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LE STORIE DI SANDRA Ricordando Antonietta Imperati e Pino Buono

E questa settimana sono contenta di ricordare una coppia di belle e stimate persone, Antonietta e Pino, lei ischitana e lui ischitano a metà essendo sua madre di origine sarda. Pino era quello che si dice proprio un bell’uomo affascinante e educato, era nato il 17 maggio del 1934, ultimo di sei figli, suo padre Enrico Buono fu il primo a portare a Ischia Autobus e pompa di benzina, mentre sua madre Silvia Farris originaria di Arbatax in Sardegna,si trovò a Ischia per insegnare alle scuole elementari e conobbe Enrico di cui poi divenne la moglie ed ebbero sei figli. Pino fin da giovane si appassionò al giornalismo e fondò nel 1960 insieme a Franco Conte, il periodico “Il Corriere dell’isola D’Ischia” una delle prime testate isolane a uscita settimanale. Nel frattempo capì che tutto si stava muovendo in avanti negli anni in cui tanti grossi nomi vennero a investire qui a Ischia, e credette di più nell’ avviare un settore pubblicitario quasi innovativo per noi isolani. Conobbe una giovane donna, Antonietta Imperati nata il 19 Dicembre del 1938, che oltre a farsi notare per quel bel viso, era anche in gamba, perché portava avanti insieme alla madre, Annunziata Pirozzi, al padre Felice Imperati e al fratello Pasquale, l’albergo di famiglia “Felix” a Via Alfredo De Luca.

Pino e Antonietta si innamorarono e restarono insieme per sempre, creando una famiglia serena. Andarono a vivere per i primi tempi a Napoli, in una casa di Edda sorella di Pino, e poi a Ischia Ponte, per poi spostarsi nella loro proprietà a Sant’Antuono. Nacquero i figli Carmen ed Enrico seguiti con tanto amore. Io ho conosciuto questa coppia da bambina, perché mio padre era molto amico di Pino, mentre tutta la famiglia di mamma, di Felicino Imperati, padre di Antonietta e anche perché io e mio marito ci trovammo a far parte del Lions club isola d’Ischia e lì io e mio marito facemmo amicizia con loro due. Antonietta era una donna che ha mantenuto la sua semplicità di essere, e quel sorriso pronto che facevano di lei una persona piacevole da frequentare e voler bene. Io sceglievo sempre di stare vicino a lei nelle varie serate del club, e come mi divertivo. Antonietta non era una che amava farsi vedere vivere, no, lei era una donna vera in ogni momento, aveva rispetto per il lavoro che migliora e fatto onestamente, e le piaceva tanto sorridere. Pino, sempre elegante nel suo stile sportivo, era un uomo dal fascino raffinato ed era un vulcano di idee. Uno spirito imprenditoriale che i due figli hanno preso in pieno, e un modo di fare sicuro, ma anche la voglia di restare nel settore comunicativo, pubblicitario, turistico.

Pino e Antonietta hanno conosciuto e, alcuni visti crescere, i nipoti, Eunice, Alessandra, Ludovica, e Enrico figli di Carmen e Sandro Florenzo, Roberta e Giuseppe figli di Pina e Enrico Buono. Purtroppo Pino andò via quando ancora aveva tanti sogni e tanti progetti l’11 Dicembre del 2003, lasciando sola Antonietta, che dimostrò di essere la donna che ho sempre stimato. Una donna prima mamma e poi tutto il resto e, nell’essere mamma, con una qualità del tempo dedicato ai figli che era costruttiva. In un giorno riusciva fare tante cose e, soprattutto a portare avanti TV Ischia creata insieme al marito nel 1975, che poi era diventata Teleischia nel 1984, stando sempre al fianco di suo figlio al quale era passato il testimone dopo la morte di Pino. Quel figlio che non smette mai di dire che le deve veramente tanto e la ricorda come guida, così come Carmen, i suoi due figli tanto amati.

Antonietta trovava il tempo per partecipare a vari eventi, compresi quelli benefici. Io una volta le chiesi come facesse e lei, con quel suo modo pratico, rispose che se si vuole il tempo si trova e: “Sandra io non posso stare senza fare niente mi sembra tempo perso”. Quelle parole le feci mie e faccio come lei che ho ammirata e amata di un affetto tenero, perché mi sembrava che mi capisse sempre. Antonietta ci lasciò il 30 novembre del 2018, avrebbe compiuto 80 anni il 19 Dicembre, e io pensai che era morta giovane per quel suo spirito vitale che la caratterizzava. Ricordo Pino che più tranquillo la sentiva parlare e la guardava quasi ammirato. Una bella coppia Antonietta e Pino, e mi è piaciuto ricordarli perché hanno fatto un pezzo di strada con me e..soprattutto perché erano due persone perbene, piene di cose belle da portare avanti e sempre molto disponibili. Ringrazio Carmen Buono per aver collaborato con me.

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