e dei condensatori evaporativi dei condizionatori di aria, dei serbatoi di accumulo di acqua calda e fredda, dei filtri dell’acqua e degli idromassaggi, alla presenza contestuale del responsabile per l’identificazione e la valutazione del rischio potenziale di infezione, nominato dalla struttura alberghiera. la revisione delle misure di controllo messe in atto (di cui alle recenti Linee Guida approvate dall’Accordo Stato Regioni n.79 del 07.05.2015 ed alla relativa bonifica di cui al p.3 delle Linee Guida del 13.01.2005 recanti indicazioni sulla legionellosi per i gestori di strutture turistico-ricettive e termali della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano), alla presenza contestuale del responsabile per l’identificazione e la valutazione del rischio potenziale di infezione, nominato dalla struttura alberghiera”. Nell’ordinanza si ricorda poi che il titolare e/o il responsabile di cui sopra dovrà richiedere, dopo l’avvenuta bonfiica di quanto specificato, alla ASL Napoli 2 Nord l’effettuazione di nuove analisi del Laboratorio preposto al controllo che potranno essere eseguite dopo circa 48 ore dalla disinfezione effettuata. E che, in caso di esito positivo, renderanno nuovamente agibili le aree in questione.