Ischia – L’isola d’Ischia è tornata ad ammaliare il pubblico televisivo e lo ha fatto, ieri pomeriggio, aprendo la puntata di “Sì Viaggiare” la rubrica del Tg2 sui viaggi e il turismo. Giusto tre i minuti in cui Ischia è stata protagonista di un servizio che è riuscito a mostrare, però, le nostre bellezze in un modo fresco e inedito. Qualche settimana fa l’approdo della troupe televisiva qui a Ischia per raccontare quello che per noi è un po’ il periodo più bello per godersi l’isola con i profumi della vegetazione e i colori del mare. «Un gatto un po’ ambizioso, un giardino d’incanto e un mare che è uno spettacolo; Ischia non si smentisce», prende così il via il servizio ed è subito un’emozione. Le telecamere arrivano poi in piazza, a Campagnano dove, seduto su di una panchina con indosso gli abiti tradizionali di ischitano, c’è Salvatore Scotto di Minico che intreccia un cestino. L’antica arte dell’intreccio è tornata ormai protagonista grazie anche al gruppo facebook “La borsa verde 3.0” e a parlarne alle telecamere di Rai 2 e la sua ideatrice Luciana Morgera, «la borsa verde – spiega Luciana– è un gruppo di scambio che finisce sul web, ma che inizia negli orti dove coltiviamo i nostri prodotti e scambiamo carciofi con patate, piselli con melanzane». Quella che si trova nelle campagne è una lettura inedita dell’isola d’Ischia vista da tutti come un’isola di mare, «qui a Ischia – continua il narratore di quest’ incredibile viaggio – i prodotti vanno a maturazione un mese prima, per via del sole e dell’aria, e arrivano al turista di passaggio in negozi e botteghe». Dalla terra si passa al vino. Le telecamere raccontano la storia di Antonio Mazzella, a capo di una piccola struttura familiare che ha trasformato ben cinque vitigni, un progetto che sta andando avanti con l’aiuto dell’Università Federico II Di Napoli che ha avviato un progetto di ricerca sia sulle piante che sui vini. Tra i vini prodotti troviamo tre bianchi, un rosso e un rosato. Dal vino si arriva al mare e le telecamere di “Sì viaggiare” sono ospiti della cooperativa Ischia barche marina di Sant’Anna che le accompagna in un tour sulla barca dal fondo trasparente. Obiettivo è quello di raggiungere i piedi del Castello Aragonese per osservare più da vicino il fenomeno delle “Bollicine”. A spiegare questa particolare “attrazione” che ha avvicinato biologi provenienti da tutto il mondo è la dott.ssa Gambi. «Questo gas di anidride carbonica reagendo con l’acqua di mare forma acido carbonico e provoca un’acidificazione naturale dell’acqua». Secondo la dott.ssa Maria Cristina Gambi dell’Istituto Zoologico Anton Dohrn questo fenomeno rappresenta una sorta di “finestra sul tempo”. Attraverso il loro monitoraggio, infatti, è possibile elaborare tutta una serie di ipotesi sugli scenari futuri legati alla diminuzione del PH marino a partire dagli effetti sulla biodiversità. In pratica, si tratta di studiare nel tempo l’adattamento delle specie alle mutate condizioni ambientali. «Il tutto è fruibile al visitatore – continua la Gambi – ai piedi del Castello Aragonese con maschere e pinne si può vedere l’effetto di queste bollicine che danno l’impressione di fare il bagno in una coppa di champagne». Inevitabile uno sguardo sui panorami offerti dal Castello Aragonese, meta di migliaia di visitatori. A raccontare l’eccezionalità del monumento è uno dei proprietari, l’architetto Mattera, «è una grandissima emozione quella di vivere in un monumento storico di tale importanza e affacciarsi su di un panorama cosi». Nel breve, ma affascinante servizio di “Sì Viaggiare” trova spazio anche il cinema con uno sguardo sull’Ischia Film Festival e una menzione alle 44 opere cinematografiche girate sull’isola dove trovano spazio i grandi del cinema mondiale; tra questi Richard Burton ed Elizabeth Taylor che qui sull’isola trovarono anche l’amore.
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