Gianluca Castagna | Ischia – A libri aperti, mente e cuore spalancati, per mattinate e pomeriggi tra storie, racconti, voci, fantasie e immaginazione a briglia sciolta. Dall’alleanza tra il Centro Culturale San Paolo (e le sue ramificazioni editoriali), l’Amp Regno di Nettuno e la Biblioteca Antoniana del Comune di Ischia nasce un nuovo, importante laboratorio di lettura dedicato ai bambini di età compresa fra i 0 e i 6 anni. Uno spazio dedicato ai più piccoli grazie a una donazione di circa 500 volumi con la quale si apre uno straordinario immaginario di emozioni per l’infanzia isolana (e non solo).In occasione del primo anniversario dell’evento sismico che ha colpito la comunità dell’isola d’Ischia lo scorso 21 agosto, e nell’ambito della sessione estiva del Festival della Vita, è stata inaugurata lunedì scorso la nuova sala della biblioteca dedicata ai bambini in età prescolare: “La biblioteca dei piccoli”, il cui allestimento è stato fortemente voluto e realizzato dall’AMP in virtù delle proprie attività istituzionali di divulgazione ed educazione ambientale.
I vantaggi che si ricavano dalla lettura, anche in termini di sviluppo cognitivo, sono da sempre confermati da pediatri, educatori, psicologi. Il libro è perciò vita vissuta, storia, ammonimento, ispirazione, libertà, gioco, fantasia; quante cose si imparano prima dalle fiabe, poi dai romanzi e poi dalla vita. La letteratura e le storie che si raccontano sui libri ci presentano il mondo, ci permettono di scoprire l’universo che ci circonda, le gioie e le difficoltà che incontreremo nella nostra esistenza.Senza dimenticare, come ha dimostrato il neo-laboratorio di lettura inaugurato lunedì, l’importanza di un’altra pratica preziosa per la crescita del bambino: la lettura condivisa. Leggere insieme ad un genitore, o in compagnia di piccoli amici, è molto diverso che leggere da soli. I racconti e le fiabe insegnano ai piccoli uomini e donne di domani il valore dell’amicizia e come approcciarsi agli altri.
«Da diverso tempo avevo individuato nell’area veranda a piano terra uno spazio per bambini» ha raccontato la Direttrice della Biblioteca Antoniana. «Si dice che le pietre parlano: qui da noi, nell’ultima tappa del percorso, ci si trova di fronte a una parete lavica, prodotto dell’ultima eruzione nel 1302. Le criticità del territorio, ma anche l’identità di questo territorio, la necessità di conoscerlo e rispettarlo sono aspetti ineludibili. Apriamo uno spazio dedicato all’età prescolare, ma liberi di valutare tutte le attitudini del visitatore di una biblioteca, quindi comprensivo di testi che, per diversi motivi, vanno incontro anche alle esigenze di quelli più grandi. Ciò è stato possibile – ha continuato Lucia Annicelli – grazie alla San Paolo editore con cui sono entrata in contatto attraverso l’Amp Regno di Nettuno, il direttore Miccio e Caterina Iacono che ha fatto da ponte per questa straordinaria realtà che oggi siamo felici e orgogliosi di inaugurare. Una gratitudine che vogliano manifestare anche attraverso le targhe che scopriremo oggi, intitolate ai soggetti che hanno reso possibile questa iniziativa di grande generosità».
«L’incontro con San Paolo editore – ha ricordato Antonino Miccio dell’Amp Regno di Nettuno – è avvenuta per puro caso, lontano tra l’altro dall’isola d’Ischia. Stavamo facendo educazione ambientale nelle zone interne del territorio campano, solitamente più difficili. Da lì è nata una collaborazione con il Centro Culturale San Paolo che, in occasione del Festival e come omaggio alla comunità ferita dal terremoto, ci ha donato questi 500 volumi. Non sapevamo dove collocarli, in verità. Con la collaborazione di Caterina Iacono abbiamo conosciuto meglio questa realtà bibliotecaria isolana. C’erano tutte le condizioni per accogliere questa donazione, così abbiamo deciso di trovare qui la casa a questi tanti libri per ragazzi. L’AMP sarà sempre più impegnata in campo culturale e sociale, siamo molto soddisfatti delle sinergie createsi.»
Sul legame con l’isola d’Ischia, che risale ai tempi dell’incontro tra l’allora Vescovo di Ischia Mons. Filippo Strofaldi e quello di Caserta Mons. Farina, si è soffermato invece Raffaele Mazzarella. «Il Festival della vita è un progetto culturale molto ampio, anche impegnativo, ma che regala grandi soddisfazioni. Strofaldi e Farina ci hanno lasciato un’eredità da portare avanti che a distanza di nove anni continua a crescere e condividere valori. Questa sera parliamo della donazione di libri, cultura con la c maiuscola. Iniziative che fanno bene al cuore, alla mente e all’animo. Se i genitori ti danno la vita, ti insegnano a muovere i primi passi e a correre, un libro ti insegna a volare, ad ampliare gli orizzonti, a viaggiare con la fantasia.»
A seguire, nell’impareggiabile atmosfera della terrazza panoramica dell’ Hotel Miramare e Castello, il baritono Gaetano Maschio ed il soprano Filomena Piro, accompagnati al pianoforte dal M° Silvano Trani, hanno tenuto un “Concerto in riva al mare” per sottolineare ancora una volta come la cultura, la musica e la natura siano elementi imprescindibili dell’agire umano.