Il Sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino non ha fatto mancare il proprio supporto alle esigenze dell’isola d’Ischia presentandosi personalmente alla Camera dei Deputati dove ha depositato quattro emendamenti alla legge di bilancio chiedendo più risorse per gli ischitani colpiti dal sisma e dall’alluvione. Così ha consegnato all’intergruppo parlamentare Sviluppo Sud, Aree Fragili e Isole minori (presieduto dall’Onorevole Alessandro Caramiello, da sempre sensibile alle istanze dell’isola d’Ischia) le proposte emendative, chiedendo il sostegno dei parlamentari di minoranza e di maggioranza che siedono in seno all’intergruppo (tra cui l’Onorevole Annarita Patriarca, vicepresidente). I lavori parlamentari hanno previsto prima il conferimento di alcuni certificati di eccellenza ad alcuni esponenti del mondo artistico e letterario e, successivamente, un confronto sulla prossima finanziaria. Tra i presenti dell’isola verde anche il medico del Rizzoli, Mimmo Loffredo, nominato ieri vice-coordinatore della Commissione Sanità del Comitato Scientifico dell’intergruppo, e il legislativo parlamentare Luca Antonio Pepe, che ha moderato i lavori.
L’INTERVENTO DI GIOSI FERRANDINO
Prima di tutto, voglio esprimere un sincero apprezzamento al Governo per l’attenzione dimostrata nei confronti della nostra comunità, attraverso l’assegnazione di fondi e interventi normativi, in legge di bilancio, a sostegno dei comuni ischitani colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici del 26 novembre 2022. Queste risorse rappresentano non solo un aiuto economico, ma anche un segnale di speranza e di fiducia verso lo Stato. L’importanza delle misure previste è indiscutibile. In particolare, l’autorizzazione di 2 milioni di euro per le attività di assistenza alla popolazione, prevista per il 2025, è un passo cruciale per garantire che le famiglie e le persone in difficoltà ricevano il supporto necessario per affrontare le conseguenze di tali eventi calamitosi. Questo intervento, sebbene significativo, deve essere solo l’inizio di un percorso che mira a ricostruire non solo le infrastrutture, ma anche la vita sociale ed economica della nostra comunità. Tuttavia, sono chiaro, occorre uno sforzo maggiore, urge incrementare lo stanziamento. Le ferite aperte dalla calamità sono ancora visibili, e sono ferite che non riguardano solo il tessuto urbano, ma anche il cuore delle nostre comunità, le relazioni interpersonali e il senso di appartenenza. Le persone che hanno perso le loro case, i loro negozi, le loro fonti di reddito, meritano di essere aiutate in modo tempestivo, concreto e congruo. La dignità delle nostre famiglie deve essere una priorità, e i fondi stanziati devono essere utilizzati per garantire un ritorno alla normalità quanto più rapido e indolore possibile. E questo vale per l’alluvione quanto per le cicatrici lasciate dal sisma. Analogamente, il riconoscimento di un contributo per i titolari di attività economiche danneggiate, fino a 10 milioni di euro, è una misura importante. Essa offre una boccata d’ossigeno a chi ha subito perdite significative e aiuta a ristabilire la vitalità economica della nostra isola. Tuttavia, è fondamentale che questi aiuti vengano rafforzati ed erogati in tempi rapidi e secondo criteri equi, affinché possano realmente fare la differenza nella vita quotidiana dei nostri concittadini. Non possiamo permettere che il ritmo burocratico rallenti il flusso di aiuti necessari. Nonostante il nostro apprezzamento per queste misure, dobbiamo essere chiari: la situazione richiede un impegno economico maggiore. È evidente che, nonostante gli sforzi compiuti fino ad ora da tutti gli attori coinvolti, abbiamo bisogno di ulteriori fondi per affrontare l’emergenza in modo adeguato, supportando anche l’operato della Struttura Commissariale. Per questo motivo, mi permetto di chiedere un’ulteriore attenzione normativa e finanziaria da parte del Governo e dei 50 Parlamentari afferenti a tutte le forze politiche, dell’intergruppo parlamentare “Sviluppo Sud, Aree Fragili e Isole Minori”, presieduto dall’Onorevole Alessandro Caramiello, che ringrazio per l’invito congiuntamente all’On. Annarita Patriarca. La nostra isola ha bisogno di un intervento che non si limiti a tamponare le emergenze, ma che costruisca le fondamenta per un futuro più sicuro e resiliente. In questo contesto, ho preparato un emendamento che mira a richiedere più fondi per ristorare le attività commerciali colpite dall’alluvione e per sostenere i nostri concittadini. È essenziale che il nostro intervento sia equo e giusto, in modo da garantire che le risorse siano distribuite proporzionalmente rispetto a quanto stabilito per altre parti d’Italia che hanno vissuto fenomeni analoghi. Non possiamo permettere che la nostra isola venga penalizzata o dimenticata nel riparto delle risorse. Ogni euro deve essere investito con una visione a lungo termine, per costruire non solo un presente migliore, ma anche un avvenire più luminoso. In aggiunta, è necessario un ulteriore emendamento volto a chiedere fondi aggiuntivi per accelerare le opere di ricostruzione, proposta che ho consegnato all’interguppo parlamentare.
Il primo cittadino: “Le ferite aperte dalla calamità sono ancora visibili, e sono ferite che non riguardano solo il tessuto urbano, ma anche il cuore delle nostre comunità, le relazioni interpersonali e il senso di appartenenza. Ma sono certo che insieme possiamo rinascere e garantire un futuro a Casamicciola”
Non possiamo dimenticare, inoltre, che la nostra isola ha bisogno di un impegno costante e concreto per affrontare il rischio idrogeologico. La vulnerabilità del nostro territorio è un tema che non possiamo ignorare, tema quanto mai all’ordine del giorno alla luce dei tragici avvenimenti di Valencia. È imperativo che vengano stanziate ulteriori risorse per la messa in sicurezza del territorio isolano: urge investire in infrastrutture che possano resistere a eventi meteorologici estremi, proteggendo così le nostre famiglie e le nostre attività economiche. La lotta contro il rischio idrogeologico non è solo una questione di emergenza, ma richiede una pianificazione attenta e lungimirante. Dobbiamo promuovere progetti di riqualificazione ambientale, opere di drenaggio e manutenzione dei corsi d’acqua, affinché la nostra isola possa diventare un esempio di resilienza e sostenibilità. Investire nella sicurezza idrogeologica non significa solo proteggere l’attuale popolazione, ma anche garantire un futuro sicuro per le generazioni a venire. La nostra isola merita un’attenzione straordinaria, un piano di intervento robusto e risorse adeguate per affrontare le sfide che ci attendono. Insieme, possiamo ricostruire, insieme possiamo rinascere, e insieme possiamo garantire un futuro sicuro per Casamicciola Terme e per l’intera Isola d’Ischia. Solo uniti possiamo superare queste difficoltà e costruire un avvenire migliore per tutti noi. La strada è lunga, ma con determinazione e impegno, possiamo trasformare questa sfida in un’opportunità di crescita e sviluppo per la nostra amata isola.